Passa ai contenuti principali

Io sono Leggenda di Richard Matheson - Blogtour: L'uomo, l'animale sociale

Trama
Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta, eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole.
Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto.



Buon 25 Aprile cari lettori! Con la mia tappa di oggi siamo quasi giunti alla fine di questo meraviglioso viaggio; questo blog tour è stato meraviglioso e terrificante insieme. 
Meraviglioso perché realizzato con delle persona fantastiche con cui c'è un rapporto al di fuori di tutto questo e che mi sento di ringraziare per il supporto che mi danno anche nella vita reale. Una menzione speciale però va a Manu del blog "Il mondo di sopra" che ha creato l'evento e a J.A. Windgale che con la sua energia pseudo-distruttiva, regala gioie e insegnamenti alle mie lunghe giornate. 
Grazie anche alla Mondadori, sia per averci permesso di creare questo evento che per aver fatto la degna traduzione di questo libro fantastico. 
Che dite, iniziamo? 





Uomo, l'animale sociale 


"Neanche tutta la conoscenza racchiusa tra le pagine di quei libri poteva spegnere il fuoco che sentiva dentro; neanche secoli di parole potevano domare l'inconscio e inespresso desiderio della carne."

Immaginate di restare soli...
Immaginate che i vostri simili spariscano a causa di un virus misterioso e incomprensibile. 
Ecco, siete diventati "Robert Neville", protagonista del libro "Io sono Leggenda" di Richard Matheson. 
"Un uomo poteva abituarsi a qualsiasi cosa, se necessario"

Immaginate tutto questo, o forse no, perché da un certo punto di vista, la vita di Robert Neville è quella che in questi mesi stiamo vivendo, a causa di un distanziamento sociale forzato, cui siamo costretti per salvaguardare la nostra salute. 
Io, soggetto a rischio, non ho contatti con gli esseri umani fuori dal cancello di casa mia da esattamente cinquantasei giorni... grazie a questo ho capito Robert Neville. 

"Fuori si sentivano ogni tanto gli uccellini, e anche loro assenza sembrava esserci comunque un suono di sottofondo. Inspiegabile, forse, ma all'aperto non si aveva mai quella sensazione di silenzio mortale che invece caratterizzava l'interno di un edificio. Soprattutto lì, in quella gigantesca struttura di pietra grigia che ospitava la letteratura di un'umanità defunta. Forse dipendeva dal sentirsi circondati da muri, pensò,  era qualcosa di puramente psicologico. Saperlo, però, non semplificava le cose.  Non c'erano più psichiatri che potessero diagnosticare nevrosi infondate e allucinazioni uditive. L'ultimo uomo al mondo era inesorabilmente costretto a subire le proprie illusioni."
"L'uomo è un animale sociale", già Aristotele l'aveva scoperto nell'antica Grecia durante i suoi studi filosofici, ripreso da Darwin molto più in là che dimostrò che non era solo l'uomo ad aver bisogno dei suoi simili, ma tutti gli esseri viventi, che si aggregano e coalizzano con altri esseri della propria specie, creando una sinergia... una società. 

Ma cos'è una società? Come lo colleghiamo questo discorso a questo romanzo? 


"Sono un animale! esultò. Sono uno stupido, stolto animale e ora bevo!"

La società è un insieme di individui organizzato che vivono insieme nel rispetto delle regole. Fin da piccoli siamo abituati, anche se inconsciamente, a vivere in una mini-società, la nostra famiglia, società che va allargandosi man mano che si cresce permettendoci di confrontarci e avere anche conflitti che andranno a formare la nostra personalità nel corso del tempo. 
Se a un individuo, soprattutto, in età adulta, togli la possibilità di avere questo rapporto, questa crescita interiore e scambio verso l'esterno, sarà propenso, perché nella sua natura, a incorrere in declino psicologico irreversibile. 
Gli esseri umani non sono stati quindi creati per restare da soli. 


Robert Neville - L'io distrutto 

"Per quanto tempo ancora, quanto ancora?"

Se come abbiamo detto sopra, siamo generalmente propensi ad aggregarci, è pur vero che abbiamo in noi un istinto di sopravvivenza che è più forte di tutto il resto. Quell'istinto che ci fa vivere, anzi forse sopravvivere, anche durante i momenti più critici della nostra esistenza. L'istinto di sopravvivenza è mentale e al tempo stesso innato, cioè uno scatto, nonostante tutto razionale, che ci porta a proteggere la nostra vita, anche quando non esiste un motivo per farlo. 
Robert Neville era rimasto solo, i suoi ricordi lo stavano distruggendo e i mostri lo stavano cercando, egli comunque ha cercato di aggrapparsi a una qualche speranza di salvare chi era mutato o ancora di trovare quelli che come lui si erano salvati. Ha organizzato le sue giornate secondo schemi specifici da rispettare, una specie di orologio montessori, per non perdere del tutto coscienza del tempo e dello spazio e quando ha creduto di aver trovato un essere uguale a lui, ha fatto di tutto per aggrapparsi all'idea dell'amore... 


"Sono impazzito. Furono quelle le parole che d'un tratto gli affiorarono alla mente. Ma l'idea di esserlo davvero lo turbava meno dell'eventualità che la donne fosse reale. In effetti, si era quasi preparato a un certo tipo di allucinazioni. Era plausibile. L'uomo che moriva di siete vedeva un miraggio di laghi. Perché un uomo che aveva sete di compagnia non avrebbe dovuto vedere una donna che camminava sotto il sole?"

Si è rifugiato nell'alcol e nella musica nei momenti di maggiore sconforto, trovando conforto nelle note e allo stesso tempo struggimento. L'autore ha disseminato il romanzo di canzoni ascoltate dal protagonista, per aiutarci a entrare ancor più in sintonia con quello che stava vivendo. 

Playlist by Robert Neville 



Leggere "Io sono leggenda" aiuta riflettere sotto tutti i punti di vista. Aiuta a non dare per scontato quello che abbiamo, a metterci in discussione e prepararci per qualcosa che forse, in futuro, dovremmo affrontare... o che forse stiamo già affrontando. 


-CuorediInchiostro

Commenti

  1. Che tappa meravigliosa sei riuscita a creare amica mia. Solo tu potevi dare giustizia all'uomo solo.

    RispondiElimina
  2. Ho un'energia pseudo-distruttiva, AHAHAHAH! Adoro 💜 A parte tutto, mi è piaciuto moltissimo questo approfondimento.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

In piedi, Signori, davanti ad una Donna (William Shakespeare)

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato,  per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi, Signori, davanti ad una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l'anima, perché Lei la sa vedere, perché Lei sa farla cantare. In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano, ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli, e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre. In piedi, sempre in piedi, miei Signori, quando entra nella stanza e suona l'amore e quando vi nasconde il dolore e la solitudine e il bisogno terribile di essere amata. Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla quando Lei crolla sotto il peso del mondo Non ha bisogno della vost...

Recensione "dramosa": Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo

Buongiorno Specchietti. Oggi vi parlo di uno di quei K-drama che dovere assolutamente vedere. Si tratta di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo , basato sul romanzo cinese Bubujingxi di Tong Hua e che vede come interpreti la mia amatissima Lee Jie-Un, conosciuta anche come IU, e Lee Joon-Gi che, ve lo dico, è entrato di diritto tra i miei oppa del cuore. Trama: Triste e amareggiata dopo aver scoperto che il fidanzato la tradisce con una sua amica, durante un'eclissi di sole Go Ha-jin annega in un laghetto dopo aver salvato un bambino che vi era caduto dentro, e si ritrova nell'anno 941, durante il regno di Taejo, fondatore della dinastia Goryeo . Ha-jin si risveglia nel corpo di Hae Soo, cugina della moglie del principe Wang Wook, ottavo figlio del sovrano, e, resasi conto di non aver modo di tornare al suo tempo, decide di continuare a vivere a Goryeo. La ragazza viene aiutata ad adattarsi alla nuova realtà da Wang Wook, del quale si innamora, facendo anche la conoscenza degli altr...

Prendi il mio cuore e portalo lontano- Saffo

Siamo quasi arrivati al 14 febbraio: San Valentino. ho pensato che sarebbe stato bello regalare a questa giornata una poesia dalle dolci note della poetessa greca Saffo. versi delicati e lievi che invitano ad estraniarsi da tutto e celebrare l'amore attraverso un distacco, un'altra realtà, un invito ad essere portati via dalla persona che amiamo, S affo descrive nel dettaglio la fenomenologia amorosa, la voce che manca, l'agitazione del cuore nel petto, l'energia dell'amore esplodere sotto la pelle. il tutto ci regala una serie di versi che con dolcezza e naturalezza riescono a farci percepire le dinamiche di un cuore innamorato. Prendi il mio cuore e portalo lontano,  dove nessuno ci conosce,   dove il tempo non esiste,   dove possiamo incontrarci,   senza età e ricordi, senza passato.   Con una luce che nasce all'orizzonte   e un domani sereno e silenzioso.   Prendi il mio sguardo e portalo lontano, ...