Recensione Remember - Ashley Royer
TRAMA:
Levi è un diciassettenne che a causa di un incidente perde la propria fidanzata, colei che considera l'amore della sua vita. Dopo mesi di mutismo volontario e di apatia totale, viene costretto a trasferirsi dall'assolata Australia al freddo Maine dal padre, dove conosce Delilah. Delilah lo turba immediatamente poiché il suo nome ricorda molto quello della fidanzata morta, perciò inizialmente sceglie di evitarla il più possibile. Gli viene più difficile evitare Aiden, fidato amico del padre e di Delilah stessa, venendo così introdotto in una spirale di cambiamenti e cominciando così il suo percorso verso la guarigione mentale e sentimentale.
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Il libro parte immediatamente nel bel mezzo della storia, lasciando al lettore il compito di capire meglio la vicenda che sta coinvolgendo il protagonista. Basta comunque il primo capitolo per riuscire a comprendere il carattere di Levi, il suo rapporto con gli affetti più stretti e soprattutto finalmente si può perlomeno evincere che cosa sia accaduto di così sconvolgente da reagire in quel modo. La scrittrice si destreggia tra il punto di vista di Levi (il protagonista principale) e quello di Delilah (quella che potrebbe essere tranquillamente definita la co-protagonista) descrivendo nei dettagli lo sviluppo della storia, senza tralasciare particolari, riprendendo gli avvenimenti raccontati in precedenza per non lasciar nulla al caso. Lo stile è molto giovanile, ovviamente, data anche la giovane età dell'autrice. Quest'ultima ha esordito su Wattpad, come molte altre autrici contemporanee, ma a differenza di alcune di esse di cui ho letto, Ashley Royer ha reso il suo un libro vero e proprio, senza farlo sembrare una fanfiction come troppe volte accade in questi casi. Remember è perciò molto godibile, scorre anche abbastanza velocemente e a causa soprattutto dei temi adolescenziali trattati (se escludiamo il tema principale, che riguarda purtroppo la morte) sembra che possa addirittura "capire" il lettore, in alcuni dei problemi che sicuramente hanno afflitto ognuno di noi almeno una volta nella vita. Inoltre, il libro non è affatto pesante in nessun momento, nemmeno nei punti in cui il protagonista sembra essere quanto più triste possibile e potrebbe rischiare di diventare un po' noioso. Questo fortunatamente non accade, perciò consiglio tranquillamente questo libro.
~Newt
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