Recensione: Proibito di Suzuma Tabitha
Lochan e Maya sono fratello e sorella. Lui ha 18 anni, è chiuso e solitario; lei ne ha 16, è sensibile e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. La loro ragione di vita, la loro preoccupazione più grande, è prendersi cura dei tre fratellini minori, allo sbando da quando il padre li ha lasciati e la madre si è abbandonata all'alcool. Sempre insieme, sempre vicini, sempre più complici. Un legame che rischia di trasformarsi in un dolce sentimento e una fatale attrazione.
"Ogni tipo di amore. Francie non è stupida. Eppure, l'unico amore che non sarà mai lecito, non le è neanche venuto in mente, Un amore talmente disgustoso e proibito, da non essere neppure contemplato in una discussione sugli amori impossibili."Maya
Questa recensione può contenere spoiler!
E con questo siamo a 2.
Questo è il secondo libro per cui mi ritrovo a
piangere nel cuore della notte. Il primo era stato "Colpa delle stelle".
La mia lettura è iniziata a mezzanotte passata, per concludersi
all'eccheggiare delle campane, che segnano le quattro. In queste ore di
sonno rubato, ho vissuto due vite, quella di Maya e di Loche.
Ho provato i tormenti e le insicurezza dell'adolescenza, accentuate e
portate all'estremo dalla mancanza di una famiglia. Ho avvertito il
senso della felicità, che si può provare nel cogliere l'odore
dell'estate nell'aria e il senso di disperazione nell'interrogarsi sul
perché esistano amore consensuali, che possono sfociare solo in un
ergastolo.
Louche è il personaggio con cui maggiormente sono entrata in sintonia.
Il suo essere è un castello di carta, all'apparenza, debole dinanzi alle
intemperie della vita. Eppure la sua perseveranza, la speranza che cerca
di riservare, per il futuro della sua famiglia, provano più volte a lasciar intravedere una visione positiva delle vicende, nel cuore del protagonista.
Ogni giorno è costretto a scontrarsi con una routine, che non l'ha obbligato a mutare da bambino a uomo, ma che l'ha trasformato radicalmente in quest'ultimo, alla partenza del padre.
Ogni giorno è costretto a scontrarsi con una routine, che non l'ha obbligato a mutare da bambino a uomo, ma che l'ha trasformato radicalmente in quest'ultimo, alla partenza del padre.
Louche è indotto a farsi carico di tutto, a trovare soluzioni per
problemi più grandi di lui e infine a sopire gran parte del suo vero io una volta fuori casa.
Sebbene la sua intelligenza e l'alone di mistero, che lo circonda
giochino a suo favore, assieme alla sua bellezza, le relazioni e le
amicizie che potrebbe avere vengono stroncate sul nascere dalla sua
incapacità di parlare in pubblico, con persone non facenti parte della
sua famiglia.
"Come può il nostro amore essere terribile se non stiamo facendo niente del male a nessuno?
Abbassa gli occhi per guardarmi, lo sguardo lucido nella luce fioca. - Non lo so - sussurra. - Come può una cosa tanto sbagliata renderti così felice?"Louche
La sorella Maya, una bellissima e più estroversa sedicenne, coltiva, invece, false amicizie per salvare le apparenze.
Non ha la stessa dedizione verso i libri, come il fratello, ma anche lei cerca di rendersi il più utile possibile, nell'accudire i fratellini.
I suoi pensieri possono esser quasi visti come monologhi, poche volte presentano dialoghi, o discussioni.
Il personaggio, per quanto strutturato, è comunque, secondo me, meno tangibile di quello della sua controparte.
Sono comunque riuscita ad apprezzare entrambi.
Gli altri fratelli, Willa - la più piccolina -, Tiffin e Kit, il problematico adolescente, hanno tutti un carattere che va via via a delinearsi.
"- I bambini...- dice a mezza voce, una seconda presa di coscienza comincia a farsi strada. - I bambini...basta che qualcuno venga a saperlo e ce li porterebbero via! -
- Sì -
- Perciò non possiamo? Proprio non possiamo? - é posta come una domanda, ma capisco dalla sua espressione di sgomento che anche lei conosce già la risposta.
Scuotendo lentamente la testa, deglutisco a fatica e mi giro a guardare fuori dalla finestra della cucina per nascondere le lacrime.
Il cielo è infuocato e la notte è finita."Louche
La storia vede la sua narrazione immergersi e prender forma, principalmente, in due "mondi": quello scolastico e quello famigliare. Due mondi, proprio perché i protagonisti appaiono molto diversi, se si trovano a dover esistere in uno o nell'altro. Nel primo in particolare, calzano una maschera, ma si potrebbe meglio descriverli, come "un'ombra di loro stessi", che andrà a lasciar posto alla loro vera essenza, solo alla scoperta del legame d'amore che li lega.
Un amore che culmina nella massima felicità, andando a ricreare i legami famigliari e riuscendo a riportare un equilibrio fra questi, ma che infine è solo artefice delle massime disperazioni...
Ho davvero apprezzato questo romanzo.
Sono arrivata agli ultimi capitoli, ormai priva di ogni speranza per un lieto fine e con un'ondata di sentimenti, che pagina dopo pagina sono andati a crescere e ad arricchirsi, per poi travolgermi, lasciandomi con un'amarezza infinita e un inno all'amore.
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