Londra, XVIII secolo. La contessina Elizabeth Clarendon ha preso la sua decisione: rinuncerà agli agi del suo rango per fuggire insieme all'uomo che ama, Kenneth, anche se è solo un umile stalliere. Non ha fatto i conti con il padre, uomo egoista e meschino, che minaccia di far uccidere il servo innamorato. Per salvarlo, Elizabeth è costretta ad allontanarlo da sé con l'inganno, anche a costo di mentire e spezzargli il cuore.
Un anno dopo, Kenneth è diventato il nono duca di Wellesley e ha un solo pensiero: vendicarsi dell'umiliazione subita. Ma è davvero questo il suo unico desiderio? Allora perché l'unica cosa a cui riesce a pensare sono quegli occhi di zaffiro capaci di accendergli il sangue nelle vene? E in chi si è trasformato in questo lungo anno di cambiamenti? Cosa farà Elizabeth ora che il suo amore è tornato e si trova nuovamente divisa tra obblighi e sentimenti?

Altra cosa che ho amato: i personaggi. Voglio dire, ognuno a modo proprio, li ho amati praticamente tutti. E sono un quintale. Ma hanno un'energia sorprendente ed è impossibile non venirne investiti. Ognuno con la propria personalità e caratterizzazione, ognuno con la propria vita che si intreccia alle altre. E cosa fondamentale: tutti hanno il proprio spazio, peso e importanza sulla scena. Non sono solo le vicende dei protagonisti a invadere le pagine eclissando quelle degli altri personaggi. Al contrario è importante che le vite di ognuno di loro, in giusta misura, vengano analizzate.

In conclusione Vendetta d'amore non si è rivelato il romanzo che pensavo fosse, ma l'ho davvero apprezzato e sì, sotto alcuni aspetti, l'ho completamente e totalmente adorato. Perciò, ovviamente, ora lo consiglierò caldamente a ogni essere vivente che incrocerà la mia strada, e temo che questo comprenda anche voi. Perciò scusatemi, ma insomma ormai dovreste sapere che rischio correte a leggere le mie recensioni, no?
Buona lettura!
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