Recensione "The Nowhere Girls" by Amy Reed


The Nowhere Girls è un libro che ho scoperto quasi per caso l'estate scorsa. The Nowhere Girls è un romanzo di cui ho capito non potevo fare a meno pochi secondi dopo averne letto la trama e un paio di timide recensioni. Uno young adult che mi ha fatto controllare ossessivamente il corriere nei mesi d'attesa per la ristampa americana.
The Nowhere Girls verrà pubblicato in Italia il prossimo 27 febbraio, ma io dovevo stringerlo tra le mani il prima possibile. E Amy Reed è un'autrice che vale la pena ascoltare direttamente per sentire davvero tutto quello che ha da dire.

Le Nowhere Girls non sono nessuno. Chiunque può essere una Nowhere Girl.
Grace Salter è la ragazza nuova appena giunta in città. La sua famiglia ha dovuto lasciare la comunità d'appartenenza quando sua madre, pastore nella Chiesa dei Battisti del Sud, si è convertita in liberal-radicale.
Rosina Suarez è la spina nel fianco, lesbica ed estremamente combattiva, della sua numerosissima e conservatrice famiglia di messicani immigrati. Sogna di diventare una star della musica, ma è costretta a gestire il suo lavoro da cameriera al ristorante dello zio, una nonna che non è più in sé e una banda di cugini indisciplinati.
Erin Delillo ha la sindrome di Asperger, un QI altissimo, la passione per la biologia marina e il forte desiderio di diventare un'androide. Forse così le sarebbe più facile vivere la sua vita.
E poi c'è Lucy Moynihan, che il semestre scorso ha accusato uno dei ragazzi più popolari della scuola e due suoi amici di averla stuprata in gruppo. C'è una cittadina che rifiuta di credere e ascoltarla. E infine ci sono le Nowhere Girls, un gruppo anonimo di ragazze della Prescott High School che si uniscono per combattere la cultura sessista della loro scuola, e finiscono per provare a cambiare il mondo, crescere insieme e scoprire che ci sono infiniti modi diversi di essere se stessi.

Non saprei da dove iniziare a spiegare perché The Nowhere Girls è un libro meraviglioso, un testo che tutti possono aver bisogno di leggere, perché è necessario diffonderlo, perché e come può rendere il mondo un po' migliore.

Copertina Inglese
Con la sua scrittura impeccabile e ipnotica, e un modo meraviglioso di caratterizzare e sviluppare i numerosissimi personaggi, The Nowhere Girls parla di ragazze e donne di diverse culture ed età. Parla di ragazzi e uomini con opinioni e valori differenti. Parla dell'umanità nella sua incredibile varietà. Parla di cose positive e negative.
Parla di gender e sessualità, non come se approcciasse qualcosa di nuovo o sconosciuto, ma con naturalezza, ricordandoci quanto sia normale essere semplicemente ciò che si è o si sente di essere. Parla di femminismo e solidarietà. Parla delle degenerazioni dell'estremismo e dei gesti sbagliati fatti in buona fede. Parla di azioni abominevoli e bestiali. Parla di amore (in mille sfumature), di amicizia, di appartenenza. Parla di violenza, di stupri, di victim blaming.
Parla di coscienza di sé, di amarsi e rispettarsi. Parla del rifiuto di sé e del gettarsi via. Del non credere di meritarsi nulla di buono, di giusto. Parla di cultura dello stupro e patriarcato.
Dice che il mondo può essere buio e pericoloso, e la giustizia irraggiungibile. Parla di impotenza e noncuranza. Dice che il mondo può essere bellissimo, pieno di luce e colori, e che non bisogna smettere di combattere per se stessi e per ciò in cui si crede.
Dimostra che un cambiamento è possibile e che possiamo davvero creare un posto migliore in cui vivere.

The Nowhere Girls parla di tante cose che spesso vengono negate, taciute, nascoste o, peggio, giustificate. Parla di temi complicati di cui c'è tanto bisogno di parlare, informarsi, capire e analizzare. E lo fa senza dare un'unica visione assoluta. Proprio questo è uno dei tantissimi aspetti che rendono il libro fenomenale.

Amy Reed, che si è informata tantissimo per scrivere il romanzo, che si definisce femminista (fa pensare la connotazione negativa che il termine porta con sé nell'ideologia comune, no?) e che ha fiducia nel futuro, mentre prova realmente a cambiare il sessismo che piaga il nostro mondo, parla di presa di coscienza del singolo. E ci racconta la sua storia (che si ispira a fatti realmente accaduti) cambiando continuamente e regalandoci infiniti punti di vista totalmente diversi. Così che è assolutamente impossibile non riconoscersi in almeno uno dei tanti personaggi. Ma soprattutto la scrittrice non è mai convinta, né lo insinua, di avere l'unica verità possibile. Né crede esista un'unica verità.

Al contrario l'autrice riesce a rendere la complessità di questa parte della nostra quotidianità mostrandocene ogni singola sfumatura positiva e negativa. Soprattutto non da mai un'unica visione delle cose, né dice quale sia quella corretta e quella sbagliata (anche se ovviamente condanna e riesce a mostrare la brutalità della violenza). Pone tantissime domande sul sé, sulla giustizia, la cultura, la società, sui valori (e tantissimo altro), ma non da mai una risposta. Lascia che tutti i suoi personaggi rispondano in modo diverso in base al proprio modo di essere, alle esperienze personali e tutta quell'infinità di sfumature che rendono un individuo se stesso. Ma nell'infinità di risposte non dice mai se ne esiste una giusta e una meno giusta, né che sono solo queste le risposte possibili. Perché lo scopo di The Nowhere Girls è proprio questo: lasciare che ogni lettori si informi, diventi più consapevole, e che trovi le proprie risposte.

The Nowhere Girls non è solo un libro che ho amato, non è solo una storia che avevo bisogno di leggere. È un romanzo che può davvero cambiare, nel suo piccolo, molto di ciò che di sbagliato c'è al mondo. E averlo letto e sentirmi parte di tutto questo è qualcosa che forse non può cancellare tutto il male che come donna (e come tante altre donne) ho subito, ma che mi fa essere fiera. Che porta luce dentro e fuori di me.
Amy Reed ha ragione: il mondo non è perfetto, non è (ancora) possibile un happy ending completo e totalizzante, perché sono ancora molte le macchie da lavar via. Eppure molto può essere fatto. Il mondo può essere cambiato da ognuno di noi. Un piccolo, grande, passo alla volta. Perciò non smettiamo di lottare. Non siamo soli.
Buona lettura!


Commenti

  1. Oh. Mio. Dio. Questo libro.
    In fondo non permettessimo dal punto di vista letterario, almeno secondo me, ma - Dio! - che messaggio.
    Un libro di violenza e di speranza, di annientamento, ma anche di affermazione di sé e rinascita.
    Bello, direi un must nella biblioteca di ogni lettore, a maggior ragione se lettrice.
    Trovi la mia estatica recensione a questo link ahah > https://raggywords.blogspot.com/2018/08/recensione-nowhere-girls-amy-reed.html.
    Un abbraccio, bellissima recensione!
    Rainy

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