Recensione: Cronache esilaranti di una non più aspirante single di Daphne Ali

 


Se Luna non avesse un’amica logorroica e chiacchierona che non sopporta di vederla single, forse non sarebbe arrivata a ventisette anni con una lunga esperienza in fatto di appuntamenti andati male. E se suo padre non le avesse regalato per il compleanno un diario, forse non avrebbe mai iniziato a dividere gli uomini in categorie. E se non avesse cattivo gusto nel vestire, forse sua sorella non la prenderebbe in giro dall’adolescenza.

Eppure Luna è proprio così: un totale disastro nelle relazioni amorose, una pasticciona nell’abbinamento di capi di vestiario e una bugiarda cronica che rimpinza di schifezze il suo gatto pigro.

La sua arma vincente è l’ironia anche se, quando si tratta di lei, il destino ha un gran senso dell’umorismo.

Riuscirà Luna a scovare l’unica categoria di uomo che aspetta da una vita? Quella del principe azzurro?

Note a margine per i lettori: se avete bisogno di un manuale su come conquistare la persona dei vostri sogni, questo non è il libro che fa per voi. Ma se volete sapere da quali stare alla larga, benvenuti nel mondo di Luna.

Note a margine di Luna: un giorno troverò la categoria “Uomo perfetto” nel frattempo spero che, prima o poi, la scienza mi ringrazi per il contributo alla ricerca.

 



Una cosa che ho imparato da Enzo Miccio è che, prima di scegliere il vestito, bisogna chiedersi cosa si vuole ottenere.

Ciao Specchietti, come state?

Eccomi di nuovo qui per parlarvi dell’ultimo romanzo che ho avuto il piacere di leggere, Cronache esilaranti di una non più aspirante single, il cick-lit di esordio in self publishing di Daphne Ali, un’autrice di origine romana, proveniente da Wattpad, proprio come me.

La collaborazione con Daphne nasce dall’istinto. Mi sono innamorata della cover di Ester Kokunja – la grafica che ha curato anche le mie cover, altra cosa in comune – e mi sono detta: Mil, devi assolutamente avere quel romanzo. Così, dopo qualche messaggio e un appuntamento del tutto inaspettato, Luna è entrata a far parte della mia vita accompagnando queste calde e caotiche giornate di inizio estate.

Devo dire che Cronache esilaranti ha subito catturato la mia attenzione. Luna si è insidiata pian piano nella mia quotidianità riportandomi alla mente tantissimi ricordi.

Dovete sapere che Daphne ha ambientato il romanzo nel luogo della mia infanzia: Nettuno. Quindi ogni passeggiata, ogni locale, ogni riferimento per me è stato un po' come tornare a qualche anno fa, quando anche io, prima di incontrare mio marito, mi aggiravo nei vicoletti del borgo con il caso umano di turno, nella speranza di incontrare non dico il principe azzurro, ma qualcuno che ci si avvicinasse, anche solo per premura.

La nostra protagonista, infatti, è una ragazza come tante, eccentrica, con una concezione tutta sua sulla moda, pasticciona, abilissima nel cacciarsi sempre in situazioni assurde e imbarazzanti, amante della Coca Cola-senza-limone e con poche certezze: il gatto ciccione Ali, Graziella la bicicletta, e il suo fedele diario nel quale annota meticolosamente ogni suo appuntamento.

A condividere ogni suo segreto, oltre ad Ali, il gatto, c’è Oscar, il suo migliore amico sin dal liceo, amante della salsa, solare, e sempre pronto a toglierla dai pasticci.

 «Ti riporto a casa». 

«Non voglio rovinarti la serata», preciso scuotendo la testa. Non posso sempre essere un suo problema. 

Lui sospira. «Sai cosa devi imparare, Luna?».

 A omologarmi. «Cosa?», chiedo invece. «A capire la differenza tra un’affermazione e una domanda».

Luna si tuffa sempre con fiducia e una buona dose di scetticismo in ogni nuova situazione – so che detta così può suonare strano, ma fidatevi – non getta mai la spugna, anche se questo vuol dire combinare qualche guaio; si impegna a essere “normale”, vorrebbe essere normale, proprio come tutti gli altri. Vorrebbe trovare l’amore della sua vita, tuttavia, nessuno può essere minimamente paragonato ad Alan, il suo Alan – la sua cotta storica — e finisce immancabilmente, ogni venerdì sera, con Oscar a guardare uno dei tanti film che entrambi conoscono a memoria.

 

Il romanzo scivola via, tra un appuntamento e l’altro, una delusione e un colpo di scena, una lezione di vita… e una bugia.

 Il cielo di cassiterite ci sta guardando e si sta prendendo gioco di noi, che siamo fragili e soli, che ci baciamo nella notte senza pensare al domani.

Sarà un viaggio divertente, a tratti commovente, romantico che di sicuro vi ruberà qualche lacrimuccia. Un viaggio alla scoperta del vero amore, ma, soprattutto, alla riscoperta di se stessi. Perché essere normali è sopravvalutato e noioso.

 

È proprio questa la chiave di cronache esilaranti: il sapersi apprezzare, così come si è, l’accettarsi e anche tenersi care le persone che ci sono sempre, nei giorni di pioggia, in quelli di sole, sotto la neve… sempre.

«Ma io l’ho vista», replica lui. «Cosa?», gli domando mentre cerco di avvicinarmi, sperando che non decida di alzarsi e scappare. «L’altra parte della luna, e l’ho amata, anche se ti ostini a nasconderla».

E Luna questo lo imparerà, non senza intoppo, cadendo, rialzandosi… e devo dire che questo romanzo è proprio arrivato dritto al mio cuore, Luna è arrivata dritta al mio cuore e non solo lei, ma non vi faccio spoiler!

Lo stile di Daphne è scorrevole, arguto, caratterizzato da un’ironia intelligente e originale, come tutti gli avvenimenti. Non è mai banale e, come l’andamento del mare, non senza qualche cavallone, ti riporta a riva sana e salva, ma cambiata, con qualcosa in più che prima non c’era.

 

Una storia che ho amato alla follia e che sicuramente rileggerò. Una storia che si merita il massimo del massimo e tanti complimenti a Daphne.

Che bello averti potuta incontrare di persona!

Assegno lo Specchio speciale a Luna e voi? Cosa aspettate a leggere questo romanzo?

 


La vostra Mil vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima lettura.  

 


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