Recensione: Regina Rossa di Victoria Aveyard
"Sorgeremo, rossi come l'alba"
Trama:
La Regina Rossa è un romanzo fantasy, sostanzialmente dispotico.
La Regina Rossa è un romanzo fantasy, sostanzialmente dispotico.
Molto simile per certi versi ad The Selection, solo con
molta più azione, narra le vicende di una giovane ragazza, Mare, quasi
diciottenne e per questo obbligata, a breve, a dover entrare nell’esercito.
La storia si basa sulla principale diversità che divide la
popolazione, il colore del sangue.
I rossi sono coloro che potremmo definire umani, persone
normali che proprio per questo conducono una vita di sofferenza, schiavitù,
lavoro massacrante e soprusi, al contrario degli argentei.
Gli argentei sono discendenti degli dei e per questo
possiedono poteri di ogni tipo. Essendo quindi più forti dei rossi, governano
su questi, conducono un'esistenza agiata e non devono rischiare le proprie vite al
fronte, in quanto il paese in cui è ambientata la storia, sta portando avanti
da secoli una battaglia per riuscire ad ottenere maggiori approvvigionamenti.
Questo è la cornice, in cui vediamo ambientata la storia di
Mare, la quale per puro caso o meglio per una sequenza d’eventi (almeno così lascia
intendere il libro) si ritroverà a cospetto del Re, in quanto anche se rossa e
quindi teoricamente priva di ogni potere, lei ne possiede uno.
La nostra eroina dovrà fare i conti con una realtà a lei
sconosciuta, nella quale è catapultata, dato che tutti i nobili argentei hanno
avuto modo di scorgere le sue abilità al Torneo delle Regine rendendo ai
sovrani non più occultabile la verità.
Una rossa coi poteri diventa improvvisamente una principessa
argentea perduta da tempo e promessa sposa a uno dei principi, o meglio questo
è il piano del Re e della Regina, per non lasciar trapelare il segreto della
nascita di quella che potrebbe essere una nuova specie più forte degli
argentei.
Mare viene privata della sua identità, della sua famiglia e
costretta a mentire, ma ritroverà uno scopo per cui lottare, quando deciderà di
allearsi con la Guardia Scarlatta per fare insorgere i rossi.
Il mio pensiero:
Questo romanzo presenta diversi caratteri e spunti già
precedentemente utilizzati in altri libri di ugual genere.
In ogni città del mondo, in cui la storia è ambientata, è
presente un’arena, la quale ricorda molto, per i combattimenti che si tengono,
gli scontri tra gladiatori, solo privi di morte, ma non altrettanto di sangue.
Come già accennato la storia riprende tantissimo The
Selection. Ritroviamo le candidate per riuscire ad ottenere il trono, ma il
principe qui non ha potere di scelta. Le abilità che mettono in mostra le
ragazze, sono infatti decisive; quanto queste sono più forti, tanto più le
avvicinano al trono. (c’è da considerarsi che questo avviene solo in una parte
del racconto… si sanno infatti neppure a metà volume i
risultati)
Mare diventa un faro
di speranza, per la Guardia Scarlatta, quasi come Katniss e probabilmente lo diverrà
anche per il popolo nei libri successivi.
Forse più di tutte la storia ricorda Divergent, per molti
aspetti che se però rivelati, andrebbero a costituire degli spoiler.
Il triangolo amoroso che viene a crearsi è abbastanza
convincente, anche se poteva esser meglio approfondito, ma
rimane comunque uno dei pilastri portanti della storia.
La visione della corte che l’autrice ci fornisce, dove
impera la frase Chiunque può tradire
chiunque più volte citata e che quindi già ci fa immaginare quali complotti
potrebbe celarsi, non è poi così originale, dato che in ogni
normale corte dove si ambienta una storia, si cela sempre qualche macchinazione.
La situazione, a par mio, non cade mai nel noioso, anche se alcuni eventi possono
effettivamente precipitare nel prevedibile.
È piuttosto semplice riuscire a comprendere le azioni a cui
è portata la protagonista (tranne in una avventata e stupida, sul finale, che
non prende però da sola…) e credo sia questo l’unico elemento che gioca davvero
a favore di questa storia, in quanto non vi sono veri e propri elementi
innovativi.
L’errore principale è che attorno a questo libro, ancor
prima di uscire in Italia, vi erano troppe aspettative. Io d’altro canto l’ho letto comunque d’un fiato, o meglio in una notte (meglio non indagare… è estate) e per essere un Young Adult l’ho trovato accattivante, anche se mi aspettavo più originalità.
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