Recensione: La Shoah spiegata ai bambini


Trama
Nella bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa.

Fino all’arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio.


Ci sono avvenimenti difficili da spiegare, ma allo stesso tempo bambini curiosi, impazienti di imparare.
Quante volte i genitori si sono trovati davanti a domande "scomode", domande a cui avete risposto "quando sarai grande capirai"?
Io, da sorella maggiore, sono rimasta sempre spiazzata per le continue domande della più piccola della casa su svariati argomenti difficili da spiegare, e uno di questi ha riguardato gli ebrei e la seconda guerra mondiale.
Quanto dire? Cosa dire? Ma soprattutto, come dirlo?
"La Shoah spiegata ai bambini", una graphic-novel di Paolo Valentini e Chiara Abastanotti, edito da "Becco Giallo", è venuta in mio soccorso e per questo voglio parlarvene. 


La trama è molto semplice, ma forse è in questa semplicità che sta la forza di questo romanzo che spiega una storia complicata con poche pagine di grande effetto e nella misura giusta per i più piccoli che non devono ignorare il messaggio che gli autori vogliono lasciare: la storia è importante e la diversità è preziosa.

Già davanti alla copertina ci troviamo davanti a tantissimi aghi e spille, conficcate nel terreno in attesa, le loro ombre che si allungano e il fumo appena accennato dietro di loro; basterebbe solo questa immagine con i suoi quattro colori in evidenza, nero, grigio, bianco e rosso, a spiegare buona parte della storia. Entrando nel vivo della lettura però ci troviamo in una bottega dei fili e ogni personaggio che ci viene rappresentato attraverso delle metafore artistiche diventa sotto i nostri occhi e quello dei nostri bambini, il riflesso di qualcosa che conosciamo e che dobbiamo ricordare...


Questa graphic-novel è stata davvero una scoperta, perché nonostante io abbia letto tanti romanzi sull'argomento ha dato al mio cuore un nuovo punto di vista, una nuova chiave di lettura.
Lo stile del racconto è semplice, chiaro, lineare e tutto questo accostato ai disegni rende l'opera completa e assolutamente perfetta. Ho chiesto alla mia sorellina di dirmi cosa avesse tratto da questa lettura e lei mi ha risposto: anche un piccolo ago può aiutare e fare la differenza in una cosa così grande come la guerra.


Non posso far altro che consigliare alle famiglie questo romanzo e ringraziare la casa editrice per avermi permesso di leggerlo.

Alla prossima, 



Commenti

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)