Recensione: Lemmi Lento Lento
Trama
Slumby vive con la sua mamma e il suo papà su un albero in una foresta pluviale. Da bravo bradipo fa tutto con molta calma ed è un cucciolo sereno. Finché non comincia la scuola e di colpo la vita è tutta una corsa, tra la colazione, lo zainetto da preparare, i denti da lavare, l’orario da rispettare. E come se non bastasse i compagni lo escludono e lo prendono in giro perché è lento anche a giocare! Ma siamo sicuri che la velocità sia tutto? Slumby sarà anche lento ma avrà presto modo di dimostrare che quanto a coraggio e bracciate nessuno è come lui!
L'autrice
Roberta Angaramo è illustratrice internazionale, con cinquanta albi all’attivo, oltre a copertine, manifesti, mostre, ecc. Ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui con Rizzoli il Premio Andersen Miglior Collana illustrata per Le tre melarance e I musicanti di Brema. È cofondatrice della Libera Accademia d’Arte Novalia di Alba, dove insegna.
Ho letto questo romanzo per bambini insieme a mio nipote, io leggevo a voce alta e lui toccava le figure degli animali. Lemmi Lento Lento racconta la storia di un bradipo, di un mondo che va troppo veloce e della gioia di prendersela con calma e allo stesso tempo parla di diversità, insegnando ai bambini che ognuno è bravo in qualcosa, ognuno è speciale a modo suo.
Il linguaggio è semplice, scorrevole e le parole sono scritte con un carattere molto grande, adatto ai bambini. Le immagini sono brillanti e le pagine resistenti, così anche i piccoli meno accorti possono leggerlo senza la paura di rovinarlo. Lo consiglio ai bambini dai tre anni in poi, ma anche mio nipote, che ha due anni, ha apprezzato l'ascolto ed è stato buono per tutto il tempo della lettura.
Alla prossima,
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