The Dark Zone - Intervista Doppia #3: Morgane Le Faye

-

NOME.
J. Jennifer
J. Jesse.

SOPRANNOME.
J. Rompi per mia sorella.
J. Bro ma non lo uso da tempo.     

ETÀ.
J. Quasi 28.
J. 30 ma me ne sento un secolo.

RAPPORTO CON L'ALTRO SESSO.
J. Dopo la fine del mio rapporto con il mio fidanzato praticamente è inesistente.
J. Nessuna donna sono tutte petulanti e noiose!!!

IL TUO UOMO/DONNA IDEALE.
J. Non esiste.
J. Idem come sopra

COLORE PREFERITO.
J. Blu
J. Nero.

CIBO PREFERITO.
J. Crostata di fragole e crema al burro.
J. Whiskey doppio malto

DI QUALCOSA ALL'ALTRA/O.
J. Stronzo.
J. Petulante viziata e raccomandata.
(N.d.R. Calma girls...calma!!!)

TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE L'ALTRA/O.
J. Stronzo, bello e antipatico
J. Insicura viziata e raccomandata

UN LUOGO A CUI SEI MOLTO LEGATA.
J. Auckland.
J. La spiaggia di Miami, lì Ben… Cristo non riesco a dirlo.
BEVANDA PREFERITA.
J. Tisane.
J. Whiskey doppio malto

BEVANDA ALCOLICA PREFERITA.
J. Bianco frizzantino.
J. Whiskey doppio malto.

GIORNO O NOTTE.
J. Giorno la notte mi fa male.
J. Indifferenti sto male sia di giorno che di notte!!!


FAI UN SORRISO.
Jennifer abbozza un sorriso ma i suoi occhi non cambiano luce.
Jesse afferma che non c’è niente da sorridere


SALUTA L 'ALTRA.
J. Ciao stronzo
J. Ciao raccomandata


Questi personaggi fanno parte del mio secondo romanzo ancora work in progress ma di prossima pubblicazione dal titolo Nel cielo grigio di Auckland

-LibriRiflessi 

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

-
Immagine
Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato,  per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima, perché Lei la sa vedere, perché Lei sa farla cantare. In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano, ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli, e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre. In piedi, sempre in piedi, miei Signori, quando entra nella stanza e suona l'amore e quando vi nasconde il dolore e la solitudine e il bisogno terribile di essere amata. Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo Non ha bisogno della vost
Continua a leggere