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Recensione: Gordius di Massimiliano Niero

Trama 
Parma, ottobre 2026.
Qualcosa di oscuro sta trasformando gli uomini. Quando inizia l’invasione, per il tredicenne Andrea è l’ultimo giorno di normalità. Il Gordius attacca la mente e colpisce il sistema nervoso con l’unico scopo di trovare un nuovo ospite da infettare. È l’apocalisse. Asfissiato dai segreti che i suoi genitori nascondono, Andrea ha solo un modo per proteggersi: seguire l’indizio della compagna di classe Silvia Bojan e tentare di raggiungerla sulle colline del Cassio, nella falange Matheson. I giorni si fanno lotta costante, emotiva e fisica, per sopravvivere alla fine del mondo. Quando anche gli umani diventano mezzo di distruzione, la morte diviene un pericolo che si annida anche nei luoghi più sicuri, e bussa a ogni ora. Sulla strada per la salvezza, la compassione è un valore labile. E il tempo scorre. Lo senti il canto delle cicale? Vengono a prenderti.
Non mi aspettavo di sentirmi così...
Leggere è qualcosa di personale, che però abbiamo bisogno di condividere, e io ho bisogno di dirlo a tutti voi: Leggendo "Gordius di Massimiliano Niero" non mi aspettavo di sentirmi così. 
Gordius è un horror post apocalittico, un romanzo di formazione, un romanzo delicato e con un lieve accenno di romance. È una critica contro la nostra società. 
È tutto questo e altro senza essere mai "troppo", ma il giusto. In un equilibrio perfetto che ti porta a divorare il romanzo, che conta più di trecento pagine, in un solo pomeriggio perché l'urgenza di sapere è troppa e lo stile dell'autore è così scorrevole da farti sentire assuefatto. Io ho sentito l'urgenza di finirlo e quando poi è successo, perché tutti i libri prima o poi finiscono, ho ricevuto un colpo al cuore. 
Gordius è: Poetico. 
Come fa un horror a essere poetico? 
Non pensavo fosse possibile, o almeno non più, ma questo libro ha la delicatezza, perdonatemi il termine, dei romanzi di Edgar Allan Poe, l'adrenalina di Richard Matheson e la poeticità di Shakespeare. 
Niero descrive una società del futuro prossimo che in realtà e già qui e lo fa con durezza, ma non senza imprimere nelle sue parole un briciolo di speranza. 
Tutto il romanzo copre un arco temporale abbastanza ristretto, se escludiamo gli ultimi capitoli, in cui vediamo Andrea, il giovane protagonista, alle prese con i suoi genitori e un segreto che sarà in grado di sconvolgere la sua vita. Come dice suo padre più volte "dovrà crescere in fretta" e capire cosa vuol dire essere un adulto in un mondo che sta cambiando in maniera repentina e forse irreversibile.
Ho amato il rapporto dei ragazzi con i propri genitori, la critica sociale, l'ambientazione puramente italiana e tutti quei riferimenti nerd sparsi per tutto il romanzo. La storia d'amore tra Andrea e Silvia poi è stata così adorabile, così pura, che quasi avevo paura di mettermi a piangere (non è successo, ho pianto per altro). 
Se devo dirla tutta, non riesco a trovare a Gordius un lato negativo. 
Il finale ha preso il mio cuore e l'ha buttato da un treno in corsa, mi ha lasciato senza fiato e mi ha fatto riflettere. 
L'analogia con il Covid e il virus che invece colpisce la società descritta da Niero è stata spaziale e non ho potuto fare altro se non abbracciarla. 
Il volume poi, edito Lumien Edizioni, che ringrazio per la copia, è così curato che davvero non posso dire altro se non "Grazie". 
Secondo me è uno dei romanzi migliori che io abbia mai letto sull'argomento, uno dei migliori di quest'anno sicuramente!
Appassionante, che mette paura al punto giusto, che analizza la psicologia delle persone e il loro modo di comportarsi davanti alle catastrofi. 
Voto?
Specchio Speciale, ma solo perché non esiste un voto più alto.
Adatto:
- A chi ama gli zombie 
- A chi ama i romanzi di formazione
- A tutti coloro che hanno ancora una speranza che le cose possano cambiare
Non adatto: 
- A chi non vuole mettersi in discussione
- A chi si aspetta lo splatter puro 
Alla prossima, 

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