Recensione: Secret Heart di Connie Furnari

Secret Heart è un romanzo rosa, che affronta il tema della crescita con Kimber e Jack, i protagonisti di questa storia. È possibile per tanto definirlo un new adult, teoricamente.
Teoricamente perché si vede un passaggio dal mondo delle fiabe a quello degli adulti, ma è troppo drastico per Kimber.
Kimber è il personaggio che meno mi è piaciuto. È una ragazza ingenua, di un livello tale che è quasi impossibile collocarla di questi tempi in un liceo. Durante questi anni scolastici, secondo me, è inevitabile non sviluppare almeno una qualche sorta di malizia.
Insomma per quanto abbia apprezzato le descrizioni per mezzo di film o serie tv, non sono riuscita a immaginarmi del tutto la protagonista in un mondo “reale”.
Jack invece è più maturo. Compie azioni meno “campate per aria”, che non seguono le logiche dei racconti della buona notte.
Il suo dilemma principale è quello che qualsiasi adolescente innamorato possa o potrebbe mai avere, ovvero se dichiararsi o meno (in questo caso alla sua migliore amica).
Un po’ strano mi è parso il fatto che fosse vergine, quando ogni quattro pagine ci è lasciato capire che ha molta esperienza in fatto di donne; ma lo si può in qualche modo definire “romantico” (quanto irreale, quando ha una top model nel letto…) dato che lui è in attesa di compiere il grande passo con Kimber.
Quindi la trama del libro ci propone qualcosa di letto e riletto.
L’amore tra due migliori amici, entrambi con problemi famigliari. Kimber, però, è infatuata di un altro, Dylan, il nuovo arrivato.
E qui Kimber coi suoi “innocenti intrighi” (per citare la trama) diventa egoista, prevedibile e infine ipocrita, quando scopre che non è tutto oro ciò che luccica.
Mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa di più sul ragazzo di Chicago, ma si sa appena la sua descrizione fisica e successivamente cosa l’ha portato a lasciare la metropoli dell’Illinois (e dopo tale scoperta Kimber non gli dà neppure una chance…)
Abbiamo poi la migliore amica di Kimber. Dalle prime pagine scopriamo che ha una relazione clandestina col padre della protagonista, ma come promemoria, ci viene ricordato almeno venti volte che è la ragazza più onesta che possa esistere (ovviamente Kimber è all’oscuro di tutto e ci mette le sue duecento pagine per arrivarci).
Non consiglio questo libro, in quanto già dalla trama si può capire ogni cosa.
Se volete leggerla:
(Potremmo addirittura considerarla spoiler >.>)
Tramite lo stesso link avete modo di acquistare l’ebook. (Per il momento non esiste un’edizione cartacea)


In conclusione: Io ero partita ottimista, aspettandomi di scoprire qualcosa di più, ma la trama effettivamente rivela moltissimo.
Molti aspetti potevano essere approfonditi: i problemi famigliari di Jack, Dylan (come già citato) e gli innocenti intrighi di Kimber potevano esser resi meno prevedibili.
C’è poco da dire sul finale, anche se per un attimo avevo pensato che potesse accadere qualcosa tra Summer (la “top model”) e Dylan (o che si conoscessero, in qualche modo), ma niente.
La storia è talmente incentrata sulla relazione che deve nascere tra Kimber e Jack, che non sappiamo neppure cosa accade alla famiglia di lei, dopo che la relazione segreta del padre ha sconvolto il matrimonio.
Per tanto, di tale racconto, mi è rimasto ben poco e il mio giudizio non può che essere negativo.

                                                                               









Lost Inside My Universe

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