Recensione "Imperfetti sconosciuti" by Daniela Volonté
Trama
Sabina ha trent'anni, fa due lavori per riuscire a pagare il mutuo e coltiva una grande passione: la scrittura. Il libri che pubblica sono il suo orgoglio. Mette se stessa nelle storie che scrive, perché sa bene quanto le parole abbiano il potere di far emozionare.
Un giorno, alla ricerca di informazioni per il suo ultimo romanzo, scrive un post sui social in un gruppo di appassionati di moto. L'unico a risponderle è un certo Jacopo, che la contatta sulla chat privata e si dimostra disponibile ad aiutarla. Con il tempo i messaggi tra i due diventano sempre più assurdi, costellati di battibecchi, battute affilate, ma anche di piccole confidenze e consigli.
Ma chi è davvero Jacopo? E perché si è lasciato coinvolgere così da una conversazione virtuale cominciata per caso? La curiosità per un possibile incontro è forte, ma Sabina sa bene che non basta qualche battuta dietro a uno schermo per rendere un rapporto sincero. E allora com'è possibile che quando legge quei messaggi le batta così forte il cuore?
Recensione
Imperfetti sconosciuti è uno dei titoli che la Newton Compton ha presentato in anteprima nel suo ultimo incontro con le blogger (e di cui aspettavo paziente l'uscita). 100% romance, il romanzo conta 288 pagine ed è stato scritto da Daniela Volonté, autrice già conosciuta nel panorama italiano dagli amanti del genere.
A farmi interessare al libro sono state le parole della editor che ce l'ha presentato, che è riuscita a stregarci tutte. E la prima copertina, poi cambiata con quella definitiva. Ma anche la trama ci ha messo del suo: credo siano rare nel web le persone a cui non sia mai capitato almeno un tentativo di rimorchio via social, eppure di romanzi che lo usano come espediente narrativo ne ho trovati davvero pochi. Ma è un altro l'elemento ancora più interessante di questo romance.
Pubblicato agli inizi del 2019, Imperfetti sconosciuti nasce in realtà molto tempo prima da un esperimento dell'autrice. In una sfida contro se stessa (provare a scatenare emozioni usando frasi brevi e un linguaggio 3.0), Daniela Volonté ha postato sul suo profilo Facebook una storia a puntate: undici video che simulano lo scambio di messaggi in una chat qualunque. I video sono ancora caricati su Youtube e i rispettivi link sono indicati nelle prime pagine del libro.
Se dovessi definire Imperfetti sconosciuti con una parola userei quotidianità.
Quotidianità nella storia, che potrebbe essere l'esistenza comune di ognuno di noi: la vita di Sabina è quella della maggior parte dei giovani italiani, costretti a fare due lavori e mezzo e a correre come delle trottole per mantenersi da soli e portare avanti le proprie passioni. I problemi di Jacopo, tra vita privata, lavoro e famiglia, possono rispecchiare quelli di chiunque. E anche la loro storia scorre un giorno dopo l'altro, senza grandi colpi di scena, nella quotidianità più normale e comune.
Daniela Volonté è bravissima a farne un punto di forza: invece di rischiare di appiattire il romanzo, questa normalità lo rende molto più vicino al lettore. Immedesimarsi nella trama e nei suoi attori è facilissimo, perché potrebbe essere la storia di ciascuno di noi.
Di più, l'autrice coglie l'occasione per ricordare un messaggio fondamentale: la chiave non è avere sempre e per forza una vita spettacolare e a tremila all'ora, ma vivere pienamente la quotidianità riempiendola di ciò che porta bellezza fuori e dentro di noi.
Quotidianità è anche nel linguaggio: comune, scorrevole. È evidente che Daniela Volonté abbia scelto di adeguare il suo stile al parlato di tutti i giorni. Grande attenzione è stata data anche ai messaggi tra i due protagonisti, che narrano le vicende in prima persona alternandosi al microfono. I vari scambi, infatti, riflettono bene il linguaggio della chat: non troppo trascurato né eccessivamente alto.
Nel complesso Imperfetti sconosciuti si dimostra un libro piacevole che intrattiene volentieri. Lo consiglio di buon grado a chi cerca una lettura tranquilla e molto scorrevole. Chi ha detto, in fondo, che per essere soddisfacente un romanzo deve evadere del tutto dalla quotidianità?
Buona lettura!
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