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Recensione "Martedì libera uscita" by Viviana Bardella


Antonella, Silvia, Sara e Monica sono amiche da sempre, letteralmente. Insieme hanno condiviso praticamente ogni esperienza e sarebbero perse l'una senza le altre. Per questo, nonostante le differenze caratteriali e l'aver preso strade diverse, continuano a mettere la loro amicizia al primo posto e a cercare sempre un punto di contatto. Così il martedì, giorno designato per la loro tradizionale serata libera da passare insieme, diventa una ricorrenza quasi sacra. Ogni settimana le quattro si ritrovano e raccontano alle altre la propria vita: Antonella, avvocato in carriera, parla di quel nuovo e complicato caso, il suo primo lavoro con un presunto omicida; Silvia, manager in cerca d'amore, descrive sognante il nuovo capo che sente già d'amare; Sara, impiegata e mamma single, cerca un nuovo modo per ricominciare, e Monica, casalinga con una numerosa famiglia, dispensa consigli a tutte. Ancora non lo sanno, ma tutte e quattro sono sulla soglia di un cambiamento che stravolgerà le loro esistenze. Saranno pronte ad affrontarlo e, soprattutto, a farlo insieme?

Mi ha intrigato molto l'idea di raccontare la storia di quattro personaggi diversi, ma che fossero comunque accomunati da qualcosa, così che le vicende non fossero solo parallele ma si intrecciassero tra loro. Il fatto che le protagoniste fossero abbastanza differenti, poi, ha reso possibile dare quattro caratteri diversi al libro, invece che un unico. Sebbene resti principalmente un romance, questa idea, se ben sviluppata, fa si che Martedì libera uscita possa di fatto realizzarsi in quattro romanzi in uno, invece che in uno solo. Perciò avevo grandi aspettative... che però non posso dire siano state del tutto soddisfatte.

Il mio primo "ma" riguarda la scrittura. La prima persona è perfetta per questo tipo di romanzo, ma credo che qui si esageri un po'. Quello che ho riscontrato come un problema è che la focalizzazione è un po' troppo interna ai personaggi, tanto che i loro pensieri vengono scritti come realtà assoluta. Forse anche i tantissimi punti esclamativi disseminati un po' ovunque mi hanno influenzato, ma vista così questa scrittura sembra più diaristica che per un romanzo. E di per se stessa non rappresenta certo un problema. Il giudizio si fa negativo poiché il libro è proposto come un romanzo, non come un diario a quattro mani, e per questo il tutto finisce per spiazzare il lettore.
Altro "ma" legato alla scrittura è la velocità. Ho avuto come l'impressione che si sia scelto di focalizzarsi su alcuni punti in particolare delle varie vicende, e che nel raccontare gli altri si sia premuto eccessivamente il tasto rewind. In alcune pagine si salta da un giorno all'altro (o da un mese all'altro, a volte) nel giro di neanche una riga, o senza che la cosa sia segnalata da un cambio di paragrafo o simili, e questo finisce inesorabilmente per confondere un po' il lettore.

Credo che il motivo principale per cui sono diventata ipercritica verso questo libro (oltre alla deformazione professionale) sia che non condivido molto i suoi messaggi e il clima in generale. Non che vi sia qualcosa di malvagio o dissacrante, per carità. solo vi ho vista rispecchiata una società e una realtà che sono sicuramente reali, quelle in cui siamo immersi, ma che non condivido, anzi. Martedì libera uscita mi ha fatto pensare al mondo in cui viviamo, alle basi della nostra quotidianità, e quel che ho visto non sempre mi è piaciuto. Al contrario, mi ha ricordato cosa voglio cambiare del mondo in cui vivo e perché. Ma questo resta una questione personale.

Martedì libera uscita resta un romanzo leggero, una storia da leggere per svagarsi un po' e che è in grado di intrattenere il lettore regalandogli una meritata pausa relax. Proprio come una piacevole serata tra amici. D'altronde cos'è un libro se non un vero e fidato amico?
Buona lettura!





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