La morte di Patroclo
Ed ecco qua gli ultimi respiri di Patroclo riportati sapientemente nei versi eterni dell'Iliade omerica. ho sempre adorato questo passo, quest versi, fin dai tempi della scuola elementare.
la morte di Patroclo è una delle parti dell'epica in cui il pathos raggiunge le vette maggiori, e si esprime nei versi con un'apostrofe incisiva "E tu rispondesti sfinito, Patroclo cavaliere". E' l'immagine del valore di un eroe, che resta fino all'ultimo respiro.
forte è poi la potenza immaginifica di questi versi, brevi immagini, versi asciutti, semplici, ma che rimangono fortemente impressi nell'animo. E allora riusciamo a vederlo, eccolo! Patroclo stremato, che a fatica rivolge ad Ettore quelle ultime parole di valore, e poi "la vita volò via" e rimane un corpo giovane e vigoroso, ma ormai inerme e vuoto.
E tu rispondesti, sfinito, Patroclo cavaliere:- Si, Ettore, adesso vantati: a te hanno dato vittoria Zeus Cronide e Apollo, che m’abbatterono facilmenteEssi l’armi dalle spalle mi tolsero.Se anche venti guerrieri come te m’assalivano, tutti perivano qui, vinti dalla mia lancia; me uccise destino fatale e il figliuolo di Latona, e tra gli uomini Euforbo: tu m’uccidi per terzo.Altro ti voglio dire e tientelo in mente: davvero tu non andrai molto lontano, ma ecco ti s’appressa la morte e il destino invincibile: cadrai per mano d’Achille, dell’Eacide perfetto.Mentre parlava così la morte l’avvolse, la vita volò via dalle membra e scese nell’Ade, piangendo il suo destino, lasciando la giovinezza e il vigore.
Iliade- XVI
-Iris-
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