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Review Party: I sussurri delle ombre

Trama

Quando uno studente viene trovato morto, Lane e Colton si alleano per scoprire cosa è realmente accaduto.

Delaney “Lane” Meyers-Petrov ha diciotto anni ed è sempre stata tenuta lontana dai pericoli, al sicuro, quasi fosse fatta di vetro. Ma ora ha deciso che è il momento di cambiare. È stanca di starsene in disparte a raccogliere polvere, è stanca di essere considerata e di sentirsi fragile solo perché sorda. Il vetro, dopotutto, si crepa con estrema facilità, è vero, ma può resistere a una pressione immensa. Quindi anche per lei è arrivato il momento di sondare i suoi limiti, non importa se facendolo si procurerà qualche incrinatura. Così, dopo essere stata accettata alla Howe University, nella facoltà di Godbole, prestigiosa ma controversa, perché calamita per i cultori delle discipline occulte, Lane pensa sia finalmente arrivata l’occasione di dimostrare a se stessa e agli altri il suo valore. Di definirsi, per una volta, per le sue capacità e non per la sua sordità o per la paura delle ombre che, fin da bambina, la cercano insistentemente. Il semestre, però, non inizia col piede giusto visto che la prima persona che incontra, Colton Price, è tutto tranne che una persona gentile e ragionevole. Tuttavia, anche se Lane ancora non può saperlo, dietro l’aria strafottente che sfodera ogni volta che la incontra, in realtà il ragazzo è irresistibilmente e visceralmente attratto da lei, sebbene gli sia stato espressamente vietato di frequentare la “ragazza che sente le voci delle ombre”. Quando uno studente viene trovato morto, però, Lane e Colton si alleano per scoprire cosa è realmente accaduto. Questo li porterà a scoprire segreti sepolti da anni e ad affrontare un potere antico e senza nome, un nemico che minaccia di distruggere loro e il loro sodalizio proibito.


Quando mi è stato proposto di leggere questo romanzo non conoscevo assolutamente nulla della storia in cui mi sarei andata a cacciare. Non conoscevo l’autrice, non avevo letto la trama e soprattutto non sapevo che tempi di lettura ci sarebbero stati, ma mi ero follemente innamorata della cover e voi lo sapete che vado a sentimento sulle storie. “I sussurri delle ombre” mi stavano chiamando e io lo so che ai fantasmi si deve rispondere sempre. Avete presente del sentimento di cui vi parlavo prima? Quella vocina che mi suggerisce quali libri leggere e quando che nell’ultimo anno ha scovato solo capolavori secondo il mio parere personale? Ecco, questa volta ha toppato… ma, andiamo per gradi. Oramai siete abituati a leggere le mie recensioni se siete arrivati a questa e sapete che ho uno schema abbastanza preciso fatto di frasi sconnesse ma emozionali e parere professionale che in alcuni casi sono distinti in fasi ben definite mentre in altri, finiscono per fondersi in un delirio di onnipotenza da lettrice che ha letto un libro meraviglioso e vuole farvelo sapere assolutamente… ecco, non sono in nessuna delle due fasi in questo momento. In questo momento sto forse scrivendo una delle recensioni più difficili della storia, perché è una recensione negativa. Non posso dire che il romanzo però sia brutto, perché non lo penso… semplicemente non era adatto a me. Non alla me di questo momento. 

Cerchiamo di fare ordine in questo caos…

Di solito non allego la biografia dell’autore per le recensioni, ma fidatevi, in questo caso il background dell’autrice è assolutamente rilevante per la trama. Kelly Andrew, infatti, è una giovane scrittrice americana che ha perso l’udito all’età di quattro anni, da allora si è rifugiata nel silenzio per inventare e sviluppare le sue storie. Vive in New England con il marito, le due figlie e un Boston Terrier brontolone. Quando non scrive, legge, gira per mercatini dell’usato in cerca di tesori nascosti e si perde di proposito nei boschi.


Quindi, Kelly, ha creato una protagonista, Lane, che la rappresentasse e ha fatto in modo che nell’oscurità che la circondava ci fossero cose che solo lei, incapace di sentire, potesse ascoltare davvero e la pone in un contesto adatto alle sue facoltà. Lo stile è scorrevole anche se a volte l’autrice si fossilizza troppo sulla fragilità della protagonista, sul modo in cui l’hanno fatta sentire i genitori, sul fatto che vuole avvicinarsi al ragazzo inavvicinabile proprio mentre quest’ultimo cerca di non avvicinarsi. Ho apprezzato il contesto “dark accademia”, il paranormal romance che aleggia per tutto il romanzo, i misteri che poi non sono tanto misteriosi e la caratterizzazione di Colton che è “il tipico ragazzo dei paranormal romance” per cui tutte noi lettrici impazziamo. Ma quindi, cos’è che non mi è piaciuto? 

Forse proprio il fatto che “I sussurri delle ombre” cerca di essere “tutto quello che alle lettrici del genere piace” finendo per essere “uno dei tanti”. Manca l’originalità, manca quel qualcosa che avrebbe potuto rendere questo libro diverso dagli altri. 

Però ecco, come vi dicevo, non è scritto male e sicuramente dieci anni fa avrei apprezzato di più il tutto proprio come ho apprezzato il fatto che l’autrice ha cercato di creare qualcosa in cui identificarsi che è un po’ quello che tutti gli scrittori fanno in un modo o nell’altro. Ha trattato poi il tema della disabilità in maniera molto delicata, presentandoci comunque una ragazza intelligente, anche se alcune scelte sono state dettate più da un’esigenza di trama che da una vera e propria riflessione su ciò che avrebbe fatto il personaggio. 

Voto?

3 e 75 su 5 (pensavate peggio, vero?) 


Adatto: 

- Se siete delle adolescenti che amano il paranormal romance e i dark accademia (ma non troppo)

- Se volete abbinare un romanzo al mese di Settembre (o comunque autunnale)

- Se vi piacciono i bad boy poco Bad

Non adatto:

- Per chi vuole qualcosa di più profondo

- Se volete un forbidden love davvero proibito

- Se amate i fantasmi 


Ringrazio comunque la Mondadori per la copia a scopo di recensione e Eynys Paolini Blog per aver organizzato l'evento!


Alla prossima,

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