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Recensione: Tu che non sei Romantica


Trama

Giacomo Canicossa, poeta professionista vivente, di donne ne ha già perse due: Agata, che tre anni fa è partita per le Lontane Americhe, e Anna, che se n'è andata da dieci giorni e gli ha lasciato soltanto una pianta di ficus. Certo, il lavoro va bene: ha un contratto con una Grande Casa Editrice, una editor pazza che lo chiama giorno e notte e un romanzo segreto ad alto tasso di romanticismo con cui spera di vincere il Premio Strega. Ma che senso ha il successo quando manca l'amore? La solitudine è tale che Giacomo inizia a soffrire di allucinazioni: nel suo salotto è comparso un bambino in pigiama, con grandi occhiali e una strana passione per la chimica, che si nutre solo di pizza e Nesquik. Insomma, c'è di che preoccuparsi. Ma Giacomo sa che per tutti i problemi c'è una soluzione infallibile: la fuga. Così scappa a Roma, sedotto dal mondo dorato del cinema, e cerca di dimenticare Anna avventurandosi negli abissi di Tinder… Dopo il successo di D'amore si muore ma io no, Guido Catalano torna al romanzo con una storia piena di baci, di poesia, di gatti, di sguardi, ma anche di guerra e di paura, di sesso e di magia. E amore, ovviamente: di amore ce n'è così tanto che perfino tu - proprio tu, tu che non sei romantica - non riuscirai più a farne a meno. Altrimenti, che razza di storia sarebbe?

 Recensione

Ho tenuto questo libro fermo nella mia libreria per un po'. L'ho preso, l'ho posato, l'ho sfogliato e l'ho riposato cercando di analizzare il titolo: Tu che non sei Romantica.
Ma chi è questa "Tu"? Perché non è romantica? Perché in copertina ci sono dei corpi celesti colorati di rosa?
Prima di andare in vacanza, a esattamente 700 km di distanza dalla mia amata libreria, ho ficcato qualche libro a caso nella valigia e tra loro c'era anche questo.

Ci ho messo diversi giorni per terminare questo romanzo e ammetto che all'inizio non riuscivo a capirlo. È stato così finché non ho smesso di farmi domande.
"Tu che non sei Romantica" è un libro di risposte.
È una storia che si intreccia ad altre fino a ritornare al punto di partenza, che è semplicemente "l'amore".

Il libro infatti inizia con una storia d'amore che viene distrutta da un uomo alto, vestito di nero, parecchio incline all'ironia e viene salvata da un bambino che non tutti riescono a vedere.

Lo stile di scrittura è meraviglioso, poetico e assolutamente folle come l'autore stesso mi è sembrato.

Il protagonista, Guido,  che sembra l'alterego di Catalano, è completamente pazzo!
 Però in senso buono... Uno di quei personaggi che li leggi e non sai se vuoi picchiarli, farti pagare i fazzoletti perché ti hanno fatto piangere, oppure offrirgli un caffè.

Il tutto è ambientato a Torino, ma anche Roma e su una chat, insomma: un po' qui lì.
È un libro fatto di poesia, di oasi nel deserto e di fame, di sete, di affetto... Un Romanzo per chi ha perso tutto e chi ha trovato "Il tutto".

Sulla trama non ho molto altro da dire, alla fine è una storia lineare che all' improvviso, come un albero, va in cerca di mille svolte diverse.
La storia di un uomo che pensava di essere Arrivato, finché non ha scoperto che il suo viaggio era solo Iniziato.


-CuorediInchiostro

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