Un libro per un mese: Febbraio = Memoria!


Buongiorno, Specchietti!
Febbraio sta finendo ed è arrivato il momento di presentarvi il nostro Libro per un mese.

Come spiegato nel dettaglio in questo articolo, Un libro per un mese è un progetto ideato da The shelter of books che coinvolge decine di blog, youtuber e influencer. Lo scopo è parlare ogni mese di almeno un libro che rappresenti maggiormente un tema prescelto.

Pronti a scoprire il tema di febbraio?


Febbraio = Memoria
Il secondo mese dell'anno è dedicato alla memoria, un tema complesso e dalle mille sfumature. Il 2019 è ormai iniziato, abbiamo già ingranato la marcia, eppure non possiamo evitarci il lusso di ricordare. Viaggiamo in avanti, sì, ma col nostro bagaglio alle spalle!

Che cos'è la memoria?
A essere sincera ammetto di non essermi mai fermata a riflettere troppo sul tema, non sentendomici così particolarmente connessa. Per me la memoria è qualcosa di ufficiale, solenne, che ci definisce, come un'istituzione. Più autorevole del leggero ricordo, per quanto alla fin fine (anche) di ricordi è fatta.
La memoria può essere positiva o negativa, ma è qualcosa che è importante rammentare: una fonte di ricchezza, esperienze e conoscenza. È anche grazie alla memoria che cresciamo. È una possibilità per farci più saggi. E quale delle mie letture ne parla al meglio?


Il mio libro del mese
Il libro che più di tutti mi ha fatto riflettere sulla memoria è....


Everlost di Neal Shusterman!


Trama
Nick sta andando al matrimonio del cugino quando la Mercedes del padre va a schiantarsi contro la Toyota sulla quale viaggia Allie, in quel momento impegnata a discutere con i genitori sul volume della musica che sta ascoltando. Molto tempo dopo, che per Nick e Allie dura solo un attimo, i due si risvegliano. Sono morti, eppure sono rimasti qui, nel mondo. Il mondo, però, non si accorge più di loro.
Per un motivo sconosciuto sono rimasti incastrati fra la vita e la morte, in quella specie di limbo che si chiama Everlost. È pericoloso, è spaventoso ma non è disabitato. Molti altri vivono, se così si può dire, in quella sospensione del tempo e del giudizio, ma nessuno di loro è adulto. A Everlost ci sono solo ragazzi, tutti cristallizzati nell'attimo in cui sono morti. Stessi vestiti, stesse abitudini, stesso linguaggio. Stessa angoscia, almeno all'inizio. Poi l'abitudine prende il sopravvento e tutti si rassegnano a perdere la memoria del proprio passato. Ci si dimentica della propria famiglia, dei propri amici; persino del proprio nome. Tutti gli abitanti di Everlost si rassegnano e dimenticano. Tutti, tranne due.


Perché è il mio emblema di memoria?
Come si intuisce già solo dalla sinossi, la memoria non è il tema principale di Everlost ma solo una componente laterale. Il cardine centrale del libro è la morte. E allora perché a me ha parlato di memoria?
A Everlost i ragazzi si cristallizzano nel momento in cui sono morti, si rassegnano. Dimenticano. Non perdono solo i propri ricordi, ma il passato, gli amici, la famiglia, se stessi, ciò che erano, ciò che sono stati, il futuro. Di loro resta solo l'immagine sbiadita di come sono morti: sono persi per sempre. Bloccati a Everlost, non possono né essere né diventare altro, crescere. Non è la morte la fine di tutto: è la perdita della memoria.
Credo sia una riflessione estremamente potente ed evocativa. Di certo è uno degli spunti che più mi ha incuriosito e fatto pensare al concetto di memoria. Il presente è la dimensione a cui apparteniamo, quella in cui agiamo, ed è dannoso vivere solo di ciò che è stato o ciò che (forse) sarà. Eppure che cosa saremmo se non avessimo anche un passato e un futuro? Credo che quella di Everlost sia una buona risposta.

E per voi? Qual è il libro che più vi ha parlato di memoria?


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