Recensione "Lo spazio tra le stelle" by Anne Corlett
Lo spazio tra le stelle è una delle uscite estive targate Leggereditore, nonché il libro d'esordio di Anne Crolett (avvocato penalista che ha già pubblicato diversi racconti con cui ha vinto premi nazionali e internazionali). Lo spazio tra le stelle è un romanzo distopico-futuristico che, per citare lo scrittore Jack Campbell, «parla di mondi che finiscono e di rinascite».
In un futuro in cui gli esseri umani hanno colonizzato fin troppi pianeti, tutto ciò che Jamie Allenby ha sempre desiderato è aver spazio intorno a sé, in cui sentirsi finalmente libera. Per questo ha abbandonato la Terra, sovrappopolata e claustrofobica, rifacendosi una vita in un mondo di frontiera, ai bordi della civiltà. Quando però un virus dilagante colpisce l'intera umanità, annientandola e lasciandone solo un vago ricordo, Jamie si ritrova definitivamente sola. Finché un messaggio giunto dalla Terra accende in lei una flebile speranza... Chi è il suo autore? Forse l'amato Daniel? Jamie non può saperlo, ma il desiderio di scoprirlo la spinge a trovare a ogni costo un modo per tornare indietro. Nel ripercorrere a ritroso i fili che legano la propria esistenza, Jamie incontrerà altri uomini e donne alla ricerca della Terra, impegnati come lei in un'avventura irta di pericoli e minacce. I sopravvissuti, reietti intenzionati a proseguire lungo il cammino che ha condotto l'umanità alla perdizione, minacciano infatti di vanificare il loro prezioso inizio...
Il viaggio di Jamie verso casa la aiuterà a chiudere la distanza tra chi è diventata e chi è destinata a essere. Ma si può davvero fuggire da un passato turbolento e abbracciare un futuro ricco di speranza?
Ho riportato tutta la sinossi dell'editore poiché dice tutto e allo stesso tempo non dice niente; ma non per colpa sua. È difficile inquadrare in modo preciso e definito questo libro (e la sua copertina italiana, che personalmente non approvo, non aiuta a farsene un'idea). Nelle sue 331 pagine Lo spazio tra le stelle è un vero e proprio viaggio. Un viaggio non solo fisico tra un pianeta e l'altro, ma anche un'immersione nell'umanità e in tutte le sue componenti (la psiche, le emozioni, le diversità, le uguaglianze, le credenze, i comportamenti, le convenzioni, e chi più ne ha più ne metta). Il romanzo è tutto giocato sue due livelli: la storia dei protagonisti e le riflessioni e analisi che da essa ne scaturiscono e che coinvolgono, in prima persona, anche il lettore. Ma c'è anche dell'altro.
Una delle particolarità del libro è che ogni singolo elemento si svela a poco a poco, in una continua scoperta e approfondimento. Vedendo dove si apre il primo capitolo, su una donna alle prese con l'enorme e fredda solitudine che segue la tremenda consapevolezza di essere l'unica sopravvissuta, l'unico essere umano ancora in vita; e vedendo poi dove si è giunti nell'ultima pagina, ci si rende conto della vastità e varietà del cammino compiuto.
Lo spazio tra le stelle ci presenta un mondo futuro che ha tutte le sfumature della distopia, ma noi lo scopriamo e capiamo a poco a poco. Nel suo continuo gioco tra passato e presente dei suoi personaggi e di ciò che li circonda, anche noi lettori viviamo in due tempi diversi. C'è l'universo umano così com'era, nelle sue componenti che lo rendevano reale e quotidiano, e che nel corso della lettura conosciamo e in cui ci immergiamo fino a sentirlo palpabile e presente intorno a noi. Solo che è già finito. Come avviene nelle nostre esistenze, conosciamo e abbiamo certezza di ciò che era e che è stato, ma il presente, e ancora di più il futuro, resta vago, indefinito. E questo lo sperimentano tanto i personaggi quanto i lettori.
I personaggi sono un altro dei pilastri del romanzo. Non importa che siano presenti per tutta la storia o solo per alcune pagine, ognuno di loro ha una propria storia, un proprio modo di essere, credere, pensare, dei demoni da combattere e qualcosa da portare. Approfondendo i vari attori che si alternano sulla scena, Anne Corlett riesce a riflettere sugli aspetti più disparati dell'umanità.
Jamie è una delle componenti del romanzo che mi hanno lasciato perplessa. Una protagonista che non fa, pensa o prova sempre la cosa giusta ma più spesso quella sbagliata. Una protagonista che si trova ad affrontare situazioni terrificanti e ben più grandi di lei e che, in qualche modo, agisce. Una protagonista codarda che scappa invece di risolvere i problemi. Una protagonista capricciosa, egocentrica, prepotente e con cui non è così facile entrare in sintonia. Un personaggio che, come il resto della storia, ci ricorda che siamo tanti e diversi, e che ognuno ha i suoi desideri, modi di essere e di pensare che possono essere diversi dai nostri, ma che questo non li rende per forza sbagliati. E che l'unico modo con cui si può sperare di vivere insieme è accettarsi, provare a capire, lasciare il centro indiscusso del palco per venirsi incontro. E che tutti meritano di venire, almeno, ascoltati.
Lo spazio tra le stelle, l'ho già detto, è un libro che mi ha lasciato perplessa e su cui rimuginerò, credo, ancora per un po'. Ma in modo positivo, chiedendomi che cosa mi ha insegnato?. E se anche non posso dare ancora una risposta completa, so già che non sarà poco.
Buona lettura!
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