Recensione: Drago di giada di Mariarosaria Guarino
Bentrovati, Specchietti.
Oggi vi parliamo di un romanzo che ha conquistato il cuore della nostra Irish Girl: Drago di giada di Mariarosaria Guarino.
Titolo: Drago di Giada
Autore: Mariarosaria Guarino
Editore: Self Publishing
Prezzo: Ebook €. 2,99 (disponibile anche
per Kindle Unlimited), cartaceo €. 13,00
Data di uscita: 16 dicembre 2020
Genere: Storico/Avventura
Trama:
Per la gratitudine, Kang Un-Yong li introdurrà tra le guardie reali. L’uomo ha visto il cuore puro di entrambi e sa che grazie a loro potrà proteggere la sua famiglia. Ma nel buio striscia una serpe assetata di potere e dai modi gentili, una serpe che ha le sembianze avvenenti del terzo principe. Bello quanto crudele, Kang Min-Kyung tesse i fili di un nuovo intrigo per togliere il trono al legittimo principe ereditario, Kim Hyun-Shik. Un ciondolo di giada, gioiello che Cha Seung-Ho porta sempre con sé, potrebbe essere la chiave del mistero che c’è dietro gli intrighi di corte e forse risolvere una volta per tutte i nodi. Un nome da riscattare, un principe da proteggere, fanciulle determinate a combattere. Cha Seung-Ho e Lee Hyun-Ki scenderanno all’inferno e non saranno poi così certi di riuscire a risalire. In superficie, infatti, la realtà potrebbe esser molto dura da accettare
Cari
Specchietti, eccomi a parlarvi di un romanzo che non potevo non leggere.
È
ormai da un mesetto che su richiesta della boss Cuore di Inchiostro ho aperto
la rubrica delle Recensioni dramose e chi mi conosce sa della mia passione
per la Corea e per i K-Drama. Immaginatevi, quindi, la mia reazione quando ho
visto il romanzo di Mariarosaria Guarino.
Doveva essere mio.
E
mai scelta fu più azzeccata, Specchietti, perché mi ha permesso di conoscere un’autrice
di cui, ahimè, non avevo ancora letto nulla e che vi consiglio in maniera
categorica.
Andiamo
però con ordine e immergiamoci innanzitutto nel mondo descritto da
Mariarosaria.
Siamo
in Corea, a Joseon, nella seconda metà del 1400. Per chi mastica poco di storia
coreana, Joseon fu uno stato sovrano fondato da Yi Seong-Gye, il futuro re
Taejo; ultima dinastia corena, sostituita, alla fine del 1800, dall’impero.
Protagonisti
della nostra storia il coraggioso Cha Seung-Ho, nipote del mercante tessile Cha
Sang, e il suo miglior amico, Lee Hyun-Ki, figlio del medico Lee Dong-Su.
La
vita dei due ragazzi subisce una svolta il giorno in cui salvano da un agguato
un giovane condottiero, che si rivela poi essere il secondo principe, nonché capo
dell’esercito reale, Kang Un-Yong.
I
due si ritroveranno a perdere ciò che di più caro hanno al mondo e a dover
ricostruire da zero la propria vita, mettendo da parte antichi sogni e
inseguendo nuovi obiettivi.
Ma
se nulla fosse come appare? Se il passato di Cha Seung-Ho rimescolasse le carte
e il destino portasse lui e Lee Hyun-Ki al centro della lotta per il trono di
Joseon? Se un ciondolo, un drago di giada, fosse l'unica chiave per arrivare alla verità e, allo stesso tempo, mettesse in pericolo chi lo possiede?
Il
romanzo di Mariarosaria Guarino scorre veloce, tra intrighi di potere e
battaglie. Il ritmo è incalzante, quasi non lascia respiro in alcuni frangenti,
per poi divenire melodia pura nei momenti di pace, quando il quarto principe,
Kim Hyun-Shik, si perde a guardare il tramonto – e voi con lui – o Lee Hyun-Ki
confessa i propri sentimenti all’indomita Kim Hwa-Young, la sesta principessa
con l’animo di una guerriera.
Non intendo essere indifesa, né voglio
assistere al sacrificio di altri per preservare la mia incolumità.
Intendo
essere autonoma e difendermi è il primo passo per diventarlo.
Ed
è proprio parlando di Kim Hwa-Young che mi è naturale sottolineare la grande
importanza delle donne in questo romanzo. Donne capaci di essere protagoniste
in una società e un tempo che le vorrebbe solo merce di scambio in un
matrimonio dal succulento tornaconto politico ed economico. Che sono in grado di
tener testa agli uomini e che mettono le proprie aspirazioni, gli ideali e
l’amore dinnanzi a tutto. Donne che insegnano a Guardare oltre l’apparenza,
dare il meglio di se stessi, saper prendere il buono anche dalle piccole cose,
combattere e ascoltare il cuore, oltre che la mente.
Cari
i miei Specchietti, si capisce che ho adorato questo romanzo?
La
scrittura di Mariarosaria è musica per le orecchie e gioia per gli occhi, con
il suo stile pulito, capace di riprodurre le atmosfere della mia amata Corea, i
suoi colori e i suoni che la contraddistinguono. Capace di emozionare con la
descrizione di un dipinto o il leggero sfiorarsi di due innamorati.
Era
inappropriato, lo sapeva, l’intera situazione lo era, eppure non avrebbe voluto
sentirsi così con nessun altro. Per questo avrebbe voluto dirgli che le era
successo di perdersi, svelargli che da quando le loro strade si erano incrociate
non era più certa di se stessa e di ciò che desiderava.
Leggere Drago di giada è stato per me un viaggio emozionantissimo, esattamente come vedere un K-Drama storico. Ed è un romanzo che non solo consiglio vivamente a chi condivide con me questa passione, ma anche a chi si vuole avvicinare per la prima volta a una cultura tanto affascinante da entrarti sotto pelle e che Mariarosaria è riuscita a trasmettere alla perfezione.
Vi parlerò ancora dei suoi romanzi, questo è poco ma sicuro, e nel frattempo a Drago di giada assegno il nostro specchio speciale.
Vi aspetto.
La vostra, Irish Girl.
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