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Recensione "Kuroshitsuji (Black Butler)" by Yana Toboso





Benvenuti della residenza del casato Phantomhive,
le cui mura custodiscono più misteri di quanto si possa immaginare.
Fatevi avvolgere da atmosfere eleganti come il velluto.
Lasciatevi inquietare dai segreti sepolti nel passato
e dalle tenebre che avvolgono il rapporto tra Ciel Phantomhive
e il flemmatico, metodico, impeccabile Sebastian.








Mi approcciai alla storia di Kuroshitsuji (Black Butler in traduzione) nell'estate del 2012, che sembra ben più lontana di quello che è in realtà. E' uno dei pochi ricordi nitidi che mi restano di quella lenta e confusa estate. La città mezza vuota a causa delle vacanze, la Maturità ormai alle spalle, le giornate scorrevano a rallentatore nella noia del ritrovarmi per la prima volta da sola in casa, in attesa che iniziasse quel futuro ancora così incerto. Fu in quegli infiniti momenti che mi ritrovai, non so ancora bene come, a guardare l'anime di Black Butler. All'epoca erano già uscite le prime due serie (la terza, Book of Circus, è stata rilasciata solo nell'estate 2014). Credo di averle divorate in neanche una settimana, nonostante, in entrambi i casi, rimasi delusa dagli sviluppi finali dati alla vicenda. Sviluppi che, per mia fortuna, non possono considerarsi totalmente "ufficiali", essendo il manga ancora in corso. 
La versione cartacea di Kuroshitsuji, che mi affrettai ad acquistare alla fine di quella fatidica settimana, e che continuo a seguire tutt'ora, è giunto a contare, dalla sua data d'inizio (settembre 2006) ad oggi, ben venti volumi. In questi otto anni lo stile dell'autrice Yana Toboso, già buono in partenza, è vistosamente migliorato, simbolo di una crescita della mangaka. La storia, che si sviluppa in archi narrativi consequenziali, segue le vicende del giovane Ciel Panthomhive, unico membro in vita di una delle casate più potenti della nobiltà londinese Vittoriana, e il suo misterioso, impeccabile, maggiordomo Sebastian Michaelis. Nonostante sia ancora poco più di un bambino, però, Ciel è molto più un semplice lord; e anche Sebastian cela un mistero sotto l'aspetto di un mero servitore. Vi è, infatti, un lato nascosto nel casato dei Phantomhive, un lato oscuro da cui deriva il nome di "Cani da guardia della Regina". Questo perché da generazioni i Phantomhive si occupano degli affari oscuri della Corona e dei problemi misteriosi ed insolubili che si abbattono sulla nobile Inghilterra. Anche sulle spalle di Ciel, come su un fedele segugio, perciò, ricade questo compito; un incarico che lo porta a scontrarsi con e a sperimentare il lato più buio e violento dell'umanità. Ma tutto ciò ha un caro prezzo, un prezzo che il ragazzino ha già scontato sulla sua pelle e che i suoi genitori hanno già misteriosamente pagato. Così, in un viaggio tra occulto e sovrannaturale, ma anche nella più profonda umanità, Ciel tenterà di rivelare i segreti che avvolgono la misteriosa morte della sua famiglia; e verrà affiancato, in questo, dal demone Sebastian, a cui ha promesso di offrire in pasto la propria anima, una volta portata a termine la sanguinosa vendetta.

Nel giugno 2015 arriva, finalmente, in Italia l'artbook di Black Butler, libro che, lo ammetto, mi sono subito affrettata a comprare (nonostante il prezzo, a mio avviso, esorbitante). Per quanto, infatti, la storia di Kuroshitsuji riesca ad appassionarmi, mi sono ritrovata più volte, nel corso della lettura del manga, a incantarmi per ore nell'osservare le sole immagini. Il disegno di Yana Toboso, infatti, ha qualcosa che riesce ad ammaliarmi, che, se colto, è capace di raggiungerti fin nel profondo. Come accade per una poesia o per un quadro, semplicemente lo senti dentro. Meraviglioso è l'utilizzo che viene fatto della prospettiva, e anche le linee curve, sfruttate molto per i volti, sono usate con maestria. Ancora di più, però, mi affascina la cura dei dettagli, e non solo solo per il sopra citato gioco prospettico che la mangaka riesce a realizzare. Ben poche cose riescono a intrigarmi come il curioso decifrare gli arabeschi di una semplice tazza da tè, magari posta sullo sfondo, in una scena di questo manga. Magistrale è anche la capacità di gestire l'ambientazione. L'Inghilterra e l'Europa Vittoriana di Kuroshitsuji sono realistiche fin nel minimo particolare; e quasi mi commuove pensare al lavoro che Yana Toboso ha dovuto svolgere, nel lontano Giappone, per raggiungere un tale risultato.
Attualmente la pubblicazione italiana, a cura della Planet Manga, è semestrale. Come ogni book (e in questo caso manga) lover ha sperimentato almeno una volta, attendere tutti quei mesi, convivendo con l'ansia, la suspance e la divorante curiosità, è straziante. Eppure, Black Butler è uno di quei manga per cui la lettura vale l'attesa, e non credo di essere mai, mai, stata delusa da uno dei suoi volumi. Perciò, anche se davanti ho ancora cinque lunghi mesi d'attesa, posso già affermare con certezza che anche questo inverno sarò là, nella mia fumetteria di fiducia, a chiedere ancora una volta: «E' uscito?».

 Buona lettura!













  specchi






Commenti

  1. Ciao! :D mi è piaciuta davvero la recensione *^* ma sai circa quanti volumi saranno pubblicati?! :D

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. *O* Grazie (: son contenta ti sia piacuta! ^-^
    Per ora ne sono usciti 20. Quando è stato pubblicato il 15 volume si diceva che si era circa a metà, ma non so dirti quanto sia ufficiale ed attendibile la notizia.
    Resteremo con gli occhi e le orecchie bene aperte, e vi faremo sapere non appena avremo novità (;

    - moony

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  4. Intanto che aspetto nuove notizie lo cerco in fumetteria che se lo trovo lo compro e lo comincio a leggere *^* grazie mille :D

    RispondiElimina
  5. Uh uh, ne ho convertita un'altra *^* *^*
    Figurati, quando vuoi, siamo sempre a disposizione! (;
    - moony

    RispondiElimina

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