Review Tour: Lux - Oltre il varco di Alexandra Rose e Livia Crowne
Parigi, 2026.
Il mondo è cambiato. Il Lux23,
un nuovo elemento chimico, ha arricchito la tavola periodica. Il governo
francese sostiene che il Lux23 sia il moderno petrolio, con il vantaggio di
essere sicuro e poco inquinante. Ma è davvero così? Urielle, specializzanda in
oncologia in un ospedale parigino, non ci crede. Cinque anni prima la sua
esistenza è stata stravolta e ha tutta l’intenzione di dimostrare la
pericolosità del Lux.
Finché, in una giornata come
tante, apre una porta. Il vuoto la sommerge e nulla sarà più come prima.
Mosca, 2336.
In seguito alla Terza Guerra
Mondiale per il possesso del Lux, il mondo è profondamente mutato in un nuovo
assetto geo-politico. La Terra è spaccata da due dittature: la Nuova Unione
Socialista e l’Unione Capitalista. Sergej è una biomacchina di morte della
Nuova Unione Socialista. La sua vita ruota attorno al partito e al patrigno,
Arkadij Bachvalov, governatore moscovita. Uno dei suoi scopi principali è
quello di arrestare gli appartenenti a un’organizzazione terroristica che mira
a utilizzare varchi spazio-temporali per tornare indietro nel tempo e impedire
la scoperta del Lux.
Inaspettatamente, i destini
di Urielle e Sergej si scontrano e si intrecciano, in una fuga da se stessi e
dalle paure più profonde che albergano nei loro animi.
Ciao Specchietti!
Questa settimana il blog
partecipa al Review Party di Lux – Oltre il varco, un romanzo distopico scritto
da Alexandra Rose e Livia Crowne, due autrici nuove, per me. ma sapete che
quando si tratta di romanzi distopici, la vostra Mil Palabras non si tira mai indietro.
Approfitto subito per
ringraziarle sia per la fiducia che hanno risposto in me come blogger, sia per
la copia digitale in omaggio.
Lux, voglio anticiparvelo, è
un romanzo che mi ha stregato, mi ha colpito e stupito sotto vari punti di
vista, mi ha tenuto incollata alle pagine senza darmi tregua e, anche adesso
che il romanzo è finito, sento ancora tutte le emozioni provate vive sulla mia
pelle.
Procediamo per gradi, però.
Lo stesso mondo.
Due secoli differenti.
Due città diverse, due realtà
che sembrano appartenere a due diversi pianeti. È questo il binario che ci
presentano le autrici.
«In che anno siamo?»
«È il 2336. Ci troviamo nella Nuova Unione Socialista,
in quella che tu conosci con il nome di Russia.»
Urielle e Sergej sono nati e
vivono in due secoli diversi, hanno vite diametralmente opposte, destinate a
non incontrarsi mai eppure, durante una giornata di lavoro qualunque, Urielle
apre una porta, dopo una giornata di lavoro intensa in ospedale e attraversa un
varco spazio-temporale, in una nuova città, cambiando profondamente la sua
vita.
Se con Urielle sospettiamo
che l’incremento della tossicità nell’aria e della mortalità per i malati
oncologici siano imputabili al Lux, il nuovo elemento chimico sponsorizzato
come il nuovo petrolio, a Mosca, nel 2336 ne abbiamo la certezza.
L’aria, nel mondo del futuro,
è irrespirabile. La vita, nel mondo del futuro, è pericolosa, violenta e
macchiata costantemente di sangue.
La storia dei due
protagonisti è avvincente, appassionante e piena di colpi di scena: Sergej e Urielle
sono per molti aspetti due caratteri diametralmente opposti, ma via via, nel
corso del romanzo, impariamo a cogliere ogni loro sfumatura, a riordinare tutti
i tasselli e a capire come siano sì molto diversi, ma fortemente complementari.
Vivere non era attraversare un campo, se lo ripeté
ancora,
ma immaginò che Urielle lo sapesse già.
Ho adorato come il presente
si fonde con il futuro, l’aspetto storico del romanzo è un perno fondamentale
per la storia, senza appesantire mai la narrazione, le autrici ci calano in ogni
realtà che fa parte del romanzo. Nessun dettaglio è lasciato al caso:
terminologia, descrizioni, anche il più insignificante dei particolari è
inserito alla perfezione.
Azione e romanticismo
camminano di pari passo, i personaggi e il loro passato si scoprono piano piano
attraverso dei flashback inseriti nel testo che ci aiutano a capire al meglio il
loro trascorso e le scelte che compiono nel loro presente.
Anche lo stile è perfetto, anzi, gli stili, visto che stiamo
parlando di un romanzo a quattro mani: calibrati, né troppo asciutti, né troppo
poetici, fluidi e soprattutto coesi. Sembra sempre la stessa penna a parlare e
a ad aprirci un varco sugli eventi di Lux.
Cosa succederà a Urielle e Sergej?
La tossicità del Lux minerà davvero il futuro del mondo?
Era da tempo che cercavo un romanzo distopico degno della
sua categoria e sono felicissima di poter dire di averlo finalmente trovato.
Azione, suspence, amore e dei grandi spunti di riflessione
sono solo alcuni degli elementi che danno vita a questa splendida storia.
Sono strafelice di assegnare lo specchio speciale a questo
capolavoro e mi auguro, se siete amanti del genere, che anche voi gli darete
una possibilità.
Io, come sempre, vi auguro una buona lettura e vi do
appuntamento alla prossima storia,
Vostra,
Mil Palabras
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