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Blog Tour: Al di là di Borgo Opaco - Recensione

 


Buongiorno, specchietti!

Come saprete, in questi giorni il nostro blog sta partecipando al Blog Tour di Al di là di Borgo Opaco di Emanuela A. Imineo (a proposito, se non l’avete già letta, vi consiglio di recuperare la tappa sul Paganesimo a cura della nostra Cuore di Inchiostro qui).

Oggi, su tutti i blog partecipanti, è giorno di review e la vostra Iron Princess ha letto il romanzo per voi. Siete pronti a viaggiare con me verso Borgo Opaco?

Tra i picchi delle più alte montagne, punto d'incontro di Umani e Dei crudeli, c'è un luogo maledetto dove il buio quasi diventa suono, assordante e oscuro. Con la luce del sole però torna a essere Borgo Opaco: un villaggio unico, malinconico e ridente, dove culti e i riti di ogni epoca e provenienza convivono in serenità. Tra i suoi abitanti troviamo Moon, un'adolescente che professa l'Antica Religione. Moon ha perso i genitori e vive con Nymphe, sua nonna: una strega che, per malattia o sortilegio, non ha più la facoltà di esprimersi in maniera lucida e coerente. Tra rabbia e dolore, sacrifici umani e ricerca del proprio destino, Moon si troverà di fronte a due sentieri e dovrà compiere la sua scelta: potrà riempirsi di oscurità o sacrificarsi per la salvezza.

La prima cosa che ho notato, sfogliando le pagine di questo libro, sono le bellissime illustrazioni che ne accompagnano la lettura, a partire da una mappa che permette di inquadrare chiaramente le terre in cui ci stiamo muovendo, proseguendo con disegni che raccontano tratti salienti della storia.

La protagonista è Moon, un’adolescente che, dopo aver perso i genitori, vive a Borgo Opaco con la nonna, una strega appartenente a un’Antica Religione. Se la cittadina sembra uscita direttamente dalle favole, con la magia che si respira quotidianamente per le strade e un bosco incantato, dimora di strane creature, non aspettatevi, però, di trovare la nonna di cappuccetto rosso. Nymphe è tutto fuorché una presenza amorevole nella vita di Moon, è la sua insegnante severa, pronta a punirla per la minima infrazione delle regole più insensate.


A Moon questa vita sta stretta, specie da quando è arrivata una nuova apprendista per la nonna, la giovane Metelaine. Lei sembra essere una futura strega perfetta, anche perché, al contrario di Moon, è dotata di un potere magico sin dalla nascita: sa leggere nel pensiero.

Inizia così una spasmodica ricerca da parte della protagonista di un potere, di una caratteristica che la possa rendere unica, un mezzo per colmare quel vuoto che da sempre sente in lei.


Devo ammettere che Moon non mi sta per niente simpatica. Ma, forse, sta proprio in questo la bellezza del personaggio. Moon non cerca di farsi amare dal lettore. Non cerca neppure di farsi amare dagli altri personaggi. Moon è un’adolescente e, come tale, fa le sue scelte, scelte che spesso possono risultare sbagliate. Perché Moon non è una protagonista come le altre, che si infila nei casini ma riesce a uscirne a testa alta, dritta verso il suo lieto fine. Moon sbaglia, sbaglia anche in modo grave, e non sempre c’è una soluzione ai propri errori. A volte, devi solo abbandonarti all’ineluttabilità del fato.

La narrazione viene sfaccettata dall’arrivo di altri personaggi, le cui vicende si intrecciano in modo più o meno diretto con quelle della protagonista. Così, parallelamente alla storia di Moon, leggiamo anche di Provenza e Carduel e del loro malato rapporto madre e figlio che andrà a influire direttamente sulla vita di Moon.

Non posso farci nulla, ma Carduel è il mio personaggio preferito. Anche se è un manipolatore divorato dal desiderio di vendetta, anche se per anni si è nutrito d’odio, anche se poi, in fondo, è lui a portare Moon verso la rovina, la sua sofferenza è stata descritta talmente bene che me l’ha fatto amare.


Al di là di Borgo Opaco parte come le storie delle fiabe, in un villaggio, con una ragazza che ha perso i genitori, una nonna e quel pizzico di magia che basta. Man mano che si prosegue nella lettura, però, si popola di divinità pagane, greche, egizie e norrene, si anima di colpi di scena, si macchia di sangue e si complica in una spirale che scende verso l’abisso, in una metafora della vita che non sempre è facile come i libri ci vogliono fare credere.

Quattro specchi e mezzo per questo romanzo che vi invita a guardare al di là della semplice storia, a guardare verso il mondo che vi circonda e verso il vostro cuore. Un romanzo che, come il borgo del titolo, non ha i toni scintillanti di una lettura leggera, né l’oscurità di qualcosa di macabro, ma è opaco, ha i contorni indefiniti per definire meglio la realtà.

Ringrazio l’autrice per aver fornito una copia del romanzo e vi do appuntamento alle altre tappe del blog tour:



Commenti

  1. Grazie mille per questa bellissima recensione e per la cura e attenta analisi fatta al romanzo... le card sono spettacolari !!

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