Recensione Penny Dreadful - La serie


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"Your father loves you very much and would do anything to save you. But I love you in a different way. I love you enough to kill you" 
                                                                                                                                      -Vanessa Ives

Trama:

Londra, 1891.
Vanessa Ives, una giovane donna dal fascino oscuro, ingaggia Ethan Chandler per un lavoro notturno. L'uomo accetta non sapendo a cosa andrà incontro. Ethan si ritroverà così nel mondo occulto, dove il nemico da battere non è umano e non è bestia.

Recensione:

Di recente, ho sentito il bisogno di riguardare Penny Dreadful. La serie si è conclusa ben due anni fa con uno sviluppo e una fine che hanno soddisfatto poco i suoi fan. Ai tempi nemmeno io fui contenta, ma di questo ne parleremo tra poco. Iniziamo con le solite formalità.
Penny Dreadful è una serie televisiva nata dalla collaborazione tra USA e UK. Andata in onda dal 2014 fino al 2016, può benissimo essere collocata tra i prodotti più discussi degli ultimi anni. Ideata e scritta da John Logan, vanta di numerosi premi -alcuni dei quali molto prestigiosi-.
A parte rare cadute di stile nella prima stagione, devo dire che tutto sommato l'inizio era più che piacevole. Anzi, vi sembrerò esagerata, ma trovo che sia tra le cose più belle viste in tv da sempre. Sicuramente un grandissimo aiuto alle immagini lo forniscono le meravigliose composizioni di Abel Korzeniowski, ma la regia, la fotografia, l'interpretazione e tutte le cose tecniche che stanno dietro la produzione di una serie sono p-e-r-f-e-t-t-e. Il titolo è accattivante -si riferisce a un fenomeno letterario inglese in voga nel XIX secolo, una sorta di pubblicazione a puntate di testi dell'orrore non editati che costavano un solo penny- e la presenza di personaggi della letteratura classica è un buon modo per attirare i lettori. Purtroppo, alcuni errori presenti nelle prime puntate hanno condizionato irrimediabilmente il proseguimento della storia. Di che errori parlo? Beh, ad esempio, dell'inutilità di certi personaggi.

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Sul podio c'è Brona/Lily, che vince a mani basse questa competizione. I fan del personaggio sono pregati di spiegarmi a che serve. No, ma dico sul serio. Se eliminiamo Brona/Lily, la storia funziona comunque. Poi, non so voi eh, io non la sopporto proprio. La sua storyline non ha senso, le scelte che fa non hanno senso. Vorrei tanto approfondire, ma non lo faccio perché ci tengo a non fare spoiler. Mi concederò, comunque, un esempio.
Brona è una prostituta. Fin qui tutto bene, nel senso che può succedere. Ma perché è una prostituta? Perché l'ha scelto lei. Ah. Quindi mi stai dicendo che hai deciso tu, di tua spontanea volontà, di farti violentare ogni giorno da tanti uomini diversi, alcuni dei quali con malattie veneree? Sì. Ah. Sicuro che non sia costretta da qualcuno? Sicurissimo. Ah. E perché è arrivata a fare una cosa che la fa soffrire tanto -perché lo fa, ragazzi, lo dice lei stessa... la prostituzione non è uno scherzo o una soluzione "facile"-? Perché il suo promesso era violento con lei. Cosa bruttissima, per l'amor del cielo, chi mi conosce sa che io queste cose non le accetto, ma prostituirsi era davvero l'unica soluzione? Da quel che racconta, sua madre le aveva suggerito di sposarlo, non la stava costringendo. Era liberissima di non farlo. Voi direte: "Eh, ma siamo già nell'800, ormai il suo onore è compromesso". Affermazione, a mio parere, un po' debole, dato che Brona stessa dice di aver lavorato in fabbrica. Perché non rimanere in fabbrica, allora? Non so le altre, ma preferirei la fabbrica alla violenza fisica e psicologica... no?

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Al secondo posto, ahimè, troviamo la Creatura -che qui si fa chiamare John Clare-. A me dispiace, perché il personaggio ha molte sfumature interessanti che andrebbero approfondite... in una serie a parte. Il problema è che con la storia di PD non c'entra davvero nulla, non ha un ruolo  nella lotta contro il male. Qua, probabilmente, qualcuno ribatterà con: "Eh, ma Penny Dreadful è una storia che parla della lotta contro il male in tutti i sensi: contro quello che abbiamo dentro, contro quello degli altri e contro quello demoniaco". Siamo d'accordo, però questa funzione è già completamente svolta da personaggi come Ethan, Vanessa e sir Malcolm stesso. L'utilità del dottor Victor Frankenstein è ovvia, quindi potevano adattarsi e inserire il personaggio della Creatura in maniera tale da avere una sua importanza.

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E adesso parliamo di lui: Dorian Gray. Prima di tutto: ma che scelta di casting  è mai questa? Pessima, pessima, pessima.  Reeve Carney è sicuramente un bel giovane, non ci sono dubbi. Tuttavia, lui non è Dorian Gray. Mi dispiace, su questo non si discute. Chiamatemi presuntuosa, ma l'attore adatto doveva essere qualcuno dall'aspetto di un angelo dannato. Conciato così, Carney appare come il tipico damerino viziato del periodo vittoriano, uno di quelli che tutti prenderemmo a sberle da oggi fino alla fine dei tempi. E poi che razza di capelli sarebbero mai quelli? Come minimo sono da denuncia. Comunque, il motivo per cui l'ho messo al terzo posto è dovuto al fatto che nella prima stagione, in realtà, ha un ruolo fondamentale. A causa sua e della sua maledizione succederà una cosa molto brutta, perciò Dorian è essenziale. Il problema è che diventa inutile dalla seconda stagione. Perché portare avanti questo personaggio? Non poteva essere solo una piacevole presenza nelle prime puntate e basta? Quando il troppo storpia.... ed è meglio non continuare la frase.

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Posta così sembra essere la peggiore serie del mondo. Non è così, fidatevi. Io tendo più a mostrare i difetti che i pregi non per cattiveria, per gelosia o per chissà quale altro motivo. Lo faccio perché non c'è nulla di perfetto, nemmeno le cose che più amiamo. Se un prodotto riesce ad attirare la vostra attenzione nonostante i difetti, allora fa per voi. Io sapevo tutto ciò. Io sapevo della lentezza di alcuni episodi, del delicato tema del rapporto tra sacro e profano -di solito trattato molto male, per questo me ne tengo alla larga-, della cagnaggine di alcuni attori -Carney in primis, ragazzi, regala a noi aspiranti attori certi attimi di autostima incredibili-, eppure mi è bastata la sigla per innamorarmene. Ci sono davvero tante cose belle in questa serie, ma al primo posto metterei di certo Vanessa Ives, interpretata dalla magnifica Eva Green. Se Dio esiste, questa donna potrebbe esserne la prova. Da attrice, vi assicuro che un personaggio del genere è un sogno per chi aspira a questa carriera. Complessa, imperfetta, affascinante... Vanessa è fantastica. Eva Green ha sempre dichiarato che è uno dei ruoli che più ha amato e io non stento affatto a crederci. Tutti gli attori dovrebbero imparare molto da lei. Gli spettatori non rimarranno delusi dalla sua performance!

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Penny Dreadful andrebbe assolutamente visto. Ricordatevi una cosa importante, prima di decidere se iniziarla o meno: se siete molto impressionabili, potrebbe non essere adatta a voi. Si tratta di un signor Horror, ragazzi. Fatelo solo se ve la sentite.
Alla serie do solo 4 specchi perché vi è un calo nella terza stagione e il finale non mi è piaciuto. Mi limito a dire solo la seguente affermazione: il problema non è il cosa succede, ma il come. Sono un tipo che non disprezza mai le scelte degli sceneggiatori, la storia non è mia e se lo sviluppo è quello non posso farci nulla. Tuttavia non posso giustificare un finale fatto di fretta, come in questo caso, o gravi errori come buchi di trama.




-Little Fox



 

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