Recensione: Last day di Vera Demes
"È l’ultimo giorno di noi. E ti amo. E ti proteggerò.
Come tu fai con me".
Il mattino in cui Josh Blackmore, giovane medico dai forti
ideali, incontra Anais Antinori, ragazza italiana alla deriva, non sa che la
sua vita cambierà per sempre. Eppure ne percepisce il pericolo. Perché quella
tizia misteriosa e un po’ sballata che ha preso alloggio nell’appartamento di
fianco al suo, in una tranquilla palazzina del Village a New York, è come una
bomba a orologeria, impossibile da disinnescare.
Lei non ha regole, non ha orari, non sembra avere rispetto
per nessuno.
Però lui è un tipo tosto e soprattutto sa rispondere alle
provocazioni.
Quando una serie di eventi imprevisti rischia di far
precipitare la situazione, Josh decide di intervenire generando in Anais una
reazione inaspettata. Lei è diversa da come appare, ha molte cose da
raccontare, un talento nascosto, la voglia di cambiare e il coraggio di
guardarsi dentro.
Tra i due nasce una stramba amicizia fatta di chiacchiere,
condivisione e complicità. E a poco a poco si fa strada un sentimento profondo
che li cambia e li travolge.
Josh e Anais vivono come se fosse sempre il loro ultimo
giorno insieme.
Ma è la vita a sparigliare le carte.
E l’amore è una promessa che dura in eterno. Al di là di
tutto.
A un cuore in pezzi
Nessuno s’avvicini
Senza l’alto
privilegio
Di aver sofferto
altrettanto
Emily Dickinson
Buongiorno specchietti!
Questa settimana mi ha fatto compagnia l’ultimo romanzo di
Vera Demes Last day – L’ultimo giorno di noi, il primo romanzo di questa
autrice.
Una storia molto attuale ambientata in una New York
controversa, piena di contraddizioni e di falsi miti.
Josh è un medico molto devoto alla sua professione che, un
giorno come tanti, fa la conoscenza della sua nuova vicina di casa, Anais, una ragazza
italiana che ha un duro passato alle spalle.
In fondo lei si
sentiva un po'
Come quegli
oggetti di riciclo.
Una che era stata
buttata tra i rifiuti
E che faceva di
tutto per trovare
Un senso alla
propria sopravvivenza.
Sarebbe stato
semplice se solo avesse saputo
Rendersi utile a
qualcosa.
Lei sregolata, lui abituato ai ritmi ferrei del Pronto Soccorso.
Lei astuta, ingegnosa, bella e diffidente verso gli altri,
lui tremendamente affascinante, serio, che teme i legami amorosi.
Ma è davvero possibile sottrarsi al volere dell’amore?
Un romanzo che ti entra dentro e che ti scuote. Due personaggi
veri, autentici con fragilità e punti di forza. Una storia estremamente romantica
piena di spunti di riflessione sulla nostra situazione attuale e quella degli Sati
Uniti che molto spesso, soprattutto in letteratura, vengono idealizzati ed
erroneamente sopravvalutati.
Una storia raccontata con l’eleganza, la raffinatezza e la
poesia di una grandissima autrice. Una storia che ti avvolge e ti travolge
senza chiederti il permesso; una storia che ci ricorda che l’amore è
imprevedibile come lo sono gli eventi che ci stravolgono la vita.
L’amore non si
poteva programmare. L’amore era incurante.
Nasceva tra le
erbacce o tra i vecchi ricordi, si ricomponeva
Al di là della
logica, senza essere interpellato. Era un ospite inatteso,
un convitato di
pietra, un giullare capace di sparigliare le carte e incasinare la vita.
Non lo avrebbe
evocato.
Ho amato questo romanzo e la scrittura di questa autrice che
non avevo mai avuto l’occasione di leggere prima. Una storia che consiglio a chi
ama sognare, a chi non perde mai la speranza e a chi tende sempre la mano verso
gli altri.
Una storia che merita il massimo degli specchi. Preparate i
fazzoletti, una buona dose di cioccolata e godetevi questo bellissimo viaggio
pieno di verità e colpi di scena.
Io, come sempre, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo
romanzo!
Un abbraccio, con affetto Mil Palabras
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