Intervista al figo #2 - Benjamin Carter
Nome e cognome: Benjamin Carter
Libro di appartenenza: Scegli Me e Quanto Dura Per Sempre (N.d.R. L'intervista è stata rilasciata prima dell'uscita del terzo volume della serie)
Età: 24 anni
Soprannome: Ben e basta. Ma non chiedetelo a quell’idiota di mio fratello Mark o vi risponderà qualcosa di stupido tipo “Ben-Sua-Maestà-Carter”
Dove abiti? Sono originario di Daytona Beach, Florida. Ho studiato e vissuto a Orlando e ora vivo da tre anni a Houston, nel quartier generale della NASA. Fra qualche settimana il progetto che sto seguendo si concluderà e potrò tornare a casa, in Florida. Ho comprato una piccola casa a Cocoa Beach, vicino a Cape Canaveral, dove lavoro.
Descrivi fisicamente: oddio… sono normale. Alto un metro e novanta, capelli biondo scuro, occhi verdi. Cerco di tenermi in forma come posso.
Racconta una tua giornata tipo: La sveglia suona alle 6 di mattina, mi faccio una doccia, indosso la mia divisa (un camice bianco davvero orribile di cotone spesso e rigido) e mi dirigo alla sala mensa dove faccio colazione. Dopo di che passo le dodici ore successive ad analizzare dati, elaborare grafici, comunicare con Cape Canaveral per i risultati dei test incrociati. Utilizzo strumentazioni sofisticate per rilevare dati confidenziali… purtroppo non posso dirvi molto altro. I test che eseguiamo sono coperti da segreto di Stato ed estremamente confidenziali. A fine giornata ceno con i mie colleghi – anche se la maggior parte delle volte me ne rimango in silenzio a mangiare per conto mio – mi faccio una seconda doccia e me ne vado a dormire presto. Questo per tredici giorni di fila. Poi arriva la domenica e posso concedermi un giro fuori dalla base. Non faccio molto: odio lo shopping e non sono molto interessato a scoprire posti nuovi. Così mi faccio una passeggiata e poi mi infilo nel solito pub per una birra e un po’ di cibo unto e grasso. Mi guardo la partita che va in onda in quel momento sui maxi schermi, chiamo la mia famiglia, chiamo “lei” – anche e non mi risponde da un anno – e me ne torno al quartier generale. Piuttosto noioso e ripetitivo…
Chi è la tua lei? Parla un po' della vostra storia: humm… devo proprio rispondere? *sospiro profondo* Lei è… wow, è così difficile metterlo per iscritto. Facciamo così, ti racconterò come ci siamo conosciuti: era una mattina di fine agosto, faceva un caldo spaventoso, io stavo lavorando sul motore della mia Mustang – okay, stavo facendo finta di lavorare sulla macchina: non ci ho mai capito molto di motori – e un taxi parcheggia nel vialetto di casa delle mie vicine di casa. Sapevo che stavano aspettando una ragazza italiana trasferitasi a Orlando, dove vivevo al tempo, per frequentare l’Università, ma non avevo prestato particolare attenzione a quello che le mie vicine dicevano su di lei. Non ero particolarmente interessato alle donne in quel periodo… nel senso che, in quel momento particolare della mia vita, una valeva l’altra. Lo so. È un discorso da sessista del cazzo, ma mi stavo appena riprendendo da una bella batosta e non ero interessato a conoscere nessuna. Insomma, ero chino sul cofano della macchina, il taxi si ferma a pochi passi da me e ne esce un signore. Un bel uomo sui cinquant’anni e due secondi dopo… lei. É scesa da quell’auto come se fosse la padrona del mondo, con le spalle dritte, il seno all’infuori, la bocca corrucciata e l’espressione più snob che avessi mai visto su qualunque donna al mondo. Era di una bellezza sconvolgente. Non ditele che l’ho detto ma è bastato un unico sguardo e il mio cuore ha smesso di battere, lo stomaco mi si è rivoltato in pancia e la testa è entrata nel pallone. Mi è caduta una pinza dalle mani, o forse era una brugola… nemmeno me lo ricordo. Io l’ho guardata e il mio mondo si è stravolto. Insomma, mi è caduto quel maledetto arnese sul piede, lei si è voltata verso di me e mi ha beccato a imprecare e prendere a pugni la carrozzeria. Incontrarla è stato un tuffo al cuore e più passava il tempo più la volevo. Più facevo qualche cazzata e lei si allontanava più capivo che per me, in questa vita, sarebbe esistita solo lei. La mia piccola Blondie… eravamo perfetti finché non ho rovinato tutto. Ma ora che l’ho ritrovata non me la lascerò scappare di nuovo. Lei è l’unica cosa che importa e farò di tutto per farle capire che non sono più la testa calda che perdeva le staffe per ogni cosa, il ragazzino deficiente e istintivo che ha conosciuto qualche anno fa: io sono l’uomo perfetto per lei. la proteggerò, la sosterrò, sarò un uomo migliore per lei, non la deluderò mai più. Se c’è una cosa sulla quale potete scommettere è che io, la mia Bondie, un giorno me la sposerò e non la dividerò con nessuno!
Vuoi dire qualcosa alla tua autrice? Solo una cosa: dammi un’altra possibilità! So che Damerino – no scusa, volevo dire Julian – sulla carta, è l’uomo perfetto per lei: posato, razionale, maturo. Ma posso crescere, anzi, puoi starne certa che crescerò. Sarò all’altezza della nostra Cat, la renderò felice, te lo prometto. E comunque devi ammettere anche tu che quando io e lei stiamo insieme facciamo scintille, non ce n’è per nessuno. Lo hai detto tu stessa: io sono fuoco e lei è il mio uragano. Non portarmela via, non ancora.
E alle tue fan? *mano fra i capelli e sguardo imbarazzato* Non sapevo di avere delle “fan”… beh, loro sono… carinissime e dolcissime ma è bene mettere in chiaro da subito una cosa: per me esiste solo Cat! So che loro capiranno e faranno il tifo per noi. E comunque ho la patente D – quella che serve per guidare i pullman – e non ho paura a usarla!
Un buon motivo per leggere il tuo libro (a parte il fatto che ci sei tu dentro): ci innamoriamo mille volte, o almeno così pensiamo, finché non arriva la persona “giusta”, quella che in un colpo solo ti fotte tutto: testa, tuo cuore e buonsenso… e allora ti rendi conto di quanto poco importante sia stato tutto quello che è stato prima lei. Questa è la storia di come questa strana ragazza italiana, con modi di fare, usanze e abitudini completamente diverse dalle mie, un giorno è piombata nella mia vita e l’ha resa speciale. Prima di lei non avevo capito tante cose. Scegli Me è la nostra storia d’amore…
Saluta: Grazie per questa intervista imbarazzante. Volevo far notare soprattutto a Valentina come io sia già maturato di molto rispetto a qualche tempo fa e abbia risposto a tutte le domande senza fare troppe storie. Solo una cortesia: per favore non fate leggere queste parole a Caterina Zanetti, mi tiene già abbastanza per le palle così! Ciao a tutte… preparate i fazzoletti perché le farò la dichiarazione d’amore più sdolcinata e strappalacrime del mondo! Sarà così commovente che mi daranno un premio. Sarà così romantica che nemmeno lei – e il suo carattere da snob – riuscirà a resistermi. Sempre se Valentina non la fa sposare prima con il Damerino…
-Saphira
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Ehi, ciao! Che bella quest'idea de "L'intervista al figo" **
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