Recensione: Un amore sotto le stelle di Melissa Landers


Un amore sotto le stelle narra le vicende di due adolescenti, facenti però parte di differenti pianeti.
A rappresentare il nostro vi è Cara Sweeney, un’intelligente e ambiziosa ragazza, che è stata scelta accuratamente per dare il via al gemellaggio con Leira, un mondo molto più avanzato tecnologicamente del nostro, ma che proprio per questo pare aver perso qualcosa d’importante… l’emozioni.
Aelyx, infatti, è bellissimo, quanto perfetto, dato che da subito dimostrazione di quanto lui e i suoi compatrioti siano anni luci per le loro abilità da noi; però è freddo.
I suoi occhi sono spenti, odia, come la maggior parte degli abitanti di Leira, il contatto fisico e non sopporta i colori abbaglianti, dato che il suo mondo è un mix di tonalità grigie.
Il rapporto che va a crearsi tra i due giovani è ricco di ostacoli e difficoltà.
Cara si ritrova sempre più esclusa dalla vita sociale scolastica e persino la sua migliore amica arriva a estraniarla.
Aelyx è combattuto tra i nuovi sentimenti, che inizia a provare, e il portare avanti un piano, che non andrebbe esattamente a favore di un’alleanza trai due mondi…

Ma Cara trova sostegno nell’ultima persona in cui penserebbe di trovarlo: Aelyx.
Cara s’innamorerà sempre di più di lui, ma non sa che Aelyx le sta nascondendo qualcosa e quando le bugie verranno a galla, la coppia sarà trascinata in un turbine d’eventi, dove in ballo non ci sarà solo la loro relazione, ma anche il destino della Terra…

Il mio pensiero...
Un amore sotto le stelle è una sorta di Twilight, uscito a giugno e forse, proprio per questo, non presenta un font, sulla copertina,  “importante”, ma uno stile che ben si associa a spiaggia e ombrellone. ( Riesce per questo a rovinare, secondo me la copertina...ma bisognava giustamente farvi qualcosa, dato che la Newton Compton ha deciso di mantenere quella originale...)
In realtà, il legame, che va a crearsi, tra Cara e Aelyx è spiegato in modo assai più logico, di quanto non avviene per Bella ed Edward; dato che sappiamo, quasi da subito, quali sono gli aspetti (realistici -.-“) per cui sono attratti l’uno dall’altro.
Questo libro ricorda moltissimo la serie tv, Star-Crossed. Anche qui, infatti, gli alieni hanno creato una medicina per curare il cancro, anche qui vanno a scuola e vi è una relazione tra i due e la protagonista inizialmente è fidanzata con uno dei capi ribelli, senza contare che Cara, come Emery, si fa in quattro per riuscire a sfamare il suo alieno. Insomma hanno moltissimi punti in comune.
C’è anche da sottolineare, però, che se a questo romanzo togliessimo la parte fantasy, immaginandoci Aelyx come un normale adolescente, cosa non troppo difficile dato che ne ha comunque già le sembianze, rimarrebbe una storia d’amore, che sfocerebbe in una poi a distanza (e quindi piena di complicanze). Un po’ quello che accadrebbe se una ragazza italiana s’innamorasse di un americano, molto semplice e al quanto ordinario, se teniamo conto della globalizzazione.

L’aspetto che più ho trovato interessante è Leira.
Leira appare come una Terra avanzata, che ha sconfitto malattie, inquinamento e guerre, ma che ha anche perso la sua “umanità”. Appare quasi come una visione di quel che potrebbe accadere se ci lasciassimo, in parte governare, dalle nostre stesse creazioni.
Lo stile del racconto è davvero fluido, non vi sono parti noiose e si riesce bene a immaginarsi entrambi i personaggi.
Il finale è aperto, pronto per il seguito, Invaded, e ci lascia già intravedere che forse la distanza non sarà il più grande ostacolo alla relazione d’amore tra Cara e Aelyx…

Ho trovato la lettura piacevole, a volte divertente. Sono riuscita quasi sempre a mettermi nei panni di Cara e Aelyx, e per questo aspetterò l’arrivo del secondo volume, magari non con in trepidazione, ma quando lo scorgerò su uno scaffale, saprò certamente ricordarmi gran parte della storia.




Lost Inside My Universe

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