Buongiorno specchietti
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Erri De Luca
Qualcosa scritto per me..
Qualcosa scritto per me..
Cerco nei
libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me
e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via.
Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico:
se non sono anch’io un pezzo dell’idiota di Dostoevskij,
la mia lettura è vana.
Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge
e non per il diritto ottenuto con l’acquisto.
Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro
ci sia qualcosa scritto su di lui.
e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via.
Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico:
se non sono anch’io un pezzo dell’idiota di Dostoevskij,
la mia lettura è vana.
Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge
e non per il diritto ottenuto con l’acquisto.
Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro
ci sia qualcosa scritto su di lui.
Non è nella
sofisticazione che troviamo la verità. È nella semplicità. La semplicità è l’eleganza
migliore. Quante volte leggendo un libro cerchiamo noi stessi fra le pagine? Io
lo faccio sempre, ogni volta che mi perdo fra le pagine di un libro.
E allo
stesso modo mi sono persa in queste parole che con un andamento semplice e
lento, come un progredire di parole accostate, come un pensiero svuotato, non
dicono altro che questo.
Una semplice
verità.
E allora vi
saluto in questo inizio di settimana con una domanda per chi vorrà rispondere,
quale libro vi ha aiutato più di altri a capire voi stessi?
-Iris-
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