Recensione: Anime perse Destini ritrovati di Elisa Crescenzi
Titolo: Anime perse Destini ritrovati
Serie: Souls’ Series Vol. 2
Autrice: Elisa Crescenzi
Genere: Enemies to Lovers
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 7 gennaio 2019
Pagine: 356
Disponibile in: Ebook (€. 0,99), cartaceo (€12.99) e su Kindle Unlimited.
Trama:
Sono gli errori del passato a rendere il presente una vera e propria
battaglia. Sebastiano combatte contro i propri demoni, che l’hanno reso il
ragazzo distaccato e chiuso che mostra a tutti, ma dietro la facciata da duro
si nasconde ben altro, forse più di quello che lui stesso ricorda. Alessandra,
dal canto suo, non è una ragazza facile, perennemente alla ricerca di un suo
equilibrio che la tenga a galla in questa vita dall’apparenza perfetta. Il loro
primo incontro è più un vero e proprio scontro, nel quale le discussioni non
mancano. Cosa succede se due teste calde si ritrovano a dover fare i conti con
le proprie sensazioni? Avranno la meglio le emozioni, o i ricordi sono ancora
troppo vividi? Ma attenzione, il passato è sempre in allerta e potrebbe bussare
alla porta, anche in questo esatto momento...Siamo noi gli artefici del nostro
futuro e di ogni scelta... È facile perdersi nei propri errori, ma l’importante
è riuscire a ritrovare sempre la strada di casa.
Ciao a tutti, Specchietti.
Oggi vi parlo del secondo volume della Souls’ Series, Anime
perse. Destini ritrovati, di Elisa Crescenzi.
Se vi siete persi la recensione al primo volume, Anime sbagliate.
Destini incrociati, questo è il link: https://bit.ly/2LKuiZb.
Anche perché, miei cari lettori, è doveroso per me dirvi che, pur
trattandosi di autoconclusivi, i volumi della Souls’ Series sono tutti
intrecciati tra di loro ed è quindi necessario leggerli in ordine per non
perdersi nella narrazione.
I protagonisti di questa nuova storia sono Alessandra e Sebastiano,
rispettivamente la migliore amica di Giulia e il fratello di Stefano, che
abbiamo conosciuto e amato nel volume precedente.
Alessandra e Sebastiano non si sopportano. Ci è chiaro fin dal loro primo
incontro ed Elisa, nell’intrecciare le loro vite, ce lo dimostra egregiamente a
suon di battute al vetriolo, occhiatacce e dichiarazioni di guerra tra i due.
Si sa, però, che spesso atteggiamenti di questo tipo nascondo in realtà
un’attrazione a cui è difficile resistere. Ed è proprio quello che accade ad
Ale e Seba quando, all’improvviso, si ritrovano a fare i conti con la passione
che esplode inaspettata e il crescere di un sentimento tanto forte quanto
spaventoso.
Due anime perse, quelle di Ale e Seba, che nascondo dietro ai sorrisi, ai
modi spigliati e all’indifferenza verso il mondo, le ferite della vita, la
paura di fallire, di non essere capaci di amare e che sembrano non riuscire a
trovare il modo di convivere.
A complicare ancor di più la loro storia, il passato di Seba che torna a
bussare inaspettato alla sua porta, stravolgendo il precario equilibrio che
sembra aver trovato con la sua bionda.
Riusciranno i due a ritrovarsi? L’amore che vedono nei gesti e nelle parole
di Stefano e Giulia può essere qualcosa alla loro portata?
Cari Specchietti, la storia raccontata da Elisa Crescenzi è coinvolgente e
la chimica tra i due è capace di incollare il lettore alle pagine. Punti di
forza, questi, che mi hanno portata a macinare le quasi quattrocento pagine in
un paio di giorni, nonostante gli impegni.
Alessandra e Sebastiano sono ben caratterizzati e capaci di esprimere fino
in fondo i propri sentimenti.
Nonostante questo, però, ci sono degli aspetti che hanno reso la lettura
meno godibile di quanto avrebbe potuto.
Se da una parte, nella scrittura di Elisa Crescenzi, troviamo gli stessi
limiti del primo volume (cambi di scena non segnalati e che confondono, errori
nella strutturazione del testo, refusi) dall’altra ho trovato un’eccessiva
ripetizione di concetti e pensieri dei due protagonisti, così come non ho
apprezzato l’eccessivo spazio lasciato alla storia d’amore di Stefano e Giulia.
Che il loro sia un amore totalizzante, che porta a provare anche una sana
invidia, lo abbiamo capito e apprezzato nel primo volume, anche attraverso gli
occhi di Sebastiano e Alessandra. Il concetto, ripreso più volte soprattutto
all’inizio di questo volume, mi è risultato inutilmente ridondante, e incapace
di apportare alcunché di nuovo e interessante alla storia principale.
Alcune scene, poi, mi sono sembrate poco probabili ed eccessive: le
litigate di Alessandra e Sebastiano, per quanto in perfetta linea con i
personaggi, capitano spesso in luoghi o momenti poco appropriati, passando però
in sordina a occhio esterno.
Peccato, davvero, perché Anime perse. Destini ritrovati mi aveva fin
da subito presa molto più del primo volume. Forse lavorare sul testo con
l’aiuto di un editor avrebbe reso meglio tutto il potenziale di questa storia.
Ovviamente, come ben sapete, le recensioni di Libri Riflessi rispecchiano
il parere personale di ognuno di noi, quindi non prendete quello che vi dico
per oro colato, leggete il romanzo e fatemi sapere la vostra opinione.
Intanto, alla storia di Ale e Seba e a Elisa Crescenzi vanno i nostri tre
specchi.
Alla prossima lettura, la vostra Irish Girl.
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