Un bisnonno, Belzebù, dal nome improbabile e inquietante. E un luogo, Colorno, così carico di segreti e di orrore da non potersi evocare. Parte da qui, dagli ostinati silenzi e dalle invenzioni di una famiglia di saltimbanchi, bugiardi, scrittori, amazzoni e diavoli, il viaggio di Ayanta alla scoperta della sua verità. Tre donne: Elvira, Angela, Caterina. Un secolo di Storia: la nostra. E poi Padova, Parma, Roma, Tellaro, Madrid. Per riannodare il filo contorto e spezzato della memoria, Ayanta si addentra nel labirinto ora spaventoso, ora traboccante di luce delle proprie radici, fruga nei vecchi cassetti, separa le favole dalla realtà, le leggende dalle bugie. Sveglia fantasmi a lungo sopiti, forza le stanze chiuse dei ricordi, traccia i frastagliati contorni di un dramma famigliare ma non domestico – anzi, universale – lungo tre generazioni. Perché sono le donne a custodire la memoria, lacune e omissioni comprese, delle generazioni passate e presenti. E sono sempre loro, le donne, a mettere le mani in quei cassetti, a trasformare i detriti in storie che pretendono di essere ascoltate. Storie così vive da riguardarci tutti. Finalista del Premio Planeta e grande successo di vendite in Spagna, Un mare viola scuro è l’esordio di una scrittrice di talento, capace di affrontare i temi fondamentali – l’amore, la condizione femminile, la perdita, la scrittura – attraverso una lingua di rara sensibilità.
Ayanta BARILLI (Roma, 1969) è scrittrice e giornalista. Ha presentato e diretto svariati programmi tv e radiofonici di divulgazione culturale. Ha lavorato per esRadio, El Mundo e El Español. Questo è il suo primo romanzo.
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