Recensione doppia: "La bugia perfetta" by Emily Elgar
Quando Cassie Jensen arriva nel reparto di terapia intensiva al St. Catherine's Hospital, Alice Marlowe, l'infermiera che si occupa delle sue cure, ne rimane inspiegabilmente affascinata. Quella fragile donna è stata trovata gravemente ferita in un canale lungo la strada, investita da un'auto pirata, ma il suo cuore nasconde qualcosa di tormentato e oscuro. Nello stesso reparto, Frank Ashcroft ha appena riperto gli occhi dopo due mesi di coma. Solo un riflesso nervoso, pensano i medici, ma Alice è convinta che il paziente percepisca e comprenda quanto gli accade intorno. È Frank l'unico testimone dei dialoghi tra Cassie e le persone che vanno a trovarla. È lui a ricostruire nella propria coscienza, ora di nuovo vigile, un quadro di rancori, ossessioni morbose, rapporti familiari deteriorati, e a mettere insieme gli elementi che potrebbero far luce su quanto è accaduto a Cassie quella notte, sul ciglio di quella strada. Ed è Frank l'unico custode di un pericoloso segreto. Ma Frank è paralizzato nel suo letto, del tutto incapace di comunicare...
Un thriller non dovrebbe farti piangere, commossa, ogni singola lacrima che il tuo fragile corpicino è in grado di creare. Non se è ben scritto. Non se è uno di quelli che ti incolla letteralmente alle pagine, ti fa scervellare e creare mille e più teorie, e nel frattempo innamorare di ogni suo singolo personaggio. No, non dovrebbe proprio. E invece questo romanzo ci riesce in pieno.
La bugia perfetta è un libro per cui editori di diversi Paesi si sono scannati alla Fiera di Francoforte. Fatto impressionante, soprattutto se si tiene conto del suo essere l'esordio di un'autrice fino a quel momento praticamente sconosciuta. Eppure leggendolo non è difficile capire perché ben dodici editori solo in Italia erano disposti a tutto pur di acquistarne i diritti. Tutto è fantastico in questo romanzo.
È fantastica la scrittura dell'autrice, è fantastica la scelta di far narrare la storia da tre punti di vista totalmente differenti, che parlano in modo diverso, che vivono la vicenda in modi totalmente opposti e in tempi sfasati; eppure come tutte le parti della narrazione si incastrino perfettamente tra loro. È fantastico come Emily Elgar riesca a creare un mistero che lascia col fiato sospeso e ricco di colpi di scena e situazioni da brivido che fanno battere il cuore a mille; e in tutto questo riesca anche a parlarci dell'amore di un padre per la figlia, di una madre per i propri figli, di un marito, di una moglie, delle debolezze umane, del riscatto, del dolore, della perdita, della morte, e di tanto altro. Un romanzo che che mette i brividi... e allo stesso tempo scalda il cuore. È meraviglioso come l'autrice ci parli della malattia in tutte le sue infinite declinazioni, da quelle fisiche a quelle psichiche, senza scordarsi di quelle emotive; e riesce a farlo con una coerenza e una bravura che, davvero, lascia a bocca aperta. Davvero, è bellissimo. Ed è proprio così che mi sento di definire l'intero romanzo: bellissimo, e ricco, e spaventoso, intrigante, terrorizzante, ed emozionante. Umano.
E, in definitiva, un libro da non perdere.
-CuorediInchiostro
Ammetto di aver iniziato questo libro per noia. Non volevo scrivere, non volevo vedere un film... allora ho iniziato a leggere.
Ammetto di non essermene pentita neanche un attimo.
Le parole di questo romanzo mi sono entrate dentro come una medicina che piano piano assopisce senza addormentare mai.
I tre punti di vista aiutano in realtà a presentare molti più personaggi, così complessi e completi che da soli riescono ad essere un esempio per a tutta la vita.
Morte, Vita e Amore si danno il cambio parola dopo parola e quello che doveva essere un thriller finisce per essere un romanzo di formazione con uno stile tutto suo.
Abbiamo Alice, che ama il suo lavoro e in esso riversa tutti i dolori della sua vita.
Frank che conosce ma non riesce a parlare se non con gli occhi.
Lucy, una giovane che ha perso il proprio padre.
Abbiamo Cassie che è più di quanto non dia a vedere.
Jack, l'uomo che cerca di rimediare.
David, colui che ama.
Abbiamo Charlotte... una donna che cerca di proteggere il proprio figlio, ma che ha dimenticato come proteggere se stessa.
Tutto della penna di Emily Elgar è scritto in maniera così ordinario da sembrare straordinario... da sembrare vero.
Le ambientazioni, descritte con tutti i sensi di cui siamo dotati e i personaggi, pregni di tutte le emozioni che conosciamo, rendono "La bugia perfetta" un romanzo adatto a tutti i tipi di lettori.
La bugia perfetta è un libro per cui editori di diversi Paesi si sono scannati alla Fiera di Francoforte. Fatto impressionante, soprattutto se si tiene conto del suo essere l'esordio di un'autrice fino a quel momento praticamente sconosciuta. Eppure leggendolo non è difficile capire perché ben dodici editori solo in Italia erano disposti a tutto pur di acquistarne i diritti. Tutto è fantastico in questo romanzo.
È fantastica la scrittura dell'autrice, è fantastica la scelta di far narrare la storia da tre punti di vista totalmente differenti, che parlano in modo diverso, che vivono la vicenda in modi totalmente opposti e in tempi sfasati; eppure come tutte le parti della narrazione si incastrino perfettamente tra loro. È fantastico come Emily Elgar riesca a creare un mistero che lascia col fiato sospeso e ricco di colpi di scena e situazioni da brivido che fanno battere il cuore a mille; e in tutto questo riesca anche a parlarci dell'amore di un padre per la figlia, di una madre per i propri figli, di un marito, di una moglie, delle debolezze umane, del riscatto, del dolore, della perdita, della morte, e di tanto altro. Un romanzo che che mette i brividi... e allo stesso tempo scalda il cuore. È meraviglioso come l'autrice ci parli della malattia in tutte le sue infinite declinazioni, da quelle fisiche a quelle psichiche, senza scordarsi di quelle emotive; e riesce a farlo con una coerenza e una bravura che, davvero, lascia a bocca aperta. Davvero, è bellissimo. Ed è proprio così che mi sento di definire l'intero romanzo: bellissimo, e ricco, e spaventoso, intrigante, terrorizzante, ed emozionante. Umano.
E, in definitiva, un libro da non perdere.
-CuorediInchiostro
Ammetto di aver iniziato questo libro per noia. Non volevo scrivere, non volevo vedere un film... allora ho iniziato a leggere.
Ammetto di non essermene pentita neanche un attimo.
Le parole di questo romanzo mi sono entrate dentro come una medicina che piano piano assopisce senza addormentare mai.
I tre punti di vista aiutano in realtà a presentare molti più personaggi, così complessi e completi che da soli riescono ad essere un esempio per a tutta la vita.
Morte, Vita e Amore si danno il cambio parola dopo parola e quello che doveva essere un thriller finisce per essere un romanzo di formazione con uno stile tutto suo.
Abbiamo Alice, che ama il suo lavoro e in esso riversa tutti i dolori della sua vita.
Frank che conosce ma non riesce a parlare se non con gli occhi.
Lucy, una giovane che ha perso il proprio padre.
Abbiamo Cassie che è più di quanto non dia a vedere.
Jack, l'uomo che cerca di rimediare.
David, colui che ama.
Abbiamo Charlotte... una donna che cerca di proteggere il proprio figlio, ma che ha dimenticato come proteggere se stessa.
Tutto della penna di Emily Elgar è scritto in maniera così ordinario da sembrare straordinario... da sembrare vero.
Le ambientazioni, descritte con tutti i sensi di cui siamo dotati e i personaggi, pregni di tutte le emozioni che conosciamo, rendono "La bugia perfetta" un romanzo adatto a tutti i tipi di lettori.
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