Recensione: Ogni nostra scintilla di Sara Mangione

 



Un cowboy che veste come un uomo d’affari.
Determinato e riflessivo, Nolan Jackson è il più tranquillo e taciturno tra i suoi fratelli, ma il suo passato continua a tormentarlo.

Un vigile del fuoco con la parlantina.
Kira Hill è tutto fuorché la ragazza sicura che lascia trasparire. Delusa e pronta a dimostrare quanto vale non cerca l’amore, anche se con Nolan Jackson nei paraggi non riesce a concentrarsi.

Si conoscono da sempre, ma qualcosa li blocca a fare quel passo che potrebbe portare la semplice conoscenza ad altro. Riusciranno ad abbattere i loro muri e le loro paure prima che sia troppo tardi ed entrambi si perdano?

Libro autoconclusivo che può essere letto come stand-alone.



E se la donna della tua vita fosse sempre stata accanto a te?

Eh sì, dopo la storia sul tenebroso Einar e sulla sua piccola selvaggia Ilia, arrivano loro due: Nolan Jackson, il cowboy più elegante di sempre, e Kira, l’introversa vigile del fuoco.

Nolan e Kira si conoscono da sempre, perché le loro vite sono state intrecciate da Einar, fratello di lui, e Ilia, migliore amica di lei.

Voi direte: allora tutto semplice, no? Questo romanzo è un friends to lovers e vissero felici e contenti tutti.

E invece no, o almeno non solo, perché Sara Mangione qui ne tira fuori delle belle.

La prima? Ilia non vuole che i suoi fratelli ci provino con Kira, perché è terrorizzata dal perderla (cosa che si capiva già nel primo romanzo, ma qui è più presente). È convinta che, se lei si lasciasse in malo modo con uno dei suoi tre (fighissimi) fratelli, alla fine uscirebbe dalla sua vita, perciò non può permetterlo.

Ma Ilia non sa che tutto sta già accadendo, e forse da prima che lei anche solo ci pensasse, perché Nolan brucia per Kira e Kira non è da meno.

Nolan, che sembra il più riflessivo dei fratelli Jackson, dentro ha un fuoco che solo Kira può spegnere, solo che la ragazza non è la persona che tutti credono.

A dispetto del lavoro, dove deve essere sempre in allerta, pronta e sicura di sé, nella vita privata Kira è tutto fuorché quello, perché i dubbi, le incertezze sono all’ordine del giorno.

Se solo ne parlasse con Nolan, se solo riuscisse a dirgli ciò che pensa davvero, se solo riuscisse a mostrare la vera sé con tutte le sue fragilità e le sue preoccupazioni.

Se solo Nolan riuscisse a fare il primo passo, se solo riuscisse a farle capire che non è solo un cowboy d’affari sempre col naso fra i numeri e le scadenze, se solo riuscisse a farsi conoscere per quello che è.

Muri.

Discrepanze.

Dipendenze.

Famiglia (acquisita e non).

Amore.

Sara Mangione ci riporta di nuovo al Jackson Ranch e lo fa col botto con una storia che tiene col fiato sospeso in cui nulla è lasciato al caso.

Uno stile senza dubbio maturato dal primo volume, perché più introspettivo, ci racconta di nuovo dei Jackson, facendoci desiderare di avere un ranch, sì, ma anche e soprattutto un RICCIO DOMESTICO! Sì, lo voglio anche io. Senza dubbio.



Consigliato a chi non ha paura di immergersi in una storia piena di pathos e scene piccanti (mai volgari). 5 specchi





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