Recensione "Come una tempesta" by Elle Eloise (How to disappear completely 2)








"Appena chiudo gli occhi immagino di essere in quella spiaggia di Tofino, avvolta dalla sabbia e dal vento. Mi sembra quasi di scorgere un ammasso di nubi scure in lontananza, di sentire l’odore di una tempesta in avvicinamento. Vedo la scarica dei fulmini a est, ascolto il rombo dei tuoni. Mentre sono divorata dai suoi baci, apro gli occhi e il sole alto quasi mi acceca. Li serro di nuovo per tornare sotto quella pioggia che ora definisce la silhouette del mio corpo, come se esistessi grazie alla tempesta che è appena cominciata.
La realtà si dissolve quando sono con lui, ci siamo solo noi due e questo mi basta."


Dopo il tragico evento che ha coinvolto le sue amiche Sara e Monica, le giornate di Paolo procedono in totale apatia e distacco, sullo sfondo di una piovosa Torino. La svolta arriva con Noemi, la nuova affittuaria della camera lasciata vuota da Sara, dopo la sua partenza per l’Austria. Svampita runner affetta da diabete mellito di tipo uno, Noemi è dotata di una determinazione senza pari e che poco si concilia con l’inconscio bisogno di Paolo di “salvare” tutte le donne in difficoltà. Dopo Cuore d'inverno, un nuovo romanzo sul senso di colpa e sulla redenzione, un invito a cogliere l’attimo per non sprecare neanche un secondo della propria esistenza, perché La vita non è un accumulo di tempo, è l’intensità dei nostri respiri.



Ciao Specchietti,

Eccomi qui per parlarvi di Come una tempesta scritto ed edito da Elle Eloise, secondo volume autoconclusivo della How to disappear completely series.

Un romanzo che mi ha tenuto compagnia in questi brutti giorni di quarantena, portandomi lontano, dentro una storia profonda e ricca di sfumature.

Paolo e Noemi sono legati da un passato comune, difficile, pieno di ostacoli. Cresciuti nello stesso palazzo, in un quartiere popolare di Torino, i due si conoscono di vista da sempre.

La Noemi adolescente è affascinata da quel ragazzo poco più grande di lei, tenebroso, attraente e con il viso sempre imbronciato.

Gli anni passano veloci e i due si rincontrano per caso nel loro vecchio quartiere. Paolo è appena tornato dall'Austria. Un viaggio che ha riportato a galla ogni sua paura, ha riaperto ferite che non si erano mai cicatrizzante, lo ha devastato dal punto di vista emotivo.

Eppure, quegli occhi verde palude e quei capelli ramati, forse, riescono a insinuarsi da subito nel più profondo della sua anima e a mettere radici.

Noemi è il sole. Allegra, spensierata, diretta, indipendente, libera, ma quel sorriso, quella vitalità, nasconde delle cicatrici, delle battaglie e dei ricordi indelebili. Noemi è anche resiliente e ha imparato a far nascere dalle sue ferite l’arte e l’amore per la vita.

La malattia diventa la spinta per allenarsi e battere i suoi record, una vecchia casa abbandonata teatro di sogni meravigliosi e progetti futuri, un carattere spigoloso accolto e compreso.


Mi gira la testa, deglutisco aria secca,
ma vado avanti.
Il cuore è un tamburo, mi duole il petto,
ma vado avanti.
Ho le gambe dure, i polmoni che bruciano,
ma vado avanti.
Vado sempre avanti a costo di sfondare i muri
che si ergono dispettosi sul mio cammino. 



Paolo e Noemi sono il giorno e la notte.

Opposti, complementari, indispensabili l'uno all'altro.

E se è tanto banale e semplice arrivare a una conclusione del genere, non lo sarà per queste due anime che lottano da tutta una vita per un briciolo di tranquillità e serenità.

Il rapporto dei protagonisti è irruento, burrascoso. È come se si scontrassero aria e fuoco. Paolo è un po' burbero fuori, ma dentro ha talmente tanti di quei pregi che ho perso il conto a cercare di elencarli tutti e, grazie a Noemi, capisce che si deve anche lui una possibilità di rinascita.

In una cornice torinese descritta con grande precisione e realismo, vediamo nascere così la storia dei secondi protagonisti di questa serie che mi sta rubando il cuore.

Elle si muove su terreni molto delicati, come la morte, l’omofobia, la convivenza con una malattia, i disagi del crescere in un quartiere dove vige la legge del più forte. Rende tutto armonico, naturale, fluido.

La sua scrittura si plasma a seconda della situazione, è mimetica. Sa essere romantica, audace, divertente, profondamente drammatica, ha una grande capacità di introspezione dei personaggi, capiamo cosa sentono, cosa pensano. Elle ci racconta verità, punti di vista, andando ben oltre la superficie. Con naturalezza ci fa vedere come, cambiando anche di poco la prospettiva, il cattivo non è poi così cattivo, va solo guardato con più attenzione.

Se dovessi descrivervi questo romanzo con una parola, sicuramente, penserei a “empatia”, perché è stato facile per me mettermi nei panni di Paolo, di Marco, di Michele, di Noemi… durante e dopo la lettura mi sono sentita anche un po' coccolata, accolta da questi protagonisti imperfetti ma perfetti che mi hanno mostrato come proprio nei difetti a volte si  trova la perfezione ed è proprio dalle esperienze che lasciano il segno che si può rinascere e creare qualcosa di veramente bello (nella sua interpretazione più ampia del termine).

Ho amato Paolo già da Cuore d'inverno, l'ho amato tanto da sperare che fosse lui il protagonista del secondo volume della serie e devo dire che Elle questi personaggi li rende proprio vivi, li fa uscire dal foglio di carta e alla fine del romanzo sembra di aver passato del tempo reale con loro.

Penso che questa sia una delle più grandi magie che ci possa regalare un bel libro.

Io con la mente sono ancora con Paolo, Noemi, Ozzy, Sofi, Sara e Isaac, sono ancora con me nonostante il romanzo sia terminato da qualche giorno.

Sto facendo un bellissimo viaggio, commovente, a tratti straziante, ma è quello strazio che fa parte della vita vera e che ci aiuta a diventare più forti e più belli di prima.



La vita non è un accumulo di tempo, 
è l'intensità dei nostri respiri.


Ci si commuove, ci si innamora e si riflette sugli affetti, sulle parole che a volte possono uccidere più delle mani e si cresce insieme a questi personaggi.

Vi consiglio di unirvi a me in questo viaggio dove l'amicizia, l'amore e la solidarietà sono alla base della narrazione.

Un altro romanzo con il massimo degli specchi e io ora vi saluto perché vado a conoscere Francesco.






La vostra Mil vi augura una buona lettura e vi dà appuntamento al prossimo romanzo.

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