Recensione "dramosa": Master's Sun
Bentrovati, Specchietti,
per un’altra Recensione dramosa.
Oggi vi parlo
di uno dei mie K-drama preferiti: Master’s Sun.
TITOLO: Master’s
Sun
NAZIONE: Corea
del Sud
ANNO: 2013
EPISODI: 17
Durata 1 ora (circa)
DOVE TROVARLO: www.viki.com
Tae Gong Sil
(Gong Hyo Jin), in seguito a un incidente, sviluppa la capacità di vedere le
anime dei morti che, ovviamente, non perdono l'occasione di rivolgersi a lei
per portare a termine quello che hanno lasciato in sospeso o per chiedere
giustizia. Da allora la sua vita non è più la stessa e, da dolce segretaria, la
nostra protagonista diventa un'anima persa, sciatta, sul filo della
depressione, che si limita a sopravvivere a quello che le è accaduto e a sé
stessa.
Joo Joong Woo
(So Ji Sub) è il CEO di uno dei più grandi centri commerciali di Seoul. Il suo
unico credo sono gli affari e l'unica cosa a cui punta è fare sempre più soldi.
Avidità che farà incrociare la sua vita con quella di Tae Gong Sil, portatrice
di un “messaggio” per lui.
Cosa succede
quando due mondi tanto diversi finiscono per entrare in collisione? E se Tae
Gong Sil scoprisse che, magicamente, toccando Joo Joong Woo queste visioni
scompaiono?
Specchietti,
questo non è un drama leggero, nonostante possa apparire così all’inizio, e non
potrete evitare di versare qualche lacrima, se siete sensibili come me,
affrontando le micro storie di ogni episodio: gli abbandoni, le morti violente,
le ingiustizie che questi strambi “amici” hanno vissuto prima di morire.
Parlando della
realizzazione del drama in sé, non posso che essere pienamente soddisfatta per
come è stata resa questa storia: gli attori sono fantastici e l’alchimia tra di
loro qualcosa che oltrepassa lo schermo.
So Ji Sub si
collaca nel mio olimpo personale degli attori coreani: di un’espressività
mostruosa, che molti attori anche occidentali si sognano, si cala perfettamente
nei panni del suo personaggio risultando sempre naturale e coinvolgente. Da
questo drama ho iniziato a seguirlo e devo dire che non mi ha mai delusa,
qualsiasi fosse la parte che intrepretava. Forse, e dico forse, l’unica pecca che
ho trovato qui è l’assurda pettinatura con cui è stato mandato in scena, ahinoi!
Gong Hyo Jin, allo stesso modo, risulta perfetta nei panni della stralunata Tae
Gong Sil. Sono sincera, le sue interpretazioni, con il tempo, mi lasciano
sempre meno convinta, ma non nascondo che, guardando questo drama, l’abbia
trovata fantastica.
La storia di Master’s
Sun è avvincente, un episodio tira l’altro e vi ritroverete a sorridere,
piangere, tifare per questo amore all’apparenza così improbabile, ma che poi si
dimostra l’unica via percorribile.
Bellissimo,
poi, il messaggio lanciato sul finale: non esistono principesse da salvare e
Tae Gong Sil lo sa bene. Potrebbe semplicemente lasciare che Joo Joong Woo si
prenda cura di lei e la protegga, invece decide di percorrere la sua strada,
affrontare i propri incubi e trovare il suo posto nel mondo.
Menzione
speciale per l’OST, semplicemente da brividi e che non può mancare sulla vostra
libreria di Spotify.
The Master’s
Sun è uno dei primi K-drama che ho visto e ancora oggi sono pochi quelli riusciti
a emozionarmi allo stesso modo. Ovviamente, Specchietti, saranno i drama di cui
vi parlerò nelle prossime settimane.
Nel frattempo, andate
su Viki, guardate Master’s Sun – a cui non posso che assegnare il massimo dei
voti – e poi fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima recensione,
Specchietti.
La vostra Irish
Girl.
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