STORIE DI CRONOPIOS E DI FAMAS
Trama:
Tradotto da Einaudi nel
1971, questo libro è tra i più significativi dell'intera produione di Cortazar,
quello in cui una lettura morale della realtà contemporanea assume le forme di
apologo tanto preciso quanto elegante. Il libro trovò uno dei suoi sostenitori
più attenti in Italo Calvino, il quale ebbe a presentarlo con queste parole:
"I cronopios e i famas, due genie d'esseri che incarnano con movenze di
balletto due opposte e complementari possibilità dell'essere, sono la creazione
più felice e assoluta di Cortazar".
La
mia opinone:
Questo
è il primo libro che leggo dell’autore Julio Cortazàr. È una raccolta di
racconti divisi per sezioni. I racconti di Cortàzar sono decisamente astratti
ed immaginifici, ma in qualche modo riescono ad essere tangibili.
Alcuni
racconti strappano un sorriso, altri una riflessione profonda. Cortazar riesce
ad indagare l’animo umano creando un mondo a partire dalle formiche, oppure da
esseri del tutto in esistente come i cronopios e i famas.
I cronopios
e i famas non si possono spiegare, non hanno una definizione materiale e
tangibile, eppure il lettore riesce ad immedesimarsi in loro, a comprenderli, a
sapere cosa pertiene ad un cronopio e cosa è senz’altro materia da famas.
Un
libro decisamente grande in ciò che racchiude eppure leggero, leggero come i
penssieri che riescono a creare realtà.
-Iris-
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