Recensione: Anime Sbagliate. Destini Incrociati (Souls' Series Vol. 1) di Elisa Crescenzi

 


Titolo: Anime sbagliate. Destini incrociati.
Serie: Souls’ Series Vol. 1
Autrice: Elisa Crescenzi
Genere: Contemporary romance
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 23 luglio 2018
Pagine: 440
Disponibile in: Ebook (€. 0,99), cartaceo (€12.90) e su Kindle Unlimited.

Trama:
Tic Tac...Tic Tac...
Dicono che la vita sia solo questione di tempo, ma c'è chi non ne ha mai abbastanza. Giulia, ventuno anni e un grande dolore alle spalle, sta cercando di costruirsi una vita, di riempire quel maledetto vuoto, che sente dentro ogni volta che ripensa alla sua infanzia. Tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio che teniamo ben nascosto dagli sguardi indiscreti, esattamente come Stefano che si nasconde dietro troppi tatuaggi e due grandi occhi chiari, mostrando solo ciò che le persone vogliono vedere. Due vite opposte, così diverse che il loro incontro li lascerà con una strana sensazione ad arrampicarsi addosso. Bisogna sempre tenere gli occhi bene aperti, perché un giorno, la parvenza di stabilità che hai dato a ciò che ti circonda, e a te stesso potrebbe crollare miseramente con un soffio di vento. Un passo falso e tutto quello che avevi costruito con tanta fatica potrebbe essere spazzato via, a quel punto sarai tu a dover decidere che strada prendere. Un intrecciarsi di storie, e di persone daranno la possibilità a Giulia e Stefano di costruirsi una vita e non di rifugiarsi nei ricordi. Sarà l'amore, quello vero, quello dannato ma forte, che la salverà... che salverà entrambi da loro stessi.

Bentrovati, Specchietti.
Oggi sono qui per parlarvi del primo volume della Souls’ Series, Anime Sbagliate. Destini Incrociati, di Elisa Crescenzi.
Primo volume di una serie di autoconclusivi, questo romanzo rappresenta l’esordio di Elisa nel mondo del self publishing.
I protagonisti della storia sono Giulia e Stefano, due ragazzi apparentemente tanto diversi tra di loro che in realtà finiscono per dimostrarsi molto più affini di quanto di possa immaginare.
Il loro incontro sembra essere voluto dal destino: se Stefano rimane folgorato da lei mentre assiste alla partita di calcio di suo fratello Sebastiano, Giulia, che in quel momento quasi non l’ha neanche visto, troppo concentrata sul suo ragazzo Matteo – che è nell’altra squadra – finisce con il ritrovarselo come collega di lavoro quando accetta l’impiego come cameriera in un pub.
Ed è da qui che parte davvero la storia di Elisa Crescenzi.
Giulia è già legata a Matteo, nonostante la loro love story non sia tutta rose e fiori, nonostante i suoi sentimenti per Teo spesso scricchiolino – tanto da non farle mai pronunciare un «Ti amo» –, nonostante lui non sembri capace di colmare quel vuoto e quel dolore che, si scoprirà, hanno segnato e continuano a condizionare la vita della nostra protagonista.
Dall’altra parte c’è Stefano, che si ripropone di starle lontano, ma che non riesce comunque a resistere al suo richiamo, a quell’attrazione che non sente ragioni, alla necessità di conoscere cosa si cela dietro gli sguardi tristi di Giulia e che, anche se spesso si dice di non meritarla, marcia sicuro verso la sua conquista. E poi quel segreto che si porta dietro, che pesa come un macigno sulla sua anima, e che potrebbe allontanarlo da Giulia molto più di quanto possa fare Matteo.

 


Nonostante la storia non sia poi così originale, ci sono tutti gli elementi per renderla comunque una lettura piacevole. Purtroppo, però, ci ritroviamo davanti alla poca maturità artistica di Elisa – ricordiamo che si tratta di uno dei suoi primissimi lavori.
Lo stile è molto didascalico, il che appesantisce, costringendo il lettore a visualizzare una serie di azioni meccaniche che portano i personaggi a vestirsi, uscire di casa, mettere il casco, accendere il motore della moto, piuttosto che della macchina etc. Tutte cose che ci stanno nel racconto degli eventi, ma che andavano gestite meglio, in modo da non apparire come un mero elenco di movimenti.
Spesso, poi, ci ritroviamo all’interno dello stesso paragrafo da un luogo a un altro senza che l’interruzione venga segnalata o che ci sia qualcosa, o qualcuno, che accompagni il cambio di scena, con il lettore che deve fare mente locale per capire cosa stia accadendo. Lettura che viene poi disturbata da alcune imprecisioni nella struttura dei dialoghi, oltre che dai refusi, anche se qui va detto che l’autrice ha fornito la versione Arc del file, quindi è possibile che in quella definitiva siano state apportate le giuste correzioni.
Infine, e questi sono gli appunti che più mi sento di sottolineare, la gestione della storia mi è parsa debole: si è lasciato tanto spazio al come Giulia e Stefano colmano la distanza che li separa, per poi arrivare a un epilogo degli eventi molto frettoloso. Il passato di entrambi è qualcosa che pesa sulla loro vita, che rappresenta una nube scura che minaccia fin dall’inizio l’intera storia, eppure gli si lascia ben poco spazio, relegando quello di entrambi a una sorta di nota a margine, che lascia il lettore a chiedersi se non siano entrambi esagerati (soprattutto Giulia). L’introspezione dei personaggi ruota tutta intorno ai sentimenti che provano l’uno per l’altra, risultando anche ripetitiva, quando sarebbe stato più interessante che si concentrasse pure su altro.
La voce dei protagonisti, ma anche dei personaggi a cui Elisa dedica dei pov lungo il romanzo, risulta spesso troppo simile, per ragionamenti, sentire e agire, tanto che se non ci fosse il nome a inizio capitolo si farebbe fatica a capire chi parla.
Ovviamente, Specchietti, questa è solo la mia personale impressione. Ho letto altro di Elisa e posso assicurarvi che in Anime sbagliate. Destini incrociati c’è autrice degli esordi, con la scrittura acerba e i difetti con cui chi scrive si ritrova prima o poi a dover combattere.
Per questi motivi, nonostante non sia riuscita a entrare in sintonia con la loro storia e ad apprezzarla fino in fondo, lascio a Giulia e Stefano i nostri tre specchi, curiosa di ritrovarli, ne sono certa, nel secondo volume della serie, quello dedicato a Sebastiano e Alessandra, la migliore amica della nostra Giulia.

 


Fateci sapere se avete letto la Souls’ Series e cosa ne pensate.
Alla prossima lettura, la vostra Irish Girl.




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