Pilot - Recensione "The Night Manager"
Tom Hiddleston e Hugh Laurie sono già un buon motivo per iniziare una nuova serie. Così mi sono detta mentre aprivo il link del pilot. Se anche tutto il resto facesse schifo, ho continuato, almeno mi godrò un po' di buona recitazione.
The Night Manager, che vanta un cast per niente indifferente, altro non è che un'interpretazione contemporanea del romanzo Il direttore di notte di John Le Carré, datato 1993. Il 21 febbraio 2016, solo sei giorni fa, la BBC manda in onda il primo episiodio della serie; in tutto saranno (neanche a farci apposta) sei.
Egitto, febbraio 2011. Il Cairo è sconvolto dalla rivoluzione egiziana, nel pieno della Primavera Araba. In un lussuoso hotel nel centro della città lavora Jonathan Pine, ex militare e inglese fino all'osso, come direttore e custode notturno. Nonostante la speranza data dalle tanto attese dimissioni del presidente Mubarak il clima politico non può ancora definirsi tranquillo; ed è in questo contesto che l'esistenza di Jonathan Pine viene stravolta quando, a causa della sua eccessiva umanità e affidabilità, viene catapultato in una questione altrettanto complessa e pericolosa, che rischia di sbilanciare ulteriormente il già delicato equilibrio mondiale.
La 1x01 si apre con un ritmo incalzante che riesce a mantenere per tutti i suoi 60 minuti, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso e la sensazione che perdersi anche solo una virgola sarebbe fatale. Ho ammesso fin da subito di non aver iniziato questo episodio per la trama, a cui, francamente, non avevo dato neanche una scorsa iniziale; invece sono bastate le prime sequenze a farmi interessare e appassionare alla trama. Melodramma, spionaggio e intrecci politici si incastrano alla perfezione, creando un quadro decisamente bilanciato. Anche l'ambientazione mi ha molto colpito. Nel leggere "2011" e veder rappresentati fatti così vicini la prima impressione che ho avuto è che questa fosse una scelta parecchio audace. È facile (ma forse non così tanto come si pensa) parlare di seconda guerra mondiale o di periodi precedenti; decisamente più coraggioso è trattare eventi ancora fin troppo freschi e, anche per questo, "caldi". Mi è piaciuto vedere attualizzato in questo modo il romanzo di Le Carré. Una piacevole sorpresa è stata anche la regia, molto elegante, gestita dalla danese Susan Bier.
Infine, almeno una parola di merito va spesa per la recitazione. A questo riguardo, ho iniziato la visione con aspettative abbastanza alte; e mi sono trovata davanti Tom Hiddleston, da solo, a conquistare in solitario la scena fin dai primi minuti. È stato, neanche a dirlo, amore a prima vista. Anche gli altri attori, i cui personaggi si affiancano un po' alla volta al protagonista, si meritano sinceri e sentiti complimenti. Bravi, decisamente bravi.
Giunta alla fine del pilot, il mio entusiasmo per questa serie iniziata un po' per caso era fin troppo alto, tanto da rendermi già eccessivamente impaziente nell'attesa del secondo episodio. The Night Manager si rivela perciò una piacevole scoperta, a cui consiglio caldamente di concedere una chance.
Buona visione!
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