Recensione: Norwegian Wood di Haruki Murakami

 Norwegian Wood di Haruki Murakami

– Ti scriverò.

– Mi piacciono tanto le tue lettere. Peccato che Naoko le abbia bruciate tutte. Erano così belle.

– Tanto, le lettere sono solo lettere, – dissi. – Che tu le bruci o le conservi, quello che deve rimanere rimane e quello che si deve perdere si perde.


Norwegian Wood narra la storia di un trentasettenne Watanabe che, sentendo la celebre canzone dei Beatles inizia a ricordare la sua adolescenza e le persone di cui ne hanno fatto parte. La più importante è Naoko, la ragazza di Kizuki, il migliore amico che all'età di diciassette anni si è tolto la vita. 
Dalle prime note della melodia, inizia un lungo viaggio nel passato. Ricorderà di Midori e dell'incendio a cui hanno assistito. Del cetriolo mangiato insieme a suo padre e di Reiko, una finta zia a cui si affeziona immediatamente. 


Da un po' di tempo ormai volevo provare a leggere Haruki Murakami, mi avevano consigliato altri titoli ma accidentalmente mi sono imbattuta in Norwegian Wood. Sono rimasta molto colpita dalla sua scrittura, ovviamente ricca di termini giapponesi dei quali vi è la traduzione e la spiegazione via via. Infatti mi è risultato semplice e molto scorrevole. Nonostante io abbia impiegato un bel po' di tempo per portarlo a fine a causa di intoppi personali, ne sono rimasta soddisfatta. Mi ha particolarmente colpita la personalità di Watanabe, che parla in maniera sofisticata grazie alla sua ricca cultura in letteratura. Ma grazie alla leggera ma importante scrittura di Murakami è un libro che ti resta dentro, che ti mostra la vita da un differente punto di vista. Ve lo consiglio vivamente, almeno una volta (si, sono solita leggere gli stessi libri più e più volte all'infinito) è proprio da leggere. 
Appena finisco il libro di adesso (Il Trono di Spade ù.ù) mi cimenterò sicuramente in un altro romanzo di Haruki Murakami. 
Un bacione a tutti i nostri cari lettori e buona serata 😘



-wonderful fragments°

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