Review Tour: Quando l'amore chiama, io non rispondo di Anna Zarlenga



Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno... Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori.
Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane.
E allora perché ne è così incredibilmente attratta?



Ciao Specchietti!
Oggi il blog partecipa al Review Tour di Quando l'amore chiama io non rispondo di Anna Zarlenga, edito da Newton Compton.
Ho avuto modo di conoscere la scrittura di Anna l'anno scorso, quando mi sono perdutamente innamorata di Sara e Teo, i protagonisti di Spiacente, non sei il mio tipo e non ho potuto rifiutare l'occasione di leggere anche questo suo nuovo lavoro, in anteprima per voi.
Ne approfitto per ringraziare la casa editrice per la copia in omaggio.

Che dire, Aida e Dennis sono due nemici naturali: lei, rappresentante sindacale dell'azienda dove lavora e lui è il nuovo responsabile delle risorse umane chiamato dalla gelida Milano.
Lei una guerriera dotata di artigli, frecciatine che usa come armi da fuoco e una preparazione sul contratto nazionale del lavoro impeccabile. Lui è il figlio di Buddha, un uomo paziente, calmo, che ha fatto dell'armonia e della collaborazione uno stile di vita.
Questi due non hanno niente in comune e, ribadisco, niente. Eppure, complice una serata karaoke davvero sopra le righe e l'indubbia elettricità che si percepisce fin dalle prime righe, i nostri protagonisti, tra una gaffe e l'altra, non si daranno solo del filo da torcere...



Sullo sfondo di una romantica cornice napoletana, Anna dà vita alla sua storia regalandoci degli spaccati di vita quotidiana, vicini a ognuno di noi, strappandoci più di una risata e facendoci riflettere; tramutando in arte e sdrammatizzando - con grande intelligenza -, situazioni che, aimé, sono molto reali oggi nel nostro paese.

La narrazione ci immerge completamente nel contesto partenopeo - che io amo - facendone sentire i profumi, vedere gli splendidi scorci e, diciamocelo, ci fa venire pure un po' l'acquolina in bocca!
Lo stile di Anna è pazzesco: fluidità, romanticismo, dialoghi incalzanti. I suoi tempi comici mi ricordano tanto le commedie di Totò e Peppino o quelle di Eduardo de Filippo.

Uno specchio speciale va assegnato solo per i personaggi secondari (la Nonna e Chen) che si conquistano la scena senza troppi convenevoli e rendono questo romanzo autentico e unico.

Una storia super romantica, che mi ha fatto ridere fino alle lacrime, mi ha emozionato fino a farmi piangere e mi ha completamente conquistata.
(Lo sapete ormai che piango sempre!)
Ho apprezzato tantissimo il personaggio di Aida, la sua ostinazione, il suo inconsapevole sense of humor, il suo disordine cosmico, il suo essere così integra, imperfetta, forte.
Un carro armato che forse non ha perso del tutto le sue speranze di bambina, come non dovrebbe farlo nessuna di noi perché i nostri sogni vanno coltivati, vanno rispettati e non bisogna smettere mai di credere.



Grazie, Anna per questa storia meravigliosa! E grazie per questa possibilità.
Specchietti, vi ho convinti?
In questo momento più che mai abbiamo bisogno di speranza e di sane risate. Questo libro è quello che ci vuole.



Io vi saluto e, come sempre, vi do appuntamento alla prossima lettura!




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