News: L'arrivo in Italia dell'editore Amazon (e le sue possibili conseguenze)


Sono usciti in giornata i primi otto libri (già pubblicati negli USA) che segnano la nascita di Amazon publishing sul suolo italiano. Così oggi, martedì 3 novembre, la divisione editoriale del colosso americano dell'ecommerce sbarca sul bel paese; e lo fa, fin da subito, in modo indipendente. Gli otto titoli (di cui allego l'immagine), infatti, non verranno distribuiti in libreria, ma sono e saranno vendibili unicamente sulla piattaforma online Amazon.

I progetti e le strategie del neo-giunto editore sono stati svelati: un modello di business semplice e facilmente vincente. Il basso prezzo di copertina e la distribuzione attutata solo attraverso la piattaforma online ne sono alla base. Ma il vantaggio del colosso americano va ben onltre. A differenza degli altri editori, infatti, Amazon conosce i propri clienti, soprattutto grazie ai dati raccolti con l'attività dell'ecommerce. Questa possibilità dal valore inestimabile gli concede non solo di realizzare grafiche moderne ed accattivanti, ma anche di proporre titoli scelti in base ai gusti dei lettori.
Non sembrerà quindi eccessivo constatare di trovarsi sulla soglia di una rivoluzione del mercato editoriale. Il rischio è che nei prossimi anni si svilupperà un'editoria orientata unicamente sui gusti dei lettori (fenomeno già in atto e in sviluppo da qualche anno), estremizzando le dinamiche commerciali. Si teme, perciò, che in poco tempo si realizzi quello che è l'incubo di ogni amante della lettura: la pubblicazione esclusiva di ciò che vende, con la totale ignoranza della qualità di un'opera.

Altro rischio è l'imposizione dell'oggetto della lettura. Non sono in pochi a temere che la pubblicazione guidata solamente da scopi commerciali, unita all'azone della piattaforma stessa, che propone al cliente unicamente ciò che, secondo l'azienda stessa, potrebbe rientrare nei suoi interessi, finisca per limitare la libertà di scelta del lettore. Se alcuni editori hanno sempre accusato Amazon di proporre un orizzonte troppo ampio, che rischiava di confondere e far smarrire il cliente, senza offrirgli una necessaria limitazione della scelta; altri ora temono che la libertà di decisione rischia di essere eccessivamente ed erroneamente diminuita, fino a toglierla del tutto.

Un'altra paura riguarda l'uniformazione delle letture, ovvero che ogni lettore, proveniente dalle diverse parti del globo, finisca per leggere gli stessi libri, scelti in base ai criteri commerciali. Infine, polemiche sono state fatte anche alla scelta di esordire con la pubblicazione di otto libri stranieri, senza proporre neanche un titolo italiano.
Che questi timori, reticenze e polemiche siano giuste o sbagliate, il dibattito al riguardo sarà portato avanti ancora per molto. Quello che è certo, è che oggi ci troviamo sulla soglia di un cambiamento del mercato editoriale, i cui termini e dimensioni non sono ancora calcolabili e prevedibili con certezza. Per ora, in un'ottica o nell'altra, si può solo restare a guardare.

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