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Recensione: Niente di serio a parte l'amore di Annamaria Bosco

 


Buongiorno Specchietti!
Oggi vi parlo della novella Niente di serio a parte l’amore di Annamaria Bosco, uscita il 28 novembre.

TRAMA

A volte l’amore puoi trovarlo anche all’appuntamento sbagliato. 
Han Yoo-Nah non avrebbe mai creduto che un appuntamento al buio disastroso le avrebbe fatto incontrare l’uomo giusto. E infatti l’uomo giusto non lo trova affatto, ma in compenso ci si scontra, nel vero senso della parola, nello stesso ristorante.
Kang Seo-Yeon non cerca una storia d’amore, ma è difficile non farsi trascinare da quella ragazza che sembra capitargli tra i piedi in continuazione. 
Se è vero che l’amore può tirare fuori il meglio dalle persone, allora questo è il momento, per entrambi, di sperimentarlo. 
Lei deve imparare a credere in se stessa, lui ha bisogno di tutta la determinazione di questo mondo per realizzare il suo sogno. 
Forse il destino ha voluto che si incontrassero per essere l’uno la forza dell’altro. 
Ma sarà così semplice superare i pregiudizi e la paura di amare?


L’autrice ci trasporta in Corea per raccontarci la storia di Yoo-Nah e Seo-Yeon, due giovani alle prese con le piccole e grandi sfide della vita quotidiana: il lavoro, la famiglia, l’affermazione di sé e dei propri sogni.
L’amore, in questo quadro, ha un ruolo secondario per entrambi, al punto che il loro primo incontro è più un vero e proprio scontro, seguito da una serie di coincidenze che continuano a metterli l’uno sulla strada dell’altro. 
Yoo-Nah è una cuoca. Dopo la morte di suo padre ha preso le redini del ristorante di famiglia e si barcamena in cucina, cercando di dimostrarsi all’altezza dell’amato genitore. Il Paradise è la sua vita, ma per quanto cucinare sia la sua passione, Yoo-Nah rimane ancorata al ricordo del papà, riproducendo fedelmente le sue ricette senza osare introdurre del suo all’interno dei piatti che propone ai clienti, per paura di non essere apprezzata. 
Seo-Yeon è un giovane aspirante fotografo che ha disatteso tutte le aspettative della propria famiglia per seguire quella che sapeva essere la sua strada. Ha un’unica persona su cui poter contare a parte se stesso, il suo amico e manager Gang-Dong, che lo sprona e aiuta a realizzare il proprio sogno di sfondare come fotografo professionista. Il diniego della sua famiglia, però, è un peso consistente da portare, così come il proposito del padre di ostacolare in ogni modo la sua carriera e Seo-Yeon fa sempre più fatica a mantenere salda la propria determinazione.
L’incontro con Yoo-Nah darà una scossa inaspettata alla sua vita, portando nel suo mondo una variabile nuova: l’amore.
Yoo-Nah invade la sua vita in modo insolito e lo spiazza e incuriosisce con le sue contraddizioni. Il destino poi ci mette lo zampino e in un modo o nell’altro i due finiscono per ritrovarsi insieme occasione dopo occasione. Il rapporto tra i due cresce pian piano e, un po’ per volta, i ragazzi si rendono conto di essere molto simili per certi versi e complementari per altri. 
Seo-Yeon è la scintilla che aiuta Yoo-Nah a mettersi in gioco come cuoca e lei è la ventata di freschezza e dolcezza in grado di donare nuova forza, oltre che un appoggio inaspettato, al ragazzo. 
Ci saranno ovviamente delle piccole prove da superare, incomprensioni che metteranno alla prova quel nuovo rapporto, mostrando le fragilità ancora presenti nel cuore di entrambi. Ma l’amore è sempre in grado di trovare la strada giusta per emergere.

Di questa storia mi è piaciuta la semplicità, l’assenza di drammi eccessivi, tira e molla e tragedie. Una lettura scorrevole e leggera che mi ha tenuta sulle nuvole per alcune ore. La ventata di aria fresca che mi serviva. 
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, gestita in modo ottimale nonostante la brevità della novella, e anche i parallelismi che l’autrice ha saputo creare tra i due protagonisti che, seppure diversi, condividono alcuni tratti importanti. 
Il rapporto con la famiglia, ad esempio: da una parte abbiamo Seo-Yeong che è rimasto solo e deve vedersela con le difficoltà della vita senza l’appoggio dei suoi cari, dall’altra Yoo-Nah, la cui famiglia è una presenza quasi ingombrante, che sottopone la giovane a un carico di aspettative esagerato. 
L’arte è un altro elemento che accomuna i due protagonisti: la fotografia da un lato e la pittura – una passione e dote che possiede Yoo-Nah – dall’altra. Entrambi sono in grado di rappresentare il mondo che li circonda attraverso l’arte ed esprimere se stessi. 

Lo stile di Annamaria si conferma pulito, corretto, scorrevole e moderno. La prospettiva sull’amore è romantica, ricca di buoni sentimenti e gesti carichi di significato in grado di coinvolgere il lettore anche in assenza di scene esplicite.
Per questi motivi assegno a questa novella quattro specchi e la consiglio a tutti coloro che amano sognare e adorano i lieto fine da favola.



Alla prossima recensione, Specchietti!
La vostra Violet Lily



Commenti

  1. Grazie mille per averlo letto e recensito. Di solito le mie storie sono complicate e piene di sofferenza, ma stavolta mi sono buttata su una novella più leggera. Ogni tanto abbiamo bisogno solo di sognare.

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