Recensione Il richiamo del Cuculo di Robert Galbraith

copertina italiana (esiste anche quella
inglese con questa grafica)

Il Richiamo del Cuculo è un giallo scritto dalla madre di Harry Potter, J.K. Rowling. (come si sarà capito, Robert Galbraith è un suo pseudonimo.)

L’altro giovedì, dopo aver pubblicato la recensione di The Department, mi sono recata in una delle biblioteche della mia città (che per mia somma fortuna è a soli dieci minuti di salite e discese, che ti fanno passare la voglia di fare una passeggiata, da casa mia), con l’intenzione di decidere cosa recensire oggi. E la copertina di questo libro mi è apparso davanti, sullo scaffale dove espongono alcuni libri secondo criteri che non ho ancora capito. Ma più che la copertina (di cui trovate le varie versioni qui sotto e che mi piace particolarmente), mi ha attirata il titolo, dato che io quel libro lo avevo iniziato a leggere in pdf sul mio amato samsung galaxy s5, defunto da un paio di mesi; non ero mai riuscita a finirlo perché, arrivata a metà, il mio telefono aveva smesso di caricarsi, quindi mi ero rassegnata.
Trovarlo lì l’ho considerato un segno del destino.

La trama: Il libro parla di Cormoran Strike (di cui amo il nome), un ex soldato che ora lavora come detective privato e che dopo aver lasciato la sua secolare ragazza, Charlotte, si ritrova a vivere nel suo ufficio, con un mucchio di debiti da pagare. A far compagnia a Strike c'è Robin, una ragazza che viene mandata a lavorare da lui per una settimana ma che in seguito rimane dato che Strike - non di certo amichevole e cordiale ma che vede in lei un'ottima compagnia e una perfetta assistente - in un certo senso le si affeziona. 
Quando il fratello della appena defunta (e presunta suicida) Lula entra nel suo ufficio, Strike cerca di rifiutare il caso - indagare sulla morte della sorella - anche se necessita di soldi, dato che tutti sanno che Lula si è gettata dal balcone del suo attico. Alla fine accetta e lui e Robin iniziando ad indagare.



copertina inglese
«Charlotte si stava comportando con una ragionevolezza sinistra, millantando la calma di una persona matura. Aveva portato il loro continuo, raffinato duello a un nuovo duello,mai raggiunto ne sperimentato prima: ‘Ora comportiamoci da adulti’. Probabilmente, non appena avesse varcato la soglia del suo appartamento, un coltello gli si sarebbe ficcato tra le scapole; o forse sarebbe arrivato fino alla stanza da letto, per trovarvi il cadavere di Charlotte con i polsi tagliati che giaceva in un lago di sangue di fronte al camino.» 
- Pagina 88, Cormoran Strike pensa a Charlotte

La prima cosa che dovete sapere di questo libro è il mio amore per un personaggio, un personaggio che probabilmente odierete quasi tutti ma che è quel genere di personaggio che mi rimane nel cuore e fa fatica ad andarsene: la ex fidanzata di Cormoran Strike, Charlotte, la donna della citazione qui sopra. Folle, affascinante, vendicativa… una seconda Camille Belcourt della saga Shadowhunters (ma mora e meno serafica) e un personaggio in cui non posso fare a meno di rispecchiarmi. Ma ora basta parlare di lei, potrei andare avanti per minimo mezz’ora e so che non vi interessa sapere quanto folle e stupendo sia questo personaggio.

Quando ho letto la trama di questo libro l'ho trovata scontata, anche perché l'ho letta da Wikipedia e così facendo mi sono spoilerata l'assassino, di cui comunque non sono riuscita a sospettare per quasi tutto il libro dato che (attenzione spoiler): se l'assassino non fosse stato un emerito cretino (perdonate i termini) avrebbero continuato a credere che Lula si fosse suicidata ed io non riuscivo a credere che qualcuno potesse arrivare ad essere così stupido.
Uno dei tanti aspetti positivi di questo libro sono i personaggi, che ho amato dal primo all'ultimo, con un'unica eccezione: il ragazzo di Robin. Quel ragazzo mi sta più che antipatico, persino più dell'assassino che continuo a considerare stupido. Ogni personaggio è stato caratterizzato benissimo, talmente bene che non riuscivo ad odiare nemmeno i più odiosi ed è una cosa rara: ho la tendenza ad odiare la maggior parte dei personaggi di ogni libro che leggo.
La seconda, e quella che ha reso questo libro, per me, un capolavoro, è l'evolversi degli eventi. In partenza non c'era una singola prova e, man mano che andavo avanti nella lettura, hanno iniziato ad aggiungersi indizi, anche impercettibili, che hanno reso il libro un susseguirsi di avvenimenti e scoperte che non mi hanno annoiata nemmeno una volta. 
Ho apprezzato l'alternarsi del punto di vista di Strike con quello di Robin, che mi ha permesso di apprezzarla in pieno, e ogni scena in cui era presente Charlotte, fisicamente e non. 
Non vedo l'ora di iniziare a leggere il Baco da Seta, il seguito, perché so già che sarà bello quanto questo dato che della Rowling mi fido.


seconda copertina italiana
Questo libro mi ha permesso di tornare ad apprezzare questo genere di romanzi, che dopo una spiacevole avventura con un Giallo che ho cancellato dalla mente avevo iniziato ad evitare. Scorrevole, affascinante e misterioso come un Giallo deve essere, mi ha tenuta appiccicata alle pagine nel poco tempo che avevo tra gli allenamenti mattinieri e pomeridiani ed è questo quello che dovrebbe fare un buon libro. 

Gli do quattro specchi e mezzo.
- Alterinhel

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