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Recensione: Una volta ancora di Annamaria Bosco

 


Buongiorno Specchietti,
eccomi tornata da voi con una nuova recensione!
Il romanzo di cui vi parlo oggi è Una volta ancora di Annamaria Bosco ed è lo spin-off della Breathless Serie (trovate le recensioni di Dentro il tuo respiro qui e Dentro il tuo cuore qui).

Ma vediamo di cosa parla Una volta ancora:

TRAMA

Valerio

Nella vita mi appello a poche regole, tra cui quella di non concedere mai il bis a una donna. Non voglio innamorarmi. Non più, perché l’amore ti frega e ti distrugge.
Questo prima di conoscere lei, il serpente tentatore, in grado di farmele infrangere tutte le mie convinzioni.
È bella, è sexy... e non mi vuole.
Averla sta diventando una sfida e io, nelle sfide, non perdo mai.

Monica

Ho chiuso con l’amore. Vivo soltanto per ballare.
Gli uomini sono dei codardi e alla prima occasione fuggono pur di non affrontare le proprie responsabilità. Per questo ho scelto di non dare speranze a nessuno. Però...
Lui ha deciso che mi vuole. E che farà di tutto per avermi.
È sexy da morire, devo ammetterlo. Ma è anche un ragazzino egocentrico e insolente. Non lo sopporto.
Non ho intenzione di cedere alle sue avances e con me non ha nessuna speranza.

Il protagonista di questa nuova storia è Valerio, il fratello minore di Luca, che abbiamo già conosciuto in Dentro il tuo respiro e Dentro il tuo cuore. Se nei romanzi precedenti Valerio veniva presentato come il ragazzo spensierato e leggero – anche se sempre presente per la famiglia –, in questo romanzo possiamo finalmente cogliere tutte le sue sfaccettature.

Veniamo catapultati all’interno della storia con un ricordo d’infanzia dello stesso Valerio, in cui vediamo un lui dodicenne assieme a un’amica, Adele, di cui riusciamo a intuire subito la triste storia. Ciò che non conosciamo, però, e che scopriamo solo procedendo nella lettura, è l’epilogo di quella storia. Un epilogo che condiziona l’intera vita di Valerio, il suo modo di essere, il suo modo di pensare. Persino il suo modo di porsi nei confronti delle relazioni e dell’amore.

Valerio ha un cuore grande, pieno d’amore, eppure decide di trincerarlo dietro barriere invisibili ma inespugnabili, per proteggersi da un dolore che conosce troppo bene, che ha conosciuto per la prima volta quando era troppo giovane per poterlo gestire.

Dietro l’aria spensierata e “da cazzone” quindi, questo ragazzo nasconde un mondo che custodisce con estrema gelosia, preferendo che tutti lo considerino superficiale e leggero, persino i suoi familiari.

Le sue regole con le donne sono chiare: solo sesso e solo una volta. Niente sentimenti, niente problemi, niente drammi. Eppure, quando sul suo cammino inciampa Monica, giovane mamma di qualche anno più grande di lui, qualcosa nel meccanismo perfettamente oleato di Valerio si inceppa.

Perché Monica è diversa. Tanto per cominciare, non lo vuole, cosa che per Valerio suona quasi assurda, tanto da scatenare in lui il brivido della sfida.

Monica ha ventinove anni, un figlio di undici e un passato difficile. È rimasta incinta molto giovane e oltre a non aver avuto alcun supporto dal padre del bambino, il colpo più duro l’ha subito dalla sua stessa famiglia, che ha cercato di costringerla ad abortire. Così lei è fuggita, si è stabilita in una nuova città – anche se non troppo lontano dal luogo di origine – e si barcamena tra vari lavori, tra cui, il più importante, la sua grande passione, il ballo. Ma la vita di una mamma single è tutto fuorché facile e i segreti che si porta dentro per proteggere i sentimenti di Leo si trasformano in motivi di litigio tra un figlio che vuole risposte e una madre che vuole tenerlo al sicuro.

Caso vuole che sia proprio Valerio a trovare la chiave di lettura di Leo, grazie alla sua innata capacità di interagire con i ragazzi e comprenderli. Suo malgrado, quindi, Monica sarà costretta a ricredersi su quell’uomo che giudicava solo un arrogante ragazzino e che, invece, le dimostra di avere molto da offrire.

Entrambi i personaggi sono pieni di luci e ombre. Ognuno di loro nasconde un dolore profondo che ne condiziona il modo di pensare e agire, portandoli spesso a commettere errori e ferire l’altro.

Valerio, perché si impone di non provare niente e, pur di dimostrare a tutti che non è cambiato, quando si rende conto di ciò che sente per Monica, reagisce nel peggior modo possibile, ferendola.

Monica perché condizionata dalla paura dell’abbandono, dalle preoccupazioni per suo figlio, fatica a fidarsi, a vedere oltre la facciata da sbruffone di quel ragazzo che le capita sempre intorno.

Durante la lettura mi sono trovata spesso in disaccordo con le azioni dei personaggi, ma proprio per i motivi di cui ho parlato sopra, le ho comprese e accettate. Ciò che mi ha lasciato un po’ perplessa, invece, è stato il comportamento di Monica, il classico misunderstanding che ha poi portato al “momento di crisi” della storia con Valerio. Diciamo che da una donna adulta, di quasi trent’anni e con un figlio, mi aspettavo una reazione un po’ più matura e una gestione della situazione diversa.

Ciononostante, ho trovato la storia piacevole e coinvolgente, con uno stile più diretto rispetto alla Breathless, che si adegua in modo perfetto a Valerio e al suo modo di essere. Lo spicy è presente, ben calibrato e scritto in modo coinvolgente, e mi ha piacevolmente sorpresa. È stato bello anche ritrovare Luca e Isa, in compagnia della loro piccolina, Aurora, e, credetemi, vedere Valerio in veste di zio è tanta roba.

Okay, forse sono di parte perché Valerio era il mio preferito sin da Dentro il tuo respiro, ma questo romanzo, Specchietti, mi è piaciuto davvero tanto, perché mi ha dato molto di più di ciò che mi aspettavo. Mi ha dato un Valerio inedito, profondo, tormentato. Mi ha dato una storia ricca di spunti di riflessione e sentimenti. Perciò assegno a Una volta ancora quattro specchi.


Consigliato a chi ama le storie d’amore che trattano anche argomenti profondi e importanti, scavando nelle profondità del cuore. Brava Anna!





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