Review Party: La figlia della foresta

Trama
Nell'Irlanda del X secolo, sospesa tra mito e storia, vive Lord Colum di Sevenwaters con i suoi sette figli, sei ragazzi e una bambina, Sorha. Sarà proprio lei, la più piccola della famiglia, a proteggere la casata e difendere la loro terra dai nemici britanni: il padre, infatti, è stato stregato da Lady Oonagh e i fratelli sono stati colpiti da un incantesimo che solo la ragazza potrà sciogliere. Per riuscirci, dovrà sostenere un lungo esilio da Sevenwaters e affrontare imprese durissime, che la feriranno nel corpo e nell'anima. E quando si troverà prigioniera degli avversari, la sua stessa vita – insieme a quella di coloro che ama – sarà in pericolo. Sorha conoscerà la paura, il tradimento, ma anche l'onore, la lealtà. E soprattutto l'amore. Basato su una solida conoscenza del mondo celtico e ispirato all'antico racconto "I sei cigni", ripreso anche dai Grimm e da Andersen, "La figlia della foresta" intreccia tipici elementi fiabeschi (la matrigna malvagia, la metamorfosi magica, l'imposizione del silenzio) con le vicende di una vera famiglia che affronta difficoltà di ogni genere mettendo a dura prova i propri valori. È un'indimenticabile storia di coraggio che nasce dalla perdita, e di vite per sempre trasformate, capace, come le migliori leggende, di risvegliare in chi legge allo stesso tempo il senso del meraviglioso e la consapevolezza dei misteriosi schemi dell'esistenza.

Prima di iniziare vorrei ringraziare come sempre chi ha organizzato l'evento e la Mondadori per il file digitale (Ho comprato comunque il cartaceo, sia per la cover sia perché avevo capito che la storia mi sarebbe piaciuta da impazzire)
Vi lascio sotto, come sempre, il banner dedicato all'evento!
Ci sono quattro elementi che hanno reso questo romanzo, a parere mio, vincente:
1) È un retelling 
2) È ambientato in Irlanda
3) Celebra l'amore tra fratelli
4) C'è una storia d'amore che potremmo definire "impossibile".
Adesso analizziamo punto per punto:

"È un retelling"
Leggendo "La figlia della foresta" si ha l'impressione di trovarsi davanti a qualcosa di conosciuto, qualcosa di magico che ha il sapore delle antiche storie lette davanti al camino. Dopo aver letto la nota iniziale dell'autrice, che io ho letto alla fine per non anticiparmi niente, ho avuto la conferma che si trattasse della storia dei fratelli Grimm "I sei cigni", proveniente da un'antica fiaba tedesca. La Juliet Marillier ha però sì riportato la celebre fiaba, ma ha cambiato ambientazione e approfondito alcuni aspetti che per mancanza di spazio non possiamo approfondire in una fiaba. 
"La figlia della foresta" quindi diventa un qualcosa di nuovo che finiamo per amare per le sue old vibes. 

"È ambientato in Irlanda"
Come vi ho anticipato, la Marillier ha cambiato alla fiaba ambientazione, spostando la nostra storia in Irlanda con riferimenti alla mitologia celtica e degli spiriti della natura e io ho trovato la scelta del tutto azzeccata! È come se "I sei cigni" avessero cambiato vestito, trovando in questo nuovo qualcosa che si adatta perfettamente allo stile e al messaggio che voleva lanciare.
Ci troviamo in un Irlanda selvaggia, con fortezze, vichinghi pronti ad attaccare, druidi che vivono in monasteri diroccati e fanciulle che apprendono l'arte dell'antica magia medicinale. Ci troviamo davanti una guerra contro un nemico che non è il vero nemico e di un Signore che si mette in casa qualcuno che dovrebbe essere combattuto.

"Celebra l'amore tra fratelli"
Proprio come accade per la storia originale, "Figlia della foresta" celebra l'amore tra fratelli, quell'amore che nessun incantesimo, nemico, divergenza, potrà mai rompere. Sorha e i suoi sei fratelli, ognuno con il proprio carattere e sogni e paure, restano uniti nonostante tutto... nonostante tutti. 

"C'è una storia d'amore che potremmo definire impossibile"
Come ogni fantasy da me amato e che si rispetti, la love story non poteva mancare! Un po' diverso dall'antica fiaba, ma molto più strutturato e ugualmente da batti cuore. 

Lo stile della Marillier è incantevole, ipnotico e lascia pagina dopo pagina con il fiato in sospeso. Con le sue parole sembra dipingere ogni scena, ogni singolo personaggio, lasciandoci avvolgere dal racconto come da una calda coperta. 
Sorha è una protagonista che nonostante i suoi anni non si lascia scoraggiare e che cresce man mano che andiamo avanti nella storia senza mai lasciarsi abbattere. Tra magia e amore, tra paura e segreti, "La figlia della foresta " diventa il romanzo perfetto per l'inverno che sta per arrivare. Ho anche scoperto che fa parte di una serie, oltretutto uscita anni fa in un'altra edizione, e non vedo l'ora di leggere il seguito!

Consigliato
- A chi ama i retelling
- A chi ama la magia
- A chi vuole una storia avventurosa che abbia il sapore della cioccolata calda

Non consigliato
- A chi non ama le rivisitazioni delle antiche storie
- A chi non ama le serie 

Assegno quindi lo specchio Speciale! 
Alla prossima,

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