Segnalazione "Se i pesci guardassero le stelle" by Luca Ammirati

Un romanzo per chi si ostina a credere nei propri sogni,
per chi non si arrende mai,
per chi ancora si commuove davanti alla bellezza. – 
Sara Rattaro


Una voce maschile che non ha paura di raccontare,
con profonda tenerezza, sentimenti e paure di un’intera generazione.

Una trama brillante, capace di unire comicità,
riflessioni filosofico-scientifiche e momenti di pura commozione.
Luca AMMIRATI 
SE I PESCI GUARDASSERO
LE STELLE
Evento
16/02 - Imperia - Libreria Mondadori - h.18.00 - con Nadia Schiavini    
Data di uscita: 22 gennaio
Pagine 336 – euro 16,00
 
Non esistono sogni facili. Esiste solo il coraggio di inseguirli. 

Samuele ha trent’anni, una gran voglia di essere felice e la fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, l’amico “molto speciale” con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati.
Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. Proprio lì, la notte di San Lorenzo incontra misteriosa ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l’illustratrice di libri per bambini. Samuele ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette un errore fatale: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come la trovi una persona di cui si conosce soltanto il nome? Non sarà l’ennesimo sogno soltanto sfiorato? In un tempo in cui persino l’amore sembra un lusso che non possiamo permetterci, questo romanzo di Luca Ammirati ci ricorda che per realizzare i nostri desideri è necessaria un’ostinazione che somiglia molto alla follia. E che a volte bisogna desiderare l’impossibile, se vogliamo che l’impossibile accada.
Luca AMMIRATI, (Sanremo, 1983) è responsabile interno della sala stampa del Teatro Ariston, dove ogni anno si svolge il Festival della canzone italiana. È stato assessore alla cultura del comune di Perinaldo, dove esiste realmente l’osservatorio astronomico raccontato in questo romanzo.




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