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Recensione Outlander


Il primo romanzo della saga famosa ormai in tutto il mondo (grazie anche alla recente uscita della serie televisiva prodotta da Starz), narra la storia di Claire Randall, giovane infermiera di guerra. Siamo nel 1945, Claire e il marito Frank Randall decidono di concedersi una piccola lune di miele in Scozia: la guerra li ha allontanati subito dopo il matrimonio e questo piccolo viaggio si rivela un escamotage per riprendere la vita insieme. Frank non sceglie però la meta a caso: infatti è uno storico e vuole scoprire quanto più possibile su un suo antenato Jonathan Randall, capitano dei Dragoni inglesi e vissuto nella seconda metà del Settecento. Frank inoltre è affascinato dall'antica cultura delle Highlands e chiede alla moglie di accompagnarlo per assistere ad una danza propiziatoria effettuata da alcune donne del posto. Claire non solo rimane affascinata dalla danza, dal luogo ma, essendo appassionata di botanica, rimane talmente colpita da un tipo particolare di pianta che il giorno successivo decide di ritornare nel circolo di pietre di Craigh Na Dun. Mentre ricerca la pianta che tanto l'aveva affascinata, inizia a percepire intorno a sé un forte vento, una forza che la spinge a toccare la pietra centrale. In quel momento il vuoto l'avvolge. Claire apre gli occhi frastornata, è a Craigh Na Dun, ma non nel 1945, ma nel 1743. Da qui inizieranno le sue avventure che la porteranno a conoscere e a temere l'antenato di Frank, ma soprattutto conoscerà un uomo che farà vacillare il suo amore per il marito.


Cosa ne penso?
Devo ammetterlo, mi sono avvicinata al romanzo e di conseguenza alla saga dopo aver visto la serie televisiva, cosa che di solito non faccio mai. Il telefilm mi ha preso a tal punto che ho deciso di leggere anche i romanzi (sono al terzo della serie) e non me ne sono pentita. La Gabaldon riesce a coinvolgere e a tenere con il fiato sospeso. Impossibile non innamorarsi dei personaggi.
Penso che in questo romanzo ci sia un'ottima commistione di generi: amore, passione, avventura, storia, un pizzico di magia e fantasy che non guastano mai.
Lo consiglio caldamente. ATTENZIONE però: una volta iniziata la saga, sarà difficile smettere. 




















Paciuflosa

 

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