Review Tour: Fiore di Sangue
Trama
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
Recensione
Da piccola amavo i libri di fiabe.
Quelli grandi e pesanti come un mattone, con la copertina blu e il titolo in oro.
Amavo le storie di specchi incantati, di tappeti volanti, di pesci parlanti, amavo i duelli e i giganti, gli gnomi irritanti, i principi e le figlie di ricchi mercanti.
Mio nonno ne aveva tanti di libri così, che io leggevo di nascosto anche se sapevano tutti cosa io stessi facendo, tra una portata e l'altra nei pranzi domenicali.
Le mie fiabe preferite erano quelle dei fratelli Grimm, che avevano quel tocco macabro che non guasta mai e che regala lieti fine realistici, come per insegnarci che "non si arriva a nulla senza sacrificare qualcosa".
Tra le mie storie preferite c'era "La guardiana delle oche", quindi, quando è stato annunciato che il suo retelling sarebbe uscito per la Mondadori, sono stata tra le persone più entusiaste del pianeta... Così tanto che per poco non mi perdevo la prenotazione al Review Party!
Fiore di Sangue di Crystal Smith, uscito il 14 gennaio, è infatti il retelling di una delle fiabe più conosciute e amate dei fratelli Grimm, che mantiene sorprendentemente una nota di originalità che non mi sarei aspettata in un romanzo così.
Questa è la storia di Aurelia e della sua magia, di uomini che uccidono le streghe, di viaggi lunghi e pericoli oscuri. Una storia pericolosa che risveglia antiche paure e vi farà trovare il coraggio di andare avanti davanti alle avversità.
L'autrice ha uno stile che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine e a fargli desiderare che esca al più presto il continuo.
Nonostante io legga tantissimi libri di questo genere, posso dire di aver pienamente apprezzato Fiore di Sangue e che non vedo l'ora di scoprire cosa avverrà dopo.
Alla prossima avventura,
CuorediInchiostro
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
Recensione
Da piccola amavo i libri di fiabe.
Quelli grandi e pesanti come un mattone, con la copertina blu e il titolo in oro.
Amavo le storie di specchi incantati, di tappeti volanti, di pesci parlanti, amavo i duelli e i giganti, gli gnomi irritanti, i principi e le figlie di ricchi mercanti.
Mio nonno ne aveva tanti di libri così, che io leggevo di nascosto anche se sapevano tutti cosa io stessi facendo, tra una portata e l'altra nei pranzi domenicali.
Le mie fiabe preferite erano quelle dei fratelli Grimm, che avevano quel tocco macabro che non guasta mai e che regala lieti fine realistici, come per insegnarci che "non si arriva a nulla senza sacrificare qualcosa".
Tra le mie storie preferite c'era "La guardiana delle oche", quindi, quando è stato annunciato che il suo retelling sarebbe uscito per la Mondadori, sono stata tra le persone più entusiaste del pianeta... Così tanto che per poco non mi perdevo la prenotazione al Review Party!
Fiore di Sangue di Crystal Smith, uscito il 14 gennaio, è infatti il retelling di una delle fiabe più conosciute e amate dei fratelli Grimm, che mantiene sorprendentemente una nota di originalità che non mi sarei aspettata in un romanzo così.
Questa è la storia di Aurelia e della sua magia, di uomini che uccidono le streghe, di viaggi lunghi e pericoli oscuri. Una storia pericolosa che risveglia antiche paure e vi farà trovare il coraggio di andare avanti davanti alle avversità.
L'autrice ha uno stile che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine e a fargli desiderare che esca al più presto il continuo.
Nonostante io legga tantissimi libri di questo genere, posso dire di aver pienamente apprezzato Fiore di Sangue e che non vedo l'ora di scoprire cosa avverrà dopo.
Alla prossima avventura,
CuorediInchiostro
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