Recensione : Pomeriggio alle Antiche terme
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Trama:
Cristina Preti, racconti al femminile. Tre racconti, tre donne, tre frammenti di vita. Gli struggimenti della giovinezza, quando un invito a una festa o un saluto scambiato in biblioteca rappresentano avvenimenti di incommensurabile rilievo. La leggerezza di una relazione con un signore dalla risata sonora, che legge gli oroscopi e ha una passione smodata per le sagre paesane; niente di più consolante dopo molti anni trascorsi accanto a un intellettuale colto e polemico. L’incontro improbabile tra una matura madre di famiglia afflitta da problemi di linea e un trentenne neolaureato, pronti entrambi a lasciarsi andare a una qualche forma di pazzia. Tre racconti, tre donne, tre frammenti di vita. Poiché niente è più perfetto di quei momenti in cui tutte le prospettive sono aperte, tutte le ipotesi sono possibili, ma tutte le strade per la felicità sembrano pericolosamente precluse.
Recensione:
Non appena ho aperto il libro e ho letto le prime righe, ho iniziato a ridere come una matta. La professoressa di cui parlava l'autrice mi sembrava di conoscerla perchè ne ho avuta una simile. Grazie a questo approccio di familiarità ho letto il libro molto velocemente con della buona musica di sottofondo.
Il libro è una raccolta di tre racconti di donne che sembrano diverse ma per certi aspetti sono assolutamente simili.
L'amore, le feste, la felicità che sembra irraggiungibile ma che è ad un passo da dove siamo noi.
Non voglio dilungarmi di più ma vi consiglio di leggerlo.
Vi lascio come sempre un estratto:
"Detto così, potrebbe sembrare non eccessivamente complicato. Ma sfido chiunque a escogitare una trama plausibile in cui trovino posto un pianoforte a cosa, un paio di forbicine da unghie, un fungo velenoso, un vasetto di marmellata ..."
" <<Insomma mi vuoi dire o no da dove viene "passare la notte in bianco"?>> <<Dal Medioevo. Riguarda i cavalieri, o meglio gli aspiranti cavalieri...>>
_CuoreDiInchiostro
Trama:
Cristina Preti, racconti al femminile. Tre racconti, tre donne, tre frammenti di vita. Gli struggimenti della giovinezza, quando un invito a una festa o un saluto scambiato in biblioteca rappresentano avvenimenti di incommensurabile rilievo. La leggerezza di una relazione con un signore dalla risata sonora, che legge gli oroscopi e ha una passione smodata per le sagre paesane; niente di più consolante dopo molti anni trascorsi accanto a un intellettuale colto e polemico. L’incontro improbabile tra una matura madre di famiglia afflitta da problemi di linea e un trentenne neolaureato, pronti entrambi a lasciarsi andare a una qualche forma di pazzia. Tre racconti, tre donne, tre frammenti di vita. Poiché niente è più perfetto di quei momenti in cui tutte le prospettive sono aperte, tutte le ipotesi sono possibili, ma tutte le strade per la felicità sembrano pericolosamente precluse.
Recensione:
Non appena ho aperto il libro e ho letto le prime righe, ho iniziato a ridere come una matta. La professoressa di cui parlava l'autrice mi sembrava di conoscerla perchè ne ho avuta una simile. Grazie a questo approccio di familiarità ho letto il libro molto velocemente con della buona musica di sottofondo.
Il libro è una raccolta di tre racconti di donne che sembrano diverse ma per certi aspetti sono assolutamente simili.
L'amore, le feste, la felicità che sembra irraggiungibile ma che è ad un passo da dove siamo noi.
Non voglio dilungarmi di più ma vi consiglio di leggerlo.
Vi lascio come sempre un estratto:
"Detto così, potrebbe sembrare non eccessivamente complicato. Ma sfido chiunque a escogitare una trama plausibile in cui trovino posto un pianoforte a cosa, un paio di forbicine da unghie, un fungo velenoso, un vasetto di marmellata ..."
" <<Insomma mi vuoi dire o no da dove viene "passare la notte in bianco"?>> <<Dal Medioevo. Riguarda i cavalieri, o meglio gli aspiranti cavalieri...>>
_CuoreDiInchiostro
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