Intervista Speciale Miriam Palombi - Dark Zone Edizioni
1) Chi sei?
Nella vita di tutti i giorni sono una ceramista, mamma e moglie. Appassionata di simbologia medievale e cultura horror.
2) Perché la scrittura è importante per te?
Ho iniziato molto presto a leggere i libri di mio padre che gironzolavano per casa, titoli non propriamente adatti alla mia età; Poe, Lovecraft, King, Eco. Da lì, a voler dare vita a storie tutte mie, il passo è stato breve. La scrittura mi permette di “creare mondi”, e la sensazione è impagabile.
3) Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Sto completando la stesura dell’ultimo volume della trilogia Legacy of Darkness.
A breve uscirà un’antologia horror sempre per la DZ edizioni. Si parlerà di Morte e Vendetta, tematiche crude che a volte ho faticato a mettere nero su bianco. Poi c’è un romanzo breve che vedrà la luce l’anno prossimo…indovinate un po’, sempre horror; affronta il tema classico della “casa maledetta”.
4) E nei prossimi anni?
Credo che la direzione in cui andrà la mia scrittura sia ormai tracciata, ed è lastricata da incubi più o meno spaventosi.
5) Cosa fai quando non scrivi?
Leggo molto, ascolto musica rock, e mi dedico alla famiglia.
6) Un libro che vorresti aver scritto tu e perché?
Il nome della rosa, di Umberto Eco. Trovo sia un perfetto esempio di contaminazione di genere; abbiamo l’elemento storico e quello thriller, espressi in un linguaggio evocativo.
7) Quale personaggio della tua famosa, nonché amata trilogia ami di più? I tuoi lettori dovranno aspettare molto per l'ultimo volume?
Credo che nell’opera di ogni autore ci sia un personaggio che rappresenti il nostro “Io” narrante, in questo caso è Galahad. Un uomo dal passato misterioso e dal volto segnato da profonde cicatrici che rappresenta una sorta di guida per i protagonisti. Per qualche assurdo motivo, ecco…ho scelto lui. Ne Il respiro del Diavolo, secondo volume della saga, il ruolo di Galahad è preponderante.
Con il terzo volume della saga Legacy of Darkness, che mi accingo proprio in questi giorni a terminare, il cerchio si chiude. Abbiamo conosciuto i cinque uomini dai poteri eccezionali appartenenti all’antico ordine segreto del Pentacolo. Abbiamo scoperto che accanto alla realtà che tutti noi conosciamo esiste un mondo nascosto, sovrannaturale. Ci resta solo da comprendere come tutto ciò è iniziato, scoprire le radici malate della Nuova Tecnica…e tutto sarà chiaro.
8 ) Sappiamo che la tua raccolta di libri per bambini è stata molto apprezzata (noi personalmente l'abbiamo amata). Puoi dirci cosa ti ha spinto a scriverla?
Vi ringrazio. Piccoli Passi nel Buio è una sorta di omaggio alla mia generazione, i riferimenti agli anni ’80, a un tipo di cinematografia e letteratura, sono voluti, e a quella di mia figlia, alla quale leggevo i volumi della collana Piccoli Brividi come favole della buona notte.
9) Fai una domanda che nessuno ti ha mai posto e rispondi.
“Sogni mai le cose che scrivi?” No, mai, nemmeno quelle più assurde e spaventose.
10) Un saluto per i nostri lettori?
Saluto augurando Buona Lettura e ringraziandovi per lo spazio concesso. Alla prossima avventura!
Nella vita di tutti i giorni sono una ceramista, mamma e moglie. Appassionata di simbologia medievale e cultura horror.
2) Perché la scrittura è importante per te?
Ho iniziato molto presto a leggere i libri di mio padre che gironzolavano per casa, titoli non propriamente adatti alla mia età; Poe, Lovecraft, King, Eco. Da lì, a voler dare vita a storie tutte mie, il passo è stato breve. La scrittura mi permette di “creare mondi”, e la sensazione è impagabile.
3) Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Sto completando la stesura dell’ultimo volume della trilogia Legacy of Darkness.
A breve uscirà un’antologia horror sempre per la DZ edizioni. Si parlerà di Morte e Vendetta, tematiche crude che a volte ho faticato a mettere nero su bianco. Poi c’è un romanzo breve che vedrà la luce l’anno prossimo…indovinate un po’, sempre horror; affronta il tema classico della “casa maledetta”.
4) E nei prossimi anni?
Credo che la direzione in cui andrà la mia scrittura sia ormai tracciata, ed è lastricata da incubi più o meno spaventosi.
5) Cosa fai quando non scrivi?
Leggo molto, ascolto musica rock, e mi dedico alla famiglia.
6) Un libro che vorresti aver scritto tu e perché?
Il nome della rosa, di Umberto Eco. Trovo sia un perfetto esempio di contaminazione di genere; abbiamo l’elemento storico e quello thriller, espressi in un linguaggio evocativo.
7) Quale personaggio della tua famosa, nonché amata trilogia ami di più? I tuoi lettori dovranno aspettare molto per l'ultimo volume?
Credo che nell’opera di ogni autore ci sia un personaggio che rappresenti il nostro “Io” narrante, in questo caso è Galahad. Un uomo dal passato misterioso e dal volto segnato da profonde cicatrici che rappresenta una sorta di guida per i protagonisti. Per qualche assurdo motivo, ecco…ho scelto lui. Ne Il respiro del Diavolo, secondo volume della saga, il ruolo di Galahad è preponderante.
Con il terzo volume della saga Legacy of Darkness, che mi accingo proprio in questi giorni a terminare, il cerchio si chiude. Abbiamo conosciuto i cinque uomini dai poteri eccezionali appartenenti all’antico ordine segreto del Pentacolo. Abbiamo scoperto che accanto alla realtà che tutti noi conosciamo esiste un mondo nascosto, sovrannaturale. Ci resta solo da comprendere come tutto ciò è iniziato, scoprire le radici malate della Nuova Tecnica…e tutto sarà chiaro.
8 ) Sappiamo che la tua raccolta di libri per bambini è stata molto apprezzata (noi personalmente l'abbiamo amata). Puoi dirci cosa ti ha spinto a scriverla?
Vi ringrazio. Piccoli Passi nel Buio è una sorta di omaggio alla mia generazione, i riferimenti agli anni ’80, a un tipo di cinematografia e letteratura, sono voluti, e a quella di mia figlia, alla quale leggevo i volumi della collana Piccoli Brividi come favole della buona notte.
9) Fai una domanda che nessuno ti ha mai posto e rispondi.
“Sogni mai le cose che scrivi?” No, mai, nemmeno quelle più assurde e spaventose.
10) Un saluto per i nostri lettori?
Saluto augurando Buona Lettura e ringraziandovi per lo spazio concesso. Alla prossima avventura!
-CuoediInchiostro
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