Carrellata di autori #2 : Daniel di Benedetto




E-book

Sinossi 
Lorenzo Marrone è stato un cantante famoso. Quando lui e la sua fidanzata Marina vengono spazzati via da un'improvvisa esplosione, l'opinione pubblica rimane sconvolta, e la casa discografica ne approfitta per cavalcare il successo postumo.
Bruno Tortora è un ex giornalista di cronaca sull'orlo della depressione per un lutto familiare, e si ritrova suo malgrado invischiato fino al collo in un'indagine che non ha cercato.
Intanto, mentre una escort di alto bordo sembra essere in pericolo, il manager del cantante sembra nascondere più di un segreto inconfessabile. E forse non è il solo, e niente è davvero come sembra.
Chi è la vittima? Chi il carnefice?
Dov'è la verità?



E-book

Dieci piccoli racconti, dieci piccole storie che raccontano come un attimo, una sensazione o una decisione presa o non presa possano cambiare radicalmente un'esistenza. Punti di vista talvolta differenti l'uno dall'altro, il tutto visto con gli occhi di un angelo a metà.










Intervista: 

1 1)      Perchè hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato, credo come molti altri ragazzi, perché sentivo di avere voglia di raccontare qualcosa. Dai tempi delle elementari, quando improvvisavo storie poliziesche con protagonisti i miei compagni di classe, ho sempre lasciato libera la fantasia. Complice un carattere riservato, a volte chiuso, che mi porta ad essere osservatore e meno superficiale rispetto al solito, alle superiori questa esigenza, il fermare su carta i pensieri per paura quasi potessero svanire col vento, è diventata impellente. Pensieri in metrica, come fossero canzoni, poesie, mini racconti, fino ad arrivare ai racconti “complessi”, strutturati in un determinato modo, che scrivo oggi.
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2 2)      Da quanto tempo lo fai?

Parentesi scolastica a parte, scrivo nei ritagli di tempo da una decina d’anni, da quando ho aperto il mio blog “La metà di un Angelo”, giocando con il mio nickname, Halfangel, l’Angelo a metà. Il fumetto in cima al blog ce l’ho anche tatuato!

3 3)      Quale personaggio del tuo libro preferisci?

Lorenzo Marrone è il protagonista “designato”, quello da cui si dipana l’intreccio del mio libro. Però se devo dare una preferenza, e lo faccio con mille remore perché ho provato a non mettere nulla di me in nessuno dei personaggi (oppure in tutti…) allora direi Bruno Tortora. La sua capacità di risalire dall’oblio dei suoi pensieri per provare a ricominciare da zero mi fa pendere la bilancia dalla sua parte.

4 4)      Quale parte è stata più difficile da scrivere?

#pernonperderti è un progetto particolare. Oltre alla “Title Story”, ho voluto inserire tre racconti extra, slegati completamente tra loro, perché erano a mio parere troppo belli per rimanere in un cassetto. Ecco, il primo di queste che io ho chiamato Schegge Impazzite, dal titolo “L’aquilone”. Quello è stato l’unico episodio in cui scrivendo mi sono commosso talmente tanto da far fatica a continuare. Parla della difficoltà di superamento del lutto da parte di un bambino e di un giovane uomo che ancora non ha compreso cosa significhi diventare genitore. Però, a quanto pare, il risultato è stato soddisfacente.

5 5)      Descriviti in tre parole.

Paziente. Complicato. Lunaticamente capace

6 6)      Perchè a gente dovrebbe comprare il tuo libro?

Innanzitutto, i libri sono due ^_^ Oltre a “Per non perderti”, ho scritto anche una raccolta di dieci  racconti di varia lunghezza, dalle 4 alle 50 pagine, dal titolo “L’altra metà dell’Angelo”, dove queste caratteristiche se possibile si acuiscono ancora di più.
Ergo,dovrebbero comprare i miei libri perché ho uno stile che si basa tutto sul ritmo, le azioni si susseguono e l’intreccio è fluido senza scadere nel banale.
Perché provo a dipingere con qualche pennellata la tavolozza della vita, con tutte (meglio, molte) le sfumature che ognuno di noi ha nel carattere. Non c’è un personaggio buonissimo, né uno orribile. Tutti hanno un rovescio della medaglia, esattamente come nella vita.

7 7)      Consiglia un autore che ami.

Sono cresciuto divorando per primo Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Brizzi, in seguito sono arrivati Io uccido di Faletti, nonché Almost Blue di Lucarelli. Poi è arrivato Montalbano, ovvero Camilleri, ed è stato un tifone.
Ma se oggi dovessi fare un solo nome, senza dubbio direi Antonio Manzini. I suoi gialli per Sellerio, con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone, sono esattamente quello che vorrei saper scrivere io.

8 8)      La tua canzone preferita? L'hai ascoltata mentre scrivevi?

Ahahahahah…no, direi che ascoltare “The final countdown” degli Europe non sarebbe stato d’aiuto! Però il mio libro parla di musica, dentro al libro si respirano note, parole (“Per non perderti” non è altro che il titolo della hit del protagonista…e mi sono divertito ad immaginare un testo…), pertanto in un certo senso è come se avessi ascoltato musica scrivendo.

9 9)      Un tuo pregio e un tuo difetto.

Un pregio, direi avere la capacità innata di saper ascoltare chi mi sta di fronte, senza volermi mettere in risalto a tutti i costi ma offrendo la mia disponibilità totale.
Un difetto, direi…la disponibilità totale ^_^ Scherzi a parte (ma nemmeno tanto), direi che un difetto che sicuramente ho è quello di avere la capacità, senza rendermene conto, di allontanare le persone da me con la stessa velocità con la quale riesco ad avvicinarle.

1 10)   Saluta i nostri lettori.

Se siete arrivati a leggere fino a qui, non posso che farvi i complimenti per il coraggio, e il saluto che vi lascio, oltre all’invito a leggere i miei libri e a seguirmi sulle pagine Facebook dedicate, con quello che negli anni è diventato il mio vero, unico saluto, un vero e proprio marchio di fabbrica:
Sorridete sempre,


-CuorediInchiostro

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